Recensione: Bonrud

Di Francesco Prussi - 7 Gennaio 2005 - 0:00
Bonrud
Band: Bonrud
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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65

La prima fatica da studio di Paul Bonrud, chiamata semplicemente Bonrud, consta d’undici brani che variano tra atmosfere A.O.R, modern-rock e qualche riferimento al class-metal alla Dokken, che rendono questo prodotto abbastanza vario e godibile. Il musicista Americano mette in mostra il proprio talento in quanto suona chitarra, basso, percussioni e tastiere, producendo anche il cd, mixato dal noto Keith Olsen. La line up viene completata dall’ottimo cantante Dave Hendricks, autore di una buona performance, e Paul Higgins che siede dietro le pelli. Apre le danze Leap Of Faith, una spumeggiante canzone hard-rock suonata con gusto e abbastanza coinvolgente per via di un ritornello orecchiabile. Anche la seconda traccia in scaletta, il mid-tempo di The Poenix si rivela un buon brano, mentre Desperate Heart è una ballad molto sostenuta esaltata da una bella prova vocale di Hendricks, che contribuisce ad alzare lo spessore del brano. La seguente I’ve Changed è una buona rock-song con un bel solo di chitarra, invece il brano successivo Give Me A Chance è un rockettino molto leggero e abbastanza trascurabile. Non mi cattura la ballad Take Me Home che scorre via senza colpo ferire, discorso inverso per la bella e dura Date With Destiny, pezzo A.O.R dai ritmi grintosi. Mi ha esaltato in maniera particolare Once In A Lifetime, brano ritmato dove Bonrud evoca un po’ il fantasma dei Dokken. Segue Live Your Dreams pezzo riempitivo non particolarmente eclatante e che abbassa un po’ i ritmi, che subiscono però una brusca impennata per via della seguente e tosta Look Me In The Eyes. Tocca a Hollywood Movie Star, una ballad molto bella e malinconica mettere la parola fine al disco. Concludendo si può tranquillamente affermare che l’esordio del musicista è sicuramente buono fungendo da buon apripista per produzioni future, anche se alcune idee mal sfruttate ed una produzione non ottimale soffocano i brani impedendo a questi di decollare e di lasciare un segno tangibile in chi ascolta. Non metto in discussione il talento del musicista, che spero sia in grado di bissare con un full-lenght notevolmente superiore che consenta al gruppo di fare il cosiddetto “salto di qualità”.

Tracklist:

  1. Leap Of Faith
  2. The Phoenix
  3. Desperate Heart
  4. I’ve Changed
  5. Give Me A Chance
  6. Take Me Home
  7. Date With Destiny
  8. Once In A Lifetime
  9. Live Your Dreams
  10. Look Me In The Eyes
  11. Hollywood Movie Star

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