Recensione: Empire of Madness

Di Stefano Ricetti - 27 Luglio 2007 - 0:00
Empire of Madness
Band: Pantheon
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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45

Gli svedesi Pantheon giungono al debutto discografico con Empire of Madness, scegliendosi, fra l’altro un nome inflazionatissimo: vi basti sapere che nella loro terra d’origine esisteva già una band con la stessa denominazione! Il loro è un power metal veloce e melodico, con qualche piccolo excursus nel progressive.

Dieci sono i pezzi proposti, più una bonus track, ovvero la cover di Breaking up Again degli Accept. Nonostante il buon lavoro del chitarrista Sami Tiainen, un cantante da non buttare come Tomas Edstrom e una produzione di livello, solo un paio di brani riescono a raggiungere la sufficienza, peraltro stiracchiata (la tirata Crystal Ball e la sopramenzionata cover degli Accept).

Il songwriting è veramente imbarazzante dal tanto sa di già sentito, la loro proposta risulta essere la fotocopia della fotocopia di band come Yngwie Malmsteen’s Rising Force, Pretty Maids, Sonata Arctica, Stratovarius, Scorpions e degli Helloween più melodici. All’appello manca poi la ballad proprietaria di turno che, se azzeccata, in questi casi spesso riesce risollevare le sorti di un album.

Probablmente in Svezia una band come i Pantheon riuscirà ad ottenere qualche briciola di successo ma da noi non attacca: non basta un bell’artwork, un ottimo booklet e una pulizia esecutiva notevole per sfondare all’interno del nostro fin troppo inflazionato mercato, soprattutto riguardo il power metal.

Stefano “Steven Rich” Ricetti

  

Track-List:

1. Intro (The Prophecy)
2. Empire Of Madness
3. Battle Pride
4. Into The Void
5. Another World
6. Follow The Sign
7. FireHeart
8. Life Or Death
9. Crystal Ball
10. Chain Of Pain
11. Breaking Up Again (ACCEPT cover)

 

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