Recensione: Evil Needs Candy Too

Di Simo-Vic - 11 Novembre 2006 - 0:00
Evil Needs Candy Too
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
78

Preparate lo spazzolino da denti e prenotate un controllo dal vostro dentista di fiducia, perché quello che hanno preparato i Trick or Treat è una cascata di dolcissime caramelle power! Evil Needs Candy Too segna il debutto ufficiale per la band modenese che dopo alcuni anni passati a coverizzare (ottimamente) i vecchi brani degli Helloween è finalmente riuscita a pubblicare un lavoro con materiale originale.  Ed è proprio l’esperienza come cover band della band tedesca che caratterizza il songwriting di questo disco, in quanto dalle canzoni qui presenti sembra che i ToT siano riusciti a catturare lo spirito allegro e positivo che permeava i lavori delle Zucche d’Amburgo, a cominciare dallo spassoso art-work, ideato e realizzato dal singer Alessandro Conti, che riprende il titolo del disco.

Si parte con un’intro divertente e capace di lanciare l’ottima title track che dà dipendenza come i marshmellows!! Le morbide melodie si attaccano alle nostre orecchie con ritmi serrati, attacco in assolo, voce alta e potente e un ritornello esagerato per un’opener fatta apposta per esaltare in sede live. Si rallenta con Time For Us All, un mid tempo che ci ricorda le mitiche caramelle Rossana: strato di caramello abbastanza anonimo che nasconde un dolcissimo ripieno rappresentato dal bellissimo ed arioso inciso. Si arriva così alla classica torta della nonna; in apparenza così innocente e facile da eseguire ma nella realtà assolutamente impossibile da ripetere: Like Donald Duck, magnifica nella sua semplicità, riesce a portare allegria travolgente dal “qua-qua-qua” delle chitarre in avvio, fino al coro, dal break/solo (farcito di suoni bizzarri) fino al testo, crazy quanto basta per riportare alla mente i mitici Keepers. Una di quelle hit da ascoltare a ripetizione. La chimicissima chewing gum Frizzy Pazzy, con quell’unica esplosione di gusto in bocca, l’accosteremmo all’ottima cover di Girls Just Want Have Fun (pezzo di Cyndi Lauper che spopolò negli anni ’80) che porta allegria e mette in mostra (ancora una volta) la grande estensione vocale di Conti. Joyful in Sadness è un brano decisamente troppo robusto rispetto al sound generale dell’album dal momento che propone come piatto forte bei riffs della coppia di chitarre, voce bassa nelle strofe, un ritornello insolitamente lungo e un esaltante assolo di basso “alla Grosskopf”. Insomma, un po’ come il torrone, duro al primo impatto ma che pian piano si scioglie in bocca che è un piacere. Sunday Morning in London è invece la liquirizia. In questa ballad, molto vicina per stile alle prime cose del Kiske solista, Conti è strepitoso proprio nell’interpretazione, molto vicina a quella dell’ex ugola d’oro del metal. Peccato che il pezzo sia un po’ piatto e dopo qualche ascolto rischi di stufare, proprio come la liquirizia! Banana split per Who Will Safe The Hero, uno dei brani migliori del cd: potente, dinamico e dotato di un grande crescendo che porta al ritornello coinvolgente. Appena termina viene voglia di riascoltarlo…faccene un altro e stavolta non lesinare con la panna!!! Back As A Pet non stufa mai come lo zucchero filato. Le melodie studiate ci ricoprono totalmente nel coro mieloso al quale si arriva senza forzature e ci gustiamo il pezzo fino all’ultimo morso, in direzione del tanto odiato bastoncino, con un assolo pregevole. Bello il lavoro di chitarra che introduce Perfect Life, brano dai tempi medi da masticare lentamente come un orsetto gommoso. Grande uso di backing vocals per una canzone meno allegra e più compatta del solito ma sempre gradevole, specie nella fase di assolo. La conclusiva suite Back To Life nella nostra mente non può che essere accostata ad un immenso ciupa ciupa: 10 minuti di alti e bassi, a tratti ci si dimentica di averlo in bocca in altri invece, come nel coro, si succhia con estremo gusto.

Lingua color arcobaleno, proliferazione di carie a gogò, bocca impastata ma la faccia completamente felice e soddisfatta per questa prelibata scorpacciata di sugar-power! Grazie Trick Or Treat!!!

Ci scuseranno i ragazzi della band se abbiamo giocato un po’ con il loro disco, ma il power che propongono mette così di buon umore che è quasi impossibile rimanere seri. Serietà invece dovuta per segnalare la grande bravura dei Nostri sia in fase di esecuzione (chi li ha visti dal vivo ne sa qualcosa) sia per il song-writing: il debito pagato agli Helloween e al power melodico di stampo tedesco è evidente, tuttavia riescono ad avere un suono ed una carica che oggi davvero in pochi possono permettersi. Da migliorare come giusto che sia per un debutto la produzione e un paio di filler ma la strada è segnata e sembra quella giusta: a loro il compito di andare avanti, a noi quello di continuare a sgranocchiare dolci! 

Simo Narancia e Paolo ‘FIVIC’ Beretta

Tracklist:
 
1. It’s snack time
2. Evil needs candy too
3. Time for us all
4. Like Donald Duck
5. Girls just want to have fun
6. Joyful in sadness
7. Sunday morning in London
8. Who will safe the hero
9. Back as a pet
10. Perfect life
11. Back to life

Line up:

Alessandro Conti: voce
Luca Cabri: chitarra
Guido Benedetti: chitarra
Leone Villani Conti: basso
Stefano Soncio: batteria

Ultimi album di Trick or Treat

Genere: Power 
Anno: 2018
80
Genere:
Anno: 2009
82