Recensione: Freedoom Release

Di Matteo Lavazza - 30 Maggio 2003 - 0:00
Freedoom Release
Band: Deforge
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
70

Nati nel 1997, con il monicker Anonima Disastri, gli abruzzesi Deforge arrivano con questo “Freedom Release” al loro terzo demo.
Il genere proposto dai 4 metallers di Giulianova è un Thrash/Death parecchio tecnico, caratterizzato da repentini cambi di tempo e da un ottima tecnica individuale, ma andiamo con ordine; il cd viene aperto in maniera più che soddisfacente da “Viciuos Circle” una vera e propria mazzata che non può non riportare alla mente certe cose dei Death, soprattutto nelle parti di chitarra, affidate al cantante Gaetano Ettorre ed a Massimo Di Gaetano. Musicalmente il pezzo risulta davvero convincente, grazie all’alternarsi di parti tirate ad alte più tecniche ma sempre potenti, quello che non mi ha convinto è la voce del già citato Gaetano Ettorre, che mi pare troppo sforzata e mai realmente incisiva.
La seguente “Catch Hold” segue le coordinate stilistiche della canzone precedente, con però delle linee melodiche di chitarra secondo me davvero vincenti, in grado di donare al pezzo un tiro davvero particolare.
Con “Germinate” i Deforge rallentano un attimo i ritmi, guadagnando sicuramente in compattezza; ancora una volta davvero ottimo è il lavoro delle due chitarre, mai scontate ne in fase ritmica ne in quella solista, così come degno di nota è anche il drumming ad opera di Giuseppe Bracchi, sempre vario ed in grado di donare potenza ai brani.
Si prosegue con “Immortality”, altro pezzo compatto e vario, con le solite chitarre a macinare riff su riff, e sempre con i Death come punto di riferimento, senza però mai scadere nel plagio.
Anche “Mindless State” continua sulla falsariga della altre songs, un susseguirsi di stacchi decisamente interessanti ed una tecnica strumentale davvero impressionante. Qua e là la band riesce anche ad infilare degli stacchi più melodici del solito, che danno alla canzone quel qualcosa in più rispetto alle altre, almeno a mio giudizio.
La conclusiva “The Sense of Change” è uno strumentale giocato tutto su sonorità dolci, davvero un  pezzo inaspettato in un demo del genere.
I suoni sono buoni, peccato solo che il basso di Domenico D’Eugenio, che dopo le registrazioni di questo demo ha lasciato il gruppo dopo parecchi anni ed è stato sostituito da Giuseppe Pirozzi, rimanga sempre un po’ in ombra.
Come ho già detto a livello tecnico la band è davvero ad altissimi livelli, sempre a suo agio ed in grado di donare la giusta dose di aggressività anche nelle parti più complicate.
Il vero difetto di questo “Freedom Release” sta nell’eccessiva ripetitività negli schemi compositivi da parte dei Deforge, infatti dopo l’esaltazione iniziale inizia a calare, almeno a me, una certa noia, dovuta al fatto che le canzoni tendono ad assomigliarsi un po’ tutte, nonostante il buon lavoro in fase di songrwriting ed arrangiamenti.
Di sicuro questo lavoro dei Deforge è davvero molto buono, se solo in futuro i nostri riusciranno a variare maggiormente il loro schema compositivo riusciranno sicuramente a compiere quel salto di qualità che potrebbe portarli ad avere grosse soddisfazioni.

Ultimi album di Deforge

Band: Deforge
Genere:
Anno: 2003
70