Recensione: Hit The Right Botton Plus

Di Stefano Ricetti - 15 Aprile 2010 - 0:00
Hit The Right Botton Plus
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Anno: 2010
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75

La storia degli Heavy Metal Kids ha inizio nel 1973 in quel di Londra e paraggi. Grazie a una serie di tre album azzeccati in soli quattro anni – HM Kids (1974), Anvil Chorus (1975), Kitsch (1977) – e alla capacità di catalizzare l’attenzione delle masse da parte del cantante Gary Holton approdano a un discreto successo in patria, suonando ogni dove. Fanno capolino al famoso ‘The Old Grey Whistle Test’ della BBC, calcano le assi del Marquee e compaiono nel bill del Reading Festival.

La leggenda narra aneddoti a non finire riguardo le date con Alice Cooper, Kiss e Rush ma gli innumerevoli cambi di line-up e la vita dissoluta del singer – morirà di overdose da eroina nel 1985 – minano la stabilità della band che chiude baracca e burattini intorno al 1978, successivamente alla release del singolo Delirious. La Loro proposta, contrariamente a quello che potrebbe far pensare il moniker, si articola sulle basi di un Hard Rock’n’Roll di buona assimilazione e sufficiente airplay, rifuggendo la violenza sonora dell’HM inteso in senso stretto. L’origine del nome, infatti, pare si rifaccia al titolo di un racconto del 1962, The Soft Machine, scritto dall’immenso William Burroughs.

Poi venticinque lunghi anni di silenzio, dove il nome della band ricorre solamente in citazioni relative agli anni Settanta fino all’inaspettato ritorno, con l’album Hit The Right Button del 2003. L’anomala da sempre etichetta Angel Air Records ripropone, in questa primavera 2010, lo stesso disco – e l’addendo “Plus” nel titolo – in versione remaster con l’aggiunta di quattro bonus track. La line-up vede vecchie volpi come l’ex UFO nonché membro originale dei ‘Kids Danny Peyronel alla voce, così come Ronnie Thomas al basso, Keith Boyce (poi nei Savoy Brown) alla batteria e i due italianissimi chitarristi Marco Barusso e Marco Guarnerio, entrambi con notevoli esperienze alle spalle (fra le tante Ruggeri, Battiato e in ottica Hard’n’Heavy va sottolineata soprattutto quella con Gli Atroci). 

Il lavoro si apre con la frizzante Message, ossia il perfetto connubio fra il retrogusto attitudinale Punk e le avanguardie Hard Rock sublimate nel chorus. Irresistibile l’hook anni Cinquanta della seguente Girl Of My Dreams, roba che se fosse stata scritta dai taluni soloni americani ce la ritroveremmo – forse esagerando un po’ -, come colonna sonora dell’estate. Non di solo miele rolleggiante si compone Hit The Right Button Plus: ecco l’adrenalinica Blow It All Away, ben irrobustita dal riffing dei due “Marchi” a rivelare l’animo duro dei Nostri. L’ascolto continua fra pezzi orecchiabili (la title track, Viva New York, Crool World, Gotham City) brani Sleaze’n’Roll (Wildlife, Whisky), ed episodi addolorati ma fottutamente ficcanti come I Walk Alone. Probabilmente l’highlight del disco. Nettamente fuori dal coro l’incedere della inaspettata e sensuale A Hundred Skeletons, altra canzone molto azzeccata e, per certi versi, coraggiosa, per via dell’impianto particolare. Chiude il novero dei pezzi in studio Voices, traccia magnetica dove le linee melodiche e la particolare voce di Peyronel bucano gli speaker. Discutibili e spiazzanti gli inserti di voci esterne a ¾ del brano, Totò compreso, in italiano al 100%, ma tant’è.

Per avere un’idea di come suonassero “secchi” gli Heavy Metal Kids del tempo che fu basta gustarsi l’energia evergreen delle conclusive Chelsea Kids, She’s No Angel, The Cops Are Coming e Delirious tratte da concerti a Milano e Londra del 2004, anche per rendersi conto di quanta gente negli anni Settanta/Ottanta abbia poi pescato a piene mani da quanto seminato dai Nostri, Punk band incluse. Booklet simpatico “a fisarmonica” contenente le foto dei musicisti al tempo nel quale erano ancora dei bambini e tutti i testi.   
                            
Hit The Right Button Plus costituisce la quintessenza del songwriting semplice ma adulto, proprio perché a volte fare bene le cose semplici costituisce patrimonio di pochi, e gli Heavy Metal Kids ricadono sicuramente nel novero. L’album riporta ad un ascolto fatto di chilometri su di una Freeway americana, capelli al vento, biondona a fianco e volante della Chevy Convertible del ’57 ben saldo fra le mani fasciate dai mezzi guanti di cuoio d’ordinanza. Ops… Hit The Right Button Plus, con un po’ di immaginazione, provoca gli stessi effetti imbottigliati in una qualsiasi tangenziale italiana causa immancabili, infiniti, lavori di rattoppo. Confronti con il passato targato Holton inclusi.  


Stefano “Steven Rich” Ricetti
 

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Tracklist:
1. Message
2. Girl Of My Dreams
3. Blow It All Away
4. Hit The Right Button
5. Wildlife
6. NY Streetlife
7. Viva New York!
8. I Walk Alone
9. Crool World
10. Whisky
11. A Hundred Skeletons
12. Gotham City
13. Voices  

BONUS TRACKS LIVE – London & Milan 2004

14. Chelsea Kids
15. She’s No Angel
16. The Cops are Coming
17. Delirious  
 

Line-up:
Danny Peyronel
Ronnie Thomas
Keith Boyce
Marco Guarnerio
Marco Barusso.    

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