Recensione: Interaction

Di Francesco Prussi - 3 Ottobre 2005 - 0:00
Interaction
Band: Brunorock
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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80

 

Bruno Kraler, musicista Altoatesino, dopo due album in studio rientra sul mercato con il monicker di Brunorock ed un album dal titolo Interaction che si avvale di un sound orientato verso un hard-rock melodico di sicura presa. L’ex frontman dei Dursky e Nightpride ha riunito intorno a sé un vero manipolo di musicisti d’eccezione nelle vesti di Alex De Rosso alle chitarre, Fredrik Bergh alle tastiere (Street Talk), Paolo Morbini alla batteria (Exilia) e dulcis in fondo Rachel Bolan (Skid Row) al basso. Le session di registrazione hanno avuto luogo negli studi di Padova, Monaco e Brunico, mentre la produzione ed il mixing finale negli States, per opera del guru della consolle Michael Wagener.

Il full-lenght si apre con un intro di tastiere chiamata Interaction, che serve d’apripista per It’s All Been Done 4 Me, uno spumeggiante hard-rock Europeo con un ritornello corale e maledettamente trascinante. A seguire la massiccia Now Dies The Truth, dove si fa apprezzare Paolo Morbini alle pelli, autore di una buona prova. Mi piace la drammatica ed ottantiana Pray For The Rain, con il solito refrain anthemico che innalza il ritmo della canzone: un brano trascinante e molto bello. Accendete gli accendini perché arriva la splendida ballad acustica Let Me Be The One, una canzone dolce e romantica dove Bruno offre una prestazione molto convincente.

Rialza i ritmi la veloce Castaway, esaltata da un bellissimo solo del buon De Rosso. Segue Take The Trophy un brano maledettamente anthemico per via dei soliti refrain corali, che contraddistinguono ogni brano. L’ottava traccia Hard Working Day si sviluppa su tematiche più AOR, con l’axe-man Padovano sempre molto convincente. Si prosegue con No More Promises, un hard-rock torrido, sempre sorretto da una melodia vincente e dalla bella voce di Bruno. La penultima traccia One Way One Life, è caratterizzata da atmosfere West-Coast e da un singer in grande spolvero. Arriviamo così all’ultimo brano in scaletta La Fonte Dei Sogni, un melodic-rock cantato in Italiano e particolarmente adatto all’air-play radiofonico che, se realmente avesse potuto goderne, avrebbe cancellato in un botto gli strombazzati e blasonati fighetto-rockers da classifica.

Concludendo, devo dire che il buon Bruno è riuscito a creare un sound moderno che tiene conto del passato, ma allo stesso tempo guarda avanti puntando ad accontentare una vasta audience che spero tributi il giusto riconoscimento al musicista Italiano.

Complimenti e speriamo d’avere la possibilità di saggiare le potenzialità del nostro dal vivo il più presto possibile.

 

  • Interaction (Intro)
  • It’s All Been Done 4 Me
  • Now Dies The Truth
  • Pray For The Rain
  • Let Me Be The One
  • Castaway
  • Take The Trophy
  • Hard Working Day
  • No More Promises
  • One Way One Life
  • La Fonte Dei Sogni

 

 

 

 

 

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