Recensione: It’s Alive

Di Stefano Ricetti - 20 Dicembre 2004 - 0:00
It’s Alive
Etichetta: Angel Air Records
Genere: Heavy 
Anno: 2003
Nazione:
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74

It’s Alive è uscito l’anno scorso e solo oggi viene recensito su Truemetal, scusate per il ritardo ma tenete conto che pochissimi altri siti specializzati, sia in Italia che all’estero, hanno recensito questo CD e pochissime riviste cartacee in tutta Europa hanno dato spazio a questa uscita. Gli Oliver/Dawson Saxon sono oggi purtroppo relegati a band che si esibisce nei club ed in qualche raduno di biker europeo. Ad ogni modo il dischetto che ho fra le mani rappresenta al meglio il combo inglese dal vivo. Rispetto alla loro prima uscita “Re//Landed” del 2000, “It’s Alive” ha un suono più sporco e graffiante, dai suoi solchi si sente l’odore intenso dell’olio bruciato dalle moto custom nei motoraduni. Eh si, purtroppo questi eroi della nwobhm ormai oggi come oggi, come già detto sopra, sono relegati ad apparizioni in rassegne di secondo piano o in pub di periferia. La dipartita, avvenuta in tempi diversi, del bassista Steve Dawson, del batterista Nigel Durham e del chitarrista Graham Oliver dalla originale formazione dei Saxon non ha loro giovato. Mentre i secondi sono rimasti nell’olimpo dei mostri sacri dell’HM di matrice classica più incontaminata insieme a Motorhead, Judas Priest, Manowar ed Iron Maiden, gli OD Saxon non si sono saputi rinnovare sfornando prodotti di media qualità anche se ancorati agli stilemi classici della nwobhm. Questa loro testimonianza dal vivo invece è una sicura botta di adrenalina per tutti i defender. Oltre ad alcuni pezzi loro, vengono proposti antichi cavalli di battaglia dei Saxon, nell’epoca in cui sia Dawson che Oliver facevano ancora parte del combo dello Yorkshire. Per i puristi sentire capolavori come Motorcycle Man o Wheels Of Steel interpretati da una voce diversa da quella di Biff Byford potrebbe sembrare fatalmente strano, va però detto che il cantante John “Wardi” Ward (ex Shy nonché ex collaboratore di Slash dei Guns ‘N’ Roses) dà il massimo ed il risultato finale non lascia delusi. Il suo stile e la sua impostazione ricordano Udo Dirkschenider degli Accept (oggi negli Udo), il che non fa che aggiungere ruvidezza a pezzi granitici per definizione. Dei brani mitici troviamo Power and The Glory, Strong Arm Of The Law, Dallas 1Pm, 747 Strangers In The Night, Motorcycle Man e l’immancabile Wheels Of Steel, insomma il meglio di quanto partorito dai Saxon dal 1980 al 1983. Past The Point, Bitch Of A Place To Be e One More For The Road sono invece parti degli OD Saxon che in questa veste live rendono meno penalizzante l’inevitabile confronto con i capolavori di cui sopra. E’ un album dal vivo suonato con il cuore, con la consapevolezza di non raggiungere cifre di vendita da alta classifica ma proprio per questo particolare nel suo genere. Mi sento di consigliarlo a tutti gli inguaribili amanti delle sonorità inglesi della nwobhm, ai biker duri e puri e alle nuove leve che vogliano scoprire un gruppo di nicchia di valore rischiando qualcosa invece di puntare sul sicuro dei soliti grossi nomi.
Born To Be Wild!

Stefano “Steven Rich” Ricetti

Tracklist

1. Power And The Glory
2. Rock ‘N’ Roll Gypsy
3. Strong Arm Of The Law
4. Past The Point
5. Dallas 1PM
6. 747 Strangers In The Night
7. The Eagle Has Landed
8. Bitch Of A Place To Be
9. One More For The Road
10. Motorcycle Man
11. Wheels Of Steel / Devil Rides Out
12. Strong Arm Of The Law (bonus track)

Line up

Nigel Durham – Drums
Haydn Conway – Guitar
John ‘Wardi’ Ward – Vocals
Graham Oliver – Guitar
Steve Dawson – Bass

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