Recensione: Mafia

Di Alberto Fittarelli - 26 Giugno 2010 - 0:00
Mafia
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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85

Avete ancora qualche dubbio riguardo a dove sia il futuro del death metal? Mafia lo farà scomparire del tutto. E non dite che non vi avevamo avvertito, o peggio, “io c’ero quando questo disco usciva” (e magari lo avete snobbato o scaricato…).
Il nuovo EP della miglior realtà che il death metal italiano abbia mai partorito – perché ormai possiamo dirlo, nevvero? – è semplicemente all’altezza di un Terminal Spirit Disease, per fare un solo esempio: una di quelle uscite “di mezzo” che però posano una pietra angolare per la scena del futuro.

Chiaramente stiamo parlando di sole 5 canzoni: non certo il tipo di uscita che rimarrà come pietra miliare per un puro problema di quantità. Ma e’ proprio la qualità a sopperire alle mancanze in tracklist.
Rispetto al full length Oracles, infatti, la band matura ulteriormente, e in modo impressionante. La struttura dei pezzi e’ sempre chiaramente sinfonica: ognuno di essi potrebbe tranquillamente essere riprodotto da un’orchestra, con gli arrangiamenti appropriati; e la complessità viene di nuovo aumentata, con l’inserimento di elementi inediti.

Thru Our Scars diviene così l’apripista e il simbolo di un gruppetto di brani da antologia, e svolge il proprio ruolo alla perfezione: brutale, veloce, impreziosita un chorus con tanto di voce pulita/lirica, il tutto distribuito su riff di altissima qualità. Sembra quasi impossibile, ma stiamo ascoltando una band italiana, e questo pezzo da solo si mangia la maggior parte della produzione mondiale.

Si prosegue con Abyssal e Conspiracy of Silence, fedeli al tema della mafia come piovra che divora l’Italia, e altrettanto variegate e violente, seppure più dirette e dalla struttura più semplice della opener. La sensazione e’ che il gruppo abbia talmente tante idee nel cassetto da doverle esprimere in un modo o nell’altro: anche con la cover, finalmente non banale, di Blinded by Fear: blastata, rivisitata in chiave brutal, per questo ancora più ricca di carica.

La title track, una lunga outro di piano basata sul tema de Il Padrino, chiude un’uscita sostanzialmente perfetta: riesce difficile dare voti alti a un EP, ma Mafia se lo merita tutto. Ora aspettiamo che il gruppo si rimetta a suonare live e attendiamo ogni nuovo brano in arrivo in futuro come la manna dal cielo. Perché l’abbiamo già detto: i Fleshgod Apocalypse rimarranno nella storia del metal italiano,  e speriamo non solo.

Alberto Fittarelli

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Tracklist:

1. Thru Our Scars
2. Abyssal
3. Conspiracy of Silence
4. Blinded by Fear (At the Gates cover)
5. Mafia

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