Recensione: No Regrets No Remorse

Di Matteo Bovio - 8 Luglio 2002 - 0:00
No Regrets No Remorse
Band: Tree
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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55

E’ la prima volta in assoluto che sento nominare questi Tree: non ci vuole molto a capire su quale genere si orienta la band. Trattasi infatti di un Thrash molto basilare, privo di tecnicismi e orientato fondamentalmente verso una easy-listening, se così si può dire. Come attitudine in tale senso noto alcune somiglianze con l’Hardcore, soprattutto nella costruzione dei vari riff. Non siamo quindi certo al cospetto di pezzi macina-ossa, o di virtuosismi da capogiro. “No Regrets No Remorse” è dedicato fondamentalmente a coloro che amano ascoltarsi un Cd in compagnia mentre ci si sbevazza allegramente qualche birra… E che cavolo, la musica in fondo è anche questo!

Questa premessa ovviamente non mi solleva dal mio incarico di recensore, e questo mi impone di fare più di un appunto. La partenza è affidata a “Cold And Alone”, che nella sua estrema semplicità sa decisamente raccogliere l’attenzione dell’ascoltatore: ricordo che la prima volta che l’ho ascoltata ho pensato veramente in bene per questo Cd. I guai arrivano dopo, quando ci si rende conto che esistono altre 13 tracce… Se nell’inizio i Tree riescono stupendamente nel loro intento di divertire, quello che segue è noia allo stato puro. Mancano di impatto, ma soprattutto di idee: suonare in maniera minimale ma concreta non è da tutti, questo è risaputo. Le canzoni si dividono fondamentalmente in due parti: quelle un pelino più veloci e con l’evidente intento di risultare gradevolmente divertenti, e quelle un po’ più ragionate e un po’ più pesanti. E’ meglio stendere un velo pietoso su queste ultime, perchè tutto riusciranno a fare fuorchè cogliere la vostra attenzione.

A tratti sembra riemergere la buona vena iniziale, come ad esempio in “Redemption”: tuttavia l’impressione generale che lascia questo album è che si farà ascoltare un paio di volte prima di essere definitivamente archiviato. Ad aiutare c’è una produzione non originale ma abbastanza fresca e decisamente professionale. Ma è inutile un buon suono quando dietro non ci sono altrettante buone idee. Se cercate qualcosa di rilassante e assolutamente non impegnativo, provate a dargli un ascolto: potreste trovare qualche buono spunto e non è improbabile che vi venga voglia di acquistarlo. Certo è, ci metterei la mano sul fuoco, che non diventerà mai uno di quei Cd che riascoltereste all’infinito…
Matteo Bovio

Tracklist
01. Cold And Alone
02. Blowtorch
03. Redemption
04. Great Galactic Ghoul
05. 2Faced
06. Subduced
07. All Control
08. Rock Star
09. Brain Washed
10. Mexican Beer
11. Get In The Way
12. A Lot To Fear
13. Live Life
14. Stuck On Stupid

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