Recensione: On Frostbitten Path Beneath

Di Alessandro Calvi - 15 Novembre 2004 - 0:00
On Frostbitten Path Beneath
Band: Vidsyn
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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72

Primo album per i Vidsyn, one-man-band fondata nel 1999 da Nattsjel ma giunta alla realizzazione del demo “On Frostbitten Path Beneath” solo recentemente e che vede partecipare alle registrazioni anche un paio di mostri sacri del panorama black come Nocturno Culto e Hellhammer. Di certo se un paio di nomi simili si sono scomodati per partecipare alla registrazione di un demo di un musicista praticamente sconosciuto, qualcosa di buono deve pur esserci. Si, perchè il demo di debutto della band e il disco sono praticamente la stessa cosa, copertina leggermente diversa, un lavoro leggermente migliore in post-produzione, e soprattutto qualche copia stampata in più sono le uniche differenze.

Ma passiamo a parlare della musica contenuta in questo album, cinque tracce per un totale di quasi venticinque minuti di musica, una durata effettivamente adatta per un demo, ma un po’ pochino per un disco.
Il genere proposto è un black-metal di stampo piuttosto classico, un mix tra il black odierno e quello più legato alla tradizione, decisamente orientato verso la melodia, inoltre sopra a tutto si odono toni epici e varie reminiscenze dai Bathory di “Blood, Fire, Death” o “Blood On Ice”, che sinceramente non dispiacciono affatto. Per quanto riguarda i testi il riferimento è al paesaggio della Norvegia: alle sue nevi, ai suoi rigidi inverni, e alle sue lunghe notti, liriche spesso molto gelide ed evocative.
Neanche a farlo apposta, dal punto di vista strettamente musicale, le prove migliori sono offerte proprio dai due ospiti di maggiore spicco. La prova dietro alle pelli di Hellhammer è come sempre decisamente superiore, impeccabile e vario, unisce violenza, potenza, aggressività a una invidiabile versatilità nei cambi di tempo. Nocturno Culto al microfono è poi una sicurezza con la sua caratteristica voce che riesce ad interpretare i testi di Nattsjel come meglio forse non si sarebbe potuto fare.
L’album si apre con il gracchiare di un corvo, poi rumori confusi come di chi avanza faticosamente nella neve alta, mentre in lontananza si odono già le prime avvisaglie di un temporale che si sta avvicinando. Poi tutto viene spazzato via dall’inizio della canzone, “Stormsend Winter Realm” è uno dei brani più veloci e aggressivi del lotto, nonchè una delle migliori canzoni presenti su questo disco. Una traccia piazzata in apertura con il chiaro scopo di attanagliare subito l’attenzione dell’ascoltatore, cosa che riesce a fare in maniera più che eggregia.
Menzione particolare anche per la title-track “On Frostbitten Path Beneath” e la successiva “Evil Rises Darkness Falls”, insieme al brano di apertura le tracce più coinvolgenti del disco e che presentano due dei testi più evocativi del disco.

Per quanto riguarda le critiche qualche cosa ci sarebbe effettivamente da mettere a posto. Come sempre e soprattutto in questo caso, trattandosi di un demo riproposto come disco, la registrazione e la produzione non è proprio delle migliori, si poteva fare meglio, anche se il risultato complessivo non è male. Un altro appunto, ma in questo caso decisamente più importante, riguarda l’uso delle voci, in futuro sarebbe infatti decisamente meglio se le liriche venissero fatte cantare interamente a Nocturno Culto (nel caso in cui la collaborazione dovesse continuare), perchè nei pochi passaggi in cui interviene Nattsjel ci accorgiamo che la sua voce è decisamente sgraziata oltre i limiti dell’accettabile e del tutto fuori contesto. Meglio affidare quindi le vocals a un vero cantante di ruolo. Riguardo alla durata, e al fatto che questo disco non sia altro che la riproposizione dell’omonimo demo, mi sono già pronunciato, la carne al fuoco è pochina e si poteva fare un pochino di sforzo in più visto il prezzo che i cd hanno al giorno d’oggi. Infine ultimo appunto per una canzone, la seconda “Take Me Up to the Higher Ground”, una traccia che comincia davvero molto bene ma che dopo pochissimo viene decisamente rovinata dalla voce di Nattsjel, se fosse stata cantata interamente da Nocturno Culto probabilmente sarebbe stata una delle hit del disco.

Per concludere un disco piuttosto interessante che potrebbe effettivamente fare la felicità di più di un appassionato del black metal, per i collezionisti di particolarità inoltre segnalo una curiosità. Le prime 3000 copie dell’album sono state stampate in maniera errata, compare infatti in alcuni punti la scritt viNdsyn, con quella N in più nel nome del gruppo che non ci dovrebbe essere.

Tracklist:
01 Stormsend Winter Realm
02 Take Me Up to Higher Ground
03 On Frostbitten Path Beneath
04 Evil Rises Darkness Falls
05 Battlefield

Alex “Engash-Krul” Calvi

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