Recensione: PureClastic

Di Francesco Sorricaro - 14 Gennaio 2010 - 0:00
PureClastic
Band: Australwave
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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78

Disco molto particolare questo PureClastic, si potrebbe definire come la colonna sonora di un diario di viaggio, se non il diario stesso; un viaggio intrapreso dal mastermind stesso di questo album. Sotto il monicker Australwave, in effetti, non si cela altri che Oinos: drummer di enorme, indiscutibile valore, conosciuto ai più per aver militato nei Sadist ai tempi di Crust, che qui si occupa di ogni strumento od effetto a parte la voce; semplicemente perchè qui di cantato non c’è traccia.

PureClastic è un lungo viaggio alla scoperta della natura, della sua benevolenza, ma soprattutto della sua estrema terrificante potenza, ed ogni brano ne è una tappa irrinunciabile, per comporre un’opera monolitica che abbisogna di un ascolto attento e rapito per essere digerita correttamente, e che non annoierà di certo gli appassionati di sonorità estreme più open-minded.

Lo spirito di quest’opera, da un punto di vista di approccio compositivo, a mio parere, è accostabile al Devin Townsend di Terria: un abbraccio empatico alle emozioni suscitate nel contemplare e nel sentirsi parte dell’opera della veneranda madre. Per quanto riguarda la musica, invece, i riferimenti possono essere i più variegati: gli svedesi techno-trasher Meshuggah sembrano essere i più presenti nelle intricate, martellanti trame che contraddistinguono il corso delle tracce; per tutte basti ascoltare l’incedere distruttivo di Pyroclastic Prototurtl per potersene rendere conto appieno. Echi delle sfuriate cibernetiche dei migliori Fear Factory si nascondono ad ogni angolo e, naturalmente, non poteva mancare un certo retrogusto riconducibile agli stessi Sadist del capolavoro Tribe, altro ottimo esempio di omaggio alla terra in salsa metal.

Sostanzialmente si sta parlando di thrash/death metal dotato di gran tecnica e condito da atmosfere dense e misteriose, create con l’ausilio di un uso massiccio di campionamenti e tastiere, utilizzate, queste ultime, quasi mai come tappeto di sottofondo, ma spessissimo come protagoniste assolute che veicolano le emozioni dell’ascoltatore, come nella cadenzata Magmakonorgasmonolit o come quando un gelido piano raffredda improvvisamente l’assalto iniziale dell’album nel brano Lunar Crotalus Thc .

Percussioni di varia natura non mancano di fare la loro parte, del resto Oinos nasce pur sempre come percussionista, che si dimostra altresì anche ottimo polistrumentista e cacciatore di suoni; eh sì, perchè quello che non ho ancora detto è che ogni brano presente su PureClastic è incorniciato da frammenti del respiro vero e proprio della natura: il suo suono. Raccolti nel corso di un viaggio nei posti più selvaggi, e non, d’Italia, con l’ausilio di un registratore, fanno qui la loro comparsa da protagonisti: sample di mari in tempesta, di torrenziali grandinate, del soffio del vento tra gli alberi di una foresta, etc.

Prodotto da Oinos stesso con la collaborazione dell’amico Tommy Talamanca, autore anche di un pregevole assolo di chitarra su Axolotl 2012, il disco è completato da un artwork enigmatico che coglie appieno il suo animo mistico e ancestrale.

Australwave è, in definitiva, un progetto molto interessante, che racchiude un buon potenziale tematico oltre che dell’ottimo metal estremo suonato a grandi livelli: qualcosa di nuovo nel panorama italiano, per chi ne ha voglia! 

Francesco ‘Darkshine’ Sorricaro

 

Tracklist
01. Intro  01:20
02. Varano Sanbuka  04:37
03. Igwanabahn 230  04:24
04. Lunar Crotalus Thc  06:03
05. Pelikaan Tornado  06:56
06. Mangrovial Dragon  07:34
07. Calamarspring & Menhir  07:46
08. Pyroclastic Prototurtl  04:09
09. Axolotl 2012  05:48
10. Magmakonorgasmonolit  06:57
11. Instant Cosmosaur  05:01
12. Outro  01:39

Durata totale  62:13

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