Recensione: Return of the Mystic Warrior

Di LeatherKnight - 30 Luglio 2002 - 0:00
Return of the Mystic Warrior
Band: Valhalla
Etichetta:
Genere:
Anno: 2001
Nazione:
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72

Cari miei, il tempo passa troppo velocemente e quando ce ne accorgiamo ci voltiamo indietro e veniamo atterrati dallo shock di ripensare a tutto quello che ci è passato addosso in un soffio. Tipo, prendete questa ristampa: quando uscii, la Cult Metal Classics non esisteva prorio. Era in fase embrionale (Shotgun Assassin productions in collaborazione con No Remorse records) all’epoca, adesso è uno dei punti di riferimento maggiori per il True Heavy Metal nel mondo. Minchia..vabbè.. lasciamo stare, pensiamo piuttosto a qualcosa che non invecchia mai: la voglia di conoscere nuovi valenti gruppi e la Musica. Parliamo appunto dei Valhalla!

Sulla loro carriera mi limiterò a dire che erano un band statunitense che suonava un particolare Heavy Metal melodico (con tastiere), tendente a sonorità vagamente Hard. Non che non abbia voglia di scrivere, ma il booklet è splendidamente correlato di biografia e note redatte personalmente dal gruppo (gente molto più competente del sottoscritto per narrare la loro cronistoria).

All’interno di questo cd troviamo il rarissimo “Valhalla” mlp (mega rarità US Metal) ed una vagonata di bonus tracks; tutto materiale inedito ed altrimenti impossibile da reperire (solo alcuni componenti della band ne erano in possesso).

Ogni singola composizone è circondata da una nebbiosa aura di mistero, un po’ per la registrazione, un po’ per la magia del sound, che ne costituisce la particolarità principale. Per il resto l’album è un susseguirsi di pezzi veramente buoni, tutti giocati sul filo della melodia più sognante ed etera, atat a stregare l’ascoltatore e condurlo in un suggestivo viaggio ai confini della realtà.
Anche se qui nessuno pesta a sangue con gli strumenti (si chiamano Valhalla, mica Jag Panzer!), ogni brano spirgiona una certa energia che ben si sposa con la sacralità delle atmosfere e melodie (dove il cantante, David Fefolt, e la tastiera di John Merkt la fanno da padrona).

Il disco non è niente male insomma, una bella rarità. Il genere è un pochino ricercato, ma per il suo ambito il materiale è di buon livello. Ah, un’ultima cosa: a quanto so, questo disco è ormai esaurito da tempo (le tirature sono molto limitate all CMC e la “fame” dei clienti è tanta). Se lo vedete e credete che vi possa convincere, non lasciatevelo scappare!

Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

1) Break of Darkness
2) Looking for the Light
3) Nightstalker
4) Valhalla
5) Ship of the Dreams
6) In her Eyes
7) Remptress
8) Caught: A Prisoner
9) On the edge
10) Tribulation
11) Reign of the Wizard
12) The Mystic Warrior (live)

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