Recensione: Shake Your Soul

Di Luca Corsi - 9 Aprile 2008 - 0:00
Shake Your Soul
Band: Baton Rouge
Etichetta:
Genere:
Anno: 1990
Nazione:
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90

In ambito artistico, e in particolare nell’universo musicale, vengono definiti “meteore” tutti quei musicisti o quelle band che, dopo una breve apparizione sulla scena, hanno fatto perdere le loro tracce con il trascorrere del tempo, a volte per dissidi e malintesi fra i vari componenti, a volte a causa della poca fiducia nei loro confronti delle case discografiche, altre per il ritiro volontario degli stessi protagonisti.
Spesso, costoro ci hanno lasciato poco più di qualche canzone, a volte sono riusciti invece a dare alle stampe uno o due album, che, nella maggior parte dei casi, sono divenuti veri e propri oggetti di culto, o perlomeno delle preziose reliquie da collezione, roba da esporre orgogliosamente nella propria bacheca casalinga.
Fra queste “meteore” si collocano gli americani Baton Rouge, un quintetto della Louisiana, formatosi originariamente nel 1986, ma che, per diverse vicissitudini, si affacciò nel mercato americano solo nel 1990, con questo ottimo ‘Shake Your Soul‘, uscito niente meno che per la major Atlantic Records.

Il lavoro propone un gustoso e roboante hard rock in perfetto american-style, sulla scia di band loro compatriote come Bon Jovi, Firehouse e Winger dove, ad aggressivi riffs d’ispirazione ottantiana, si uniscono le leggere e stimolanti melodie delle tastiere e nel quale è pure possibile annotare la partecipazione di diversi ospiti e musicisti aggiuntivi, una fra tutti, quella del frenetico batterista Joe Franco (ex Twisted Sister). Dietro al microfono troviamo Kelly Keeling (che si occupa anche della seconda chitarra), decisamente sconosciuto ai più, ma che può vantare alcune collaborazioni importanti (Alice Cooper, MSG, Dokken), e che di certo non avrà deluso chi ha già avuto la fortuna di sentire il disco, ne deluderà coloro che se lo procureranno da qui in avanti.
Keeling, infatti, dimostra di saperci fare eccome, grazie a canzoni di elevato spessore come ‘Doctor’, ‘Big Trouble’, ‘Bad Time Comin’ Down’, ‘Spread Like Fire’, nelle quali il singer non si risparmia, urla, freme e scalpita, riuscendo letteralmente a far sobbalzare l’ascoltatore, con una prova davvero sopra le righe e all’altezza dei colleghi delle più rinomate bands del periodo.
Decisamente a suo favore sono anche le parti vocali messe in mostra negli episodi dal romanticismo più acceso e maggiormente affini ai cuori infranti ed alle proverbiali ferite amorose : ‘It’s About Time’, ‘Melenie’, ‘There Was A Time (The Storm)’, sono tutti episodi dove non è possibile prescindere dalla melodia delle tastiere, che accompagnano la voce di Keeling verso i sentieri sognanti della passione.
Un discorso a parte va fatto poi per la fantastica ‘Walks Like A Woman’, davvero una delle più belle canzoni hard rock che personalmente io abbia mai sentito, arricchita da tutti gli ingredienti necessari per farcela considerare una vera e propria hit: le chitarre “tagliano” e “incidono”, le tastiere accompagnano e riscaldano l’atmosfera e con un Keeling che ci delizia con la sua prova migliore.
A rendere gradevole e appassionante l’ascolto contribuiscono in modo significativo anche i cori, ai quali partecipano tutti membri del combo americano, e da ricordare sono senz’altro, oltre a quello della già osannata ‘Walks Like A Woman’, quelli dell’opener ‘Doctor’, di ‘It’s About Time’, della divertente ‘Baby’s So Cool’, ‘Young Hearts’, della dolce ‘Melanie’ e della effervescente ‘Big Trouble’, tutti con una elevata orecchiabilità, piacevoli da ascoltare e persino da canticchiare in compagnia.

Probabilmente in pochi avranno sentito parlare di questi Baton Rouge, anche perché, dopo la pubblicazione dei due successivi albums ‘Lights On The Playground’ nel 1993 e dell’omonimo ‘Baton Rouge’ nel 1997, si sono praticamente sciolti, e ciascuno si è dedicato ai relativi progetti individuali, proprio nel momento clou della storia del gruppo.
Tuttavia quello che ci hanno lasciato, a partire da questo fantastico ‘Shake Your Soul’, vale perlomeno quanto dieci dischi rock degli ultimi tempi, ed è l’ideale per coloro che amano le sonorità mai dimenticate degli eighties.
Ancora oggi un ottimo esempio di hard rock a stelle e strisce, quello fatto come Dio comanda.

Rivelazione.

Luca “El Pata” Corsi

Tracklist:

01. Doctor
02. Walks Like A Woman
03. Big Trouble
04. It’s About Time
05. Bad Time Comin’ Down
06. The Midge (Strumentale)
07. Baby’s So Cool
08. Young Hearts
09. Melenie
10. There Was A Time (The Storm)
11. Hot Blood Movin’
12. Spread Like Fire

Line Up:

Kelly Keeling – Voce / Chitarra
Lance Bulen – Chitarra / Back. Voc.
David Cremin – Tastiere / Chitarra / Back. Voc.
Scott Bender – Basso / Back. Voc.
Corky McClellan – Batteria / Percussioni / Back. Voc.

Additional Musicians:

Bobby Gordon – Tastiere
Randy Cantor – Tastiere
Joe Franco – Batteria
Frankie LaRocka – Percussioni

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