Recensione: Splunge [EP]

Di Roberto Gelmi - 23 Novembre 2014 - 9:00
Splunge [EP]
Band: Bradisisma
Etichetta:
Genere: Black 
Anno: 2014
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
70

Il progetto strumentale Bradisisma (moniker ossimorico, pensate un po’, denominazione di un curioso fenomeno legato al vulcanismo) prende avvio nell’aprile del 2014, per volere di Roberto Scilla – che sul porpio profilo Facebook si definisce autoironicamente “an ordinary person who loves beer, coffee and metal” – co-fondatore e chitarrista dei Vanargard (fautori di un buon metal melodico) intenzionato ad esplorare e affinare l’uso di programmi di registrazione digitale.
Il titolo dell’EP, “Splunge” è significativo quanto il nome del progetto: si rifà, infatti, a un neologismo dei geniali Monty Python e significa, con sinonimo frastico, “è un’ottima idea ma anche no e non sono indeciso”. Scilla ha scelto questa parola per indicare le sue indecisioni circa la ragione d’essere dell’EP, pubblicato lo scorso settembre, dopo che il compositore ha maturato una giusta fiducia di sé, realizzando di essere maturato con l’esperienza accumulata nei Vanargard e dopo aver confrontato pareri e critiche costruttive, circa la perfettibilità del suono delle demo version, registrate a fine luglio.
Un’opera frutto di una sola, giovane mente, dunque, che non ha niente a che vedere con il sound della band madre, anzi è iscrivibile nell’avantagarde di scuola nordica (l’artwork nel suo minimalismo b/n dice più di mille copertine, oggi di moda, giocate sull’horror vacui e ribadisce il gioco chiaroscurale della musica proposta).

Siamo di fronte, infatti, a una mezzora coinvolgente di musica strumentale dalle tinte gelide ed evocative. Armonie oscure, inserti di organo, marezzature black e doppia cassa con blast beat disumani (nel vero senso dell parola, la drum machine è valorizzata al meglio): questo sono le canzoni di Splunge, che vanno “meditate” lungo un continuum emotivo d’approccio, nel quale nessuna traccia spicca sulle altre, ma si armonizza in una magica coesione complessiva. La produzione dell’album è adeguata a una proposta di simile ambizione e repentine accelerazioni si alternano a momenti di totale depressione metallica (“Rise” è il brano più rappresentativo di questa scelta stilistica).
Ovviamente non si tratta di un EP per tutti, necessita di un ascolto attento e il minutaggio, da questo punto di vista, è adeguato e non stanca l’orecchio dell’ascoltatore più navigato. Tra i difetti del platter si segnala l’intro pesudo-drone (francamente pleonastico), che cozza con la bellezza dell’ ottimo outro ambient con inserti di pianoforte. Da ultimo, non va dimenticato, altresì, che si sta parlando di un EP, la vera sfida resta quella di coniugare una simile proposta musicale con il formato del full-length.
“Essere o non essere?” diceva il poeta. In questo caso Splunge meritava di venire alla luce, vincendo le ubbie del compositore Roberto Scilla, che attraverso una musica così arcana e violentemente suasiva rivela una sana voglia di stupire.

 

Roberto Gelmi (sc. Rhadamanthys)

Ultimi album di Bradisisma

Band: Bradisisma
Genere: Black 
Anno: 2015
78
Band: Bradisisma
Genere: Black 
Anno: 2014
70