Recensione: Stand Up And Fight

Di Enzo - 20 Agosto 2005 - 0:00
Stand Up And Fight
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Anno: 2004
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78

Corredato da un artwork in pieno Manowar style (non a caso ad opera di Ken Kelly) i belgi Double Diamond si presentano sulla scena con questo loro secondo full lenght. “Stand up and Fight” è un disco di puro, semplice e cristallino Heavy Metal ispirato prevalentemente da band come Iron Maiden, Judas Priest e con numerose capatine in territori decisamente speed/power metal europeo ed americano (Exciter, Metal Church, ecc…).

Il taglio epico della opener Dreams è la prima conferma dell’ottima caratura tecnica del combo, la song, grazie a clamorosi refrain e ad un’avvincente costruzione melodica si rivela essere subito una hit del platter (degno di assoluta nota il suo irruento incedere musicale scandito dall’ottima interpretasione di un ispiratissimo singer). La successiva Ride The Wind (dagli splendidi refrain) si snoda in tutta la sua potenza musicale strizzando l’occhio agli Helloween di “Walls of Jericho” mentre con la fast Father of Time la band si destreggia ottimamente in lidi d’ispirazione addirittura maideniana. Il blocco di metallo pesante costituito dalle ottime Flash In The Sky (ottima costruzione strumentale) e The Seventh Seal (power metal at its best!) conferiscono un altro incredibile colpo di gran potenza al disco mentre con la più articolata Break The Chains i Double Diamond si spostano decisamente su coordinate di vecchio stampo power metal europeo.
Il taglio alla “Powerslave” (sapete di chi parlo, vero?) dell’assolutamente epica Diyng in the Name of Peace costituisce un elegantissimo tocco di classe (dall’iniziale flavour Epic). La song si rivela essere un’incredibile cavalcata metallica scandita da riff precisi e potenti nonchè da ritornelli micidiali ed epicheggianti. Con le seguenti Murder at Midnight e Warriors Of Steel i ritmi diventano più semplici ed avvolgenti mentre Be Strong, grazie al suo meditato incedere muscale dalle tinte trionfali e solenni, riesce ad attestarsi come un’altra indiscussa hit dell’album, il brano diventa ben presso una fulminante fast song dall’andamento che fa il verso nientemeno che al Metal Church sound (The Dark era). La closer Run if You Can sembra addirittura voler ricalcare inizialmente le orme musicali di gloriose song come “Wake up Screaming” per poi tuttavia rivelarsi un brano che vede i due guitarist intenti a tessere intricate trame chitarristiche che fanno il verso al Judas Priest sound più veloce e diretto.

“Stand Up And Fight” è un disco di Heavy Metal senza troppi fronzoli, ottimamente suonato, potente, sontuoso, con notevolissimi spunti interessanti che si rifanno a numerose correnti musicali. “Sand Up And Fight” è il disco perfetto per chi vuole, oggigiorno, assaporare ancora una volta la violenza musicale e la precisione sonora di questa musica chiamata Heavy Metal.
Vincenzo Ferrara

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