Recensione: Through The Path Of Sin

Di Angelo D'Acunto - 15 Novembre 2009 - 0:00
Through The Path Of Sin
Band: Cold Void
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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70

Provenienti da Torino e nati nel 2002 con il monicker provvisorio di Frostbane, i Cold Void arrivano all’esordio vero e proprio l’anno successivo con il demo Frostbane’s Gate. A seguito di alcune date live nel nord dell’Italia, di uno split CD con i Tod datato 2004 e alcuni cambi di line-up, la band registra il primo full-length autoprodotto che porta il nome di Through The Path Of Sin.

Al di là di una produzione pressoché buona, il sound che contraddistingue Through The Path Of Sin si avvicina in modo netto a ciò che è stato fatto da tanti altri gruppi, con un particolare occhio di riguardo verso i maestri Immortal (e non è quindi un caso se la traccia finale è una cover della stessa band di Abbath). Resta comunque il fatto che la band, per quanto riguarda il fattore esecutivo, dimostra di sapere il fatto suo, mostrando una certa padronanza dello strumento che li porta a interpretare i pezzi a disposizione in modo praticamente perfetto. I pochi dubbi che balzano alla mente durante lo scorrere della tracklist riguardano più che altro la poca fantasia applicata in fase di composizione, con brani che rimangono praticamente fissi su quelli che sono i cliché predefiniti del genere.
Insomma, poche novità a livello di composizione da un lato, mentre dall’altro c’è una band che, pur non suonando con originalità, riesce comunque ad esprimersi in maniera un tantino più personale. Forse le uniche variazioni sul tema possono essere riscontrate nel riff di matrice arabica di Filty Whores’ Harem e nelle escursioni più thrash-death di Sado-Maso-Christ, dove tra l’altro compare Mika Luttinen (Impaled Nazarene) in veste di special guest dietro al microfono.

Poche novità a livello di songwriting, ma comunque suonato a regola d’arte. Through The Path Of Sin riesce in ogni caso ad essere scorrevole al punto giusto, con una serie di brani che, nella maggior parte dei casi, riescono a coinvolgere già dal primo giro nel lettore. Rimane solo da aggiungere un po’ di personalità in più e, viste le premesse, siamo sicuri che i Cold Void riusciranno a stupire nel prossimo futuro.

Angelo ‘KK’ D’Acunto

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Tracklist:

01 Born Today To Die
02 Raped By Birthate
03 Sado-Maso-Christ
04 Cancer Of Soul
05 Thousand Times Dead
06 Putrid Lips
07 Filty Whores’ Harem
08 Blashyrkh (Mighty Ravendark) (Immortal Cover)

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