Recensione: Vae Victis!

Di Mario Munaretto - 26 Ottobre 2004 - 0:00
Vae Victis!
Band: Perkos
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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72

Prodotto in poche copie e disponibile solo in versione demotape, Vae Victis! dei parmensi Perkos è il frutto del lavoro di ideazione e creazione di Dharamir, un’artista eclettica che oltre ad avere in cantiere un altro progetto, Mourning Path, suona anche come chitarrista nel gruppo black metal Tunguska e collabora con la band industrial Esoterico. Nei Perkos, Dharamir dimostra una notevole poliedricità: scrive le liriche e la musica, canta, suona la chitarra e il basso oltre ad occuparsi del sintetizzatore, mentre per quanto riguarda la batteria viene supportata da Mathias. Anche l’artwork è opera dell’artista, che si vede ritratta su di uno sfondo innevato mentre stringe un torque, il tipico gioiello della nobiltà celtica che rappresenta l’energia spirituale della vita di chi lo indossa.

Molto particolare e curato è lo studio del concept alla base di Vae Victis!, considerando che già nel monicker Perkos viene richiamata la radice linguistica presente nelle antiche parlate indoeuropee, utilizzata per indicare l’albero di quercia. Nei tre pezzi che compongono il demo riecheggiano le atmosfere ancestrali e pagane di un passato perduto, nel quale gli antichi popoli italici vivevano un’età dell’oro e influenti erano le tradizioni e la cultura delle popolazioni celtiche che avevano occupato la parte settentrionale della penisola, almeno fino a quando la nascente potenza di Roma non mise fine a tutto questo.

Il demo inizia con l’intro Per Alpium Sacrum Silentium, un pezzo d’effetto dove i soli suoni del sintetizzatore rendono bene la grandezza e la sacralità dell’epopea che vide protagoniste le tribù galliche quando varcarono le Alpi e si trovarono davanti una terra ricca di fiumi e coperta da boschi e foreste. Il seguente Clades Gallica, che in latino significa catastrofe gallica, racconta l’episodio storico del Sacco di Roma (390 a.c.) da parte dei Galli guidati da Brenno. La storia narra che il capo dei Galli pronunciasse la leggendaria frase “Vae Victis!”, “Guai ai vinti!”, gettando la sua spada sulla bilancia che pesava l’oro conquistato, dato che i Romani lesinavano sul pagamento del riscatto. Clades Gallica è un brano complesso e molto avvincente: l’attacco è dato un riffing di chitarra, epico e coinvolgente, e dalla cadenza marziale della batteria, fino a quando irrompe il growl furioso e posseduto di Dharamir che guida la dinamica della canzone su linee più veloci, arrivando poi ad uno stacco apportato da un rallentato mid-tempo che introduce un ricercato assolo di chitarra. Da qui in avanti la struttura della canzone si evolve in una sequenza di cambi tempo che si incastonano a dovere sulla melodia creata dal riffing della chitarra, fino alla parte conclusiva dove il solo sintetizzatore riprende le linee dell’intro. Protagonista dell’ultimo pezzo, Sentinum, è un altro episodio storico: la Battaglia delle Nazioni (295 a.c.) che vide la definitiva sconfitta delle tribù celtiche e italiche da parte dei Romani. Il brano parte con uno slancio eroico, leggendario, accelerando sulle linee di un riffing guerresco. Una serie di stop and go alterna up-tempo spinti e mid-tempo più cadenzati e il cantato pulito che affianca il growl rende il pezzo molto evocativo: l’ascoltatore può chiudere gli occhi e farsi coinvolgere dalla musica immaginandosi le fasi della battaglia, i movimenti delle coorti romane e l’attacco dei carri da guerra dei Celti, lo sbandamento e la sconfitta.

A mio modo di sentire, con questo demo siamo lontani dai classici stilemi del black metal ortodosso e oltranzista. Infatti l’opera prima proposta da Perkos è un’originale commistione di black metal con linee molto melodiche e pulite, complice forse anche la buona produzione del demotape, che rendono con un riuscito ed eroico pathos l’epopea pagana insita nel concept, tra l’altro molto curato e approfondito nelle liriche dal punto di vista storico. Dharamir dimostra di avere attitudine e grinta da vendere, ma sarebbe interessante però poter ascoltare un ulteriore sviluppo di Vae Victis! dato che l’ascolto di soli tre pezzi, contando anche l’intro, non lascia un senso di compiutezza definitiva e non permette di essere obiettivi fino in fondo sulla bontà della proposta.

Tracklist:

01. Per Alpium Sacrum Silentium
02. Clades Gallica
03. Sentinum

Contacts:

e-mail: dharamir@libero.it

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