Recensione: Dreams Beyond Control
Trovare notizie sui Family Garden è come cercare il famoso ago nel pagliaio ma anche questa volta ce l’ho fatta.
Il trio di Philadelphia Family Garden, composto da ex membri di YDI, Eat The Turnbuckle, Crackhouse, Woods of Ypres e Woe, torna con il suo secondo LP “Dreams Beyond Control”, a tre anni dal loro debutto con “Born From the Heavens”.
Con questo nuovo lavoro, i Family Garden non si limitano a pubblicare un album, ma a creare un’esperienza immersiva. Ciò che distingue questo lavoro è la sua fusione di generi che, pur mantenendo una solida base Black Metal, arricchito da elementi di Thrash, Hardcore e Crust, crea un ibrido brutale e innovativo. Le sezioni ritmiche, in particolare, mostrano una propulsione tipica del Crust, mentre i riff chitarristici passano da raffiche di Black Metal puro a passaggi che richiamano la velocità e l’aggressività del Thrash.
“Dreams Beyond Control” è un lavoro per chi non cerca solo la ferocia, ma anche la profondità e un’arte che rifugge qualsiasi tradizione. È un disco splendidamente caotico e allo stesso tempo ben orchestrato, una testimonianza della capacità della band di tessere trame sonore che sono tanto violente quanto affascinanti.
Sebbene tutti i brani siano davvero molto interessanti, tre in particolare hanno destato la mia attenzione.
“Blazing Emerald Sky” che si distingue per il suo significato concettuale, utilizzando la metafora di ‘Olimpo’ per la Madre Terra e ‘Re’ per la Speranza.
“Jesus Was a Spider” che si presenta come un lavoro concettuale, esplorando la figura di una divinità aracnide. Attraverso una combinazione di testi suggestivi e una sonorità brutalmente efficace, la band riesce a creare un’atmosfera inquietante e profondamente originale, trasformando un’idea atipica in un racconto musicale avvincente. Questo approccio mostra la capacità dei Family Garden di unire liriche suggestive a una forma musicale potente e innovativa.
“Stomping Grounds” che dipinge un sogno febbrile e inquietante, incentrato sul ritorno in una città natale avvolta da oscuri segreti. Attraverso una combinazione di liriche suggestive e una sonorità brutalmente efficace, la band riesce a creare un’atmosfera tesa e misteriosa. Questo approccio non si limita a un semplice accompagnamento musicale, ma diventa parte integrante del racconto, amplificando l’impatto emotivo e narrativo del brano.
Concludendo, “Dreams Beyond Control” si merita un plauso per la sua capacità di essere un’opera al tempo stesso grottesca e malevola. L’album riesce a rappresentare con una precisione glaciale una visione unica, dimostrando la maestria dei Family Garden nel creare un sound tanto brutale quanto artisticamente rifinito.