Recensione: The Legacy
“The Legacy” non è semplicemente il quarto capitolo discografico dei Now or Never, ma rappresenta una rinascita artistica e una dichiarazione d’intenti. Fondati sulle solide fondamenta gettate dagli ex Pretty Maids Ricky Marx e Kenn Jackson, e dal batterista Ranzo, il progetto ha saputo riallineare il proprio assetto post-pandemia introducendo talenti freschi: il bassista francese Guillaume Surroca e, soprattutto, il carismatico cantante danese Peer Johansson (Fate, The Grandmaster). Il risultato è un album che fonde sapientemente l’eredità del classic hard rock con la potenza e la raffinatezza del power metal moderno.
L’album beneficia di una sonorità cristallina e dinamica, curata magistralmente nel mixaggio e mastering da Jacob Hansen, figura sinonimo di qualità nel panorama heavy metal nordico. L’unica eccezione è il singolo “Dive Into The Void”, gestito da Simone Mularoni. Questa scelta curatoriale garantisce un suono potente e contemporaneo, valorizzando ogni singolo elemento della nuova formazione. L’incontro casuale che ha portato alla firma con Metalapolis Records nel 2024 suggella questo nuovo, promettente capitolo.
Sin dalle prime note, si percepisce un’energia rinnovata.
La title track e “Accidental Synergy” sono i pilastri che reggono questa fusione stilistica, con quest’ultima che spicca per assoli rapidi e melodici che ne confermano l’inclinazione verso il power metal tecnico.
L’album dimostra subito la sua profondità tematica. “Hide Behind The Screen”, già pubblicato come singolo, è un brano complesso e di grande impatto, non solo musicalmente con le sue introduzioni strumentali incisive e i robusti riff di Ricky Marx, ma anche a livello lirico, affrontando criticamente le dinamiche tossiche dei social media. La prestazione di Peer Johansson su questo pezzo è eccellente, sfruttando un’ampia estensione vocale che si adatta perfettamente alle sezioni più elaborate.
“Mr Misery” stabilisce un ritmo serrato, mentre “Hollow Idol” sfoggia una struttura compositiva quasi epica, sostenuta da un lavoro di chitarra intricato e minuzioso.
La band sa anche calibrare le dinamiche, “Secret Dream” funge da pausa emotiva, con una sonorità più tendente allo sleazy, è un bellissimo brano lento che mette in risalto il timbro e la versatilità vocale di Johansson. Il contrasto è netto con “Remember Icarus”, che si apre con un riff di classic rock prima di trasformarsi in una riflessione pungente sulla leadership e l’eccesso di ego.
Il cuore rock più grezzo affiora in “How Do You Sleep“, un mid-tempo che, pur suonando old-school, non manca di atmosfera. D’altro canto, “No One Will Make Me Cry” è puro Hard Rock melodico, orecchiabile e con hook di chitarra eccezionali.
La chiusura emotiva è affidata a “Where The Road Ends”, una power ballad eseguita con maestria dove l’intensità vocale e la profondità lirica sono sostenute da assoli perfettamente integrati. Infine, “Dive Into The Void” è un’iniezione di adrenalina, forse il brano più veloce “The Legacy” è un successo su tutta la linea. Un lavoro efficace tra il metal classico e sonorità più aggressive power metal. La band dimostra di possedere una profondità compositiva notevole, costruendo brani che, pur essendo accessibili, sono ricchi di dettagli progressivi e tecnici. Le esecuzioni sono impeccabili e la chimica tra la sezione ritmica esperta e il nuovo frontman è palpabile.
I Now or Never non si limitano a onorare il loro passato, ma costruiscono attivamente il loro futuro musicale. Questo album è un acquisto obbligato per gli amanti dell’Hard Rock di alta qualità e del power metal melodico chenon cadrà nel dimenticatoio. La curiosità generata dai testi, che affrontano temi reali con acutezza, rende l’esperienza di ascolto completa e avvincente.


