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Recensione libro: Aleister Crowley – Un Mago a Cefalù

Di Stefano Ricetti - 27 Novembre 2020 - 14:11
Recensione libro: Aleister Crowley – Un Mago a Cefalù

Aleister Crowley

Un Mago a Cefalù

di PierLuigi Zoccatelli

ISBN:  9788827212097

Pagine: 144

Formato: 17×24

14,90 Euro

Edizioni Mediterranee

 

Aleister Crowley (1875-1947) è personaggio ricorrente negli ambiti legati alla siderurgia applicata alla musica. L’inglese, mago, esoterista, pittore, scrittore e molto molto altro ancora da sempre costituisce argomento di discussione. Quando era in vita seppe dividere l’opinione pubblica: c’era chi lo considerava un genio della propria epoca e chi viceversa lo bollava come un buffone squattrinato, un fallito e un sublime pervertito. Molto probabilmente Mr. Crowley era un mix di tutto questo, così come è certo che fra le orde dei detrattori suoi contemporanei si annidava un corposo esercito di “rosiconi”. Aleister la propria esistenza la cavalcò, letteralmente, al contrario di molti altri suoi nemici che la passarono chini sui libri incapaci di apprezzare la vera essenza dell’essere. E del vivere.

Crowley visse per un periodo anche in Italia, precisamente fra il 1920 e il 1923, anno nel quale venne espulso dal nostro Paese. Si stabilì in Sicilia, a Cefalù, in provincia di Palermo, luogo ove fondò la celebre Abbazia di Thelema.

A significare quanto ancora in tempi recenti intrighino la vita e le opere del carismatico inglese, il 22 e il 23 febbraio del 1997 si svolse proprio a Cefalù un importante convegno internazionale su questo tema. Tanto che l’anno successivo le Edizioni Mediterranee licenziarono sul mercato il libro Aleister Crowley, un Mago a Cefalù, oggetto della recensione.

Al meeting parteciparono numerosi specialisti e cultori della materia, sia italiani (con anche alcuni cefaludesi) che stranieri. Il volume, come sottolineato nell’introduzione dell’autore PierLuigi Zoccatelli, costituisce una «decantazione» dei molti interventi presentati in quell’occasione, una sorta di raccolta degli atti di quel convegno.

Come sempre accade, nel momento in cui un determinato argomento viene sviscerato sul “luogo del delitto”, esso assume particolare valenza e quel sapore unico che solo le cose raccontate con il supporto delle immagini, dei profumi e dell’aria alla quale appartengono sanno portare in dote. Analogamente i numerosi specialisti racchiusi dentro il libro hanno potuto osservare l’influenza di Crowley sull’ambiente magico contemporaneo, che perdura tuttora ed è immensa. Ma non solo, la sua figura tentacolare abbraccia ambienti trasversali che riguardano settori determinanti della cultura moderna, quali la letteratura, la pittura e l’argomento principe su queste pagine web a sondo nero: la musica, meglio se dura, feroce e violenta.

Crowley a Cefalù fondò l’Abbazia di Thelema, un luogo di incubazione dei nuovi movimenti magici che ancora oggi, a quasi cent’anni di distanza, fa parlare di sé, nonostante lo stabile originario versi in condizioni di abbandono vergognose, tanto da rivelarsi di difficile identificazione, fra le spire di una natura selvaggia e i bivacchi improvvisati da balordi all’interno delle sue mura.

Passando ai contenuti del lavoro griffato Edizioni Mediterranee, esso si divide in tre diverse sezioni.  La prima tratta il Crowley cefaludese, narrato da parte di personaggi di spessore e studiosi della cultura legata a Cefalù e alla Sicilia, quindi soggetti che conoscono a fondo il territorio e la storia non solo di Crowley, ma anche dell’ambiente nel quale egli operò.

Come scritto da Zoccatelli nell’introduzione, la seconda parte concentra la propria attenzione su un’inchiesta pluridisciplinare della vita e dell’opera di Crowley mentre la terza, probabilmente la più intrigante, riporta due testimonianze d’epoca degne fornitrici di vari spunti d’interesse. La prima narra la cronaca del proprio soggiorno all’Abbazia di Thelema da parte di Raoul Loveday, il “figlio magico” di Crowley, un adepto che proprio a Cefalù trovò la morte e si conclude con la trascrizione di un manoscritto inedito dello stesso mago inglese nel quale rievoca le proprie impressioni su Cefalù e descrive minuziosamente i celebri affreschi che egli stesso dipinse nell’Abbazia fondata a Villa Santa Barbara. Si tratta di un documento certamente rimarchevole, accompagnato dalla riproduzione di alcune fotografie a colori relative proprio a quei dipinti.

Un Mago a Cefalù, fra interventi un po’ troppo didascalici e redatti più per far sapere là fuori “quanto sono bravo”, tipici di certuni convegni, offre viceversa degli spaccati di reale interesse nel momento in cui, ad esempio, emergono i ricordi e gli aneddoti forniti dai ragazzini che si avvicinavano all’Abbazia di Thelema per sbirciare le donnine nude lungo le pratiche di magia sessuale praticate da Crowley. Poi, a pagina 56, si affaccia una tematica ben conosciuta dagli amanti dell’heavy metal e in particolare una certa band nel momento in cui Crowley ricevette da un’Entità preterumana Il Libro della Legge, che in seguito diventerà la base della sua nuova religione del Thelema.

Per concludere, così come riportato dallo stesso Zoccatelli:

quando si parla di Aleister Crowley sulla stampa lo si fa spesso insistendo in modo superficiale sui titoli apocalittici e provocatori che amava attribuirsi (come la Grande Bestia 666), sulle definizioni a effetto correnti (il più grande mago nero del secolo), ovvero presentandolo come il satanista per eccellenza. In realtà si tratta di un personaggio più complesso — forse non meno demoniaco, ma deve comunque far riflettere il fatto che la sua figura e il suo lascito trovino oggi più adepti di quanti non ne trovassero negli anni ’20 del secolo scorso. Scopo del presente volume, come del convegno che ne è all’origine, è un momento di pacata e documentata riflessione su questa figura, a suo modo straordinaria. Forse il lettore uscirà da queste pagine “perplesso”. Non si spaventi, e pensi invece al termometro che questa perplessità costituisce. Lo stesso Crowley, come ci raccontano le sue biografie, morì sussurrando: “Sono perplesso”.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti