Prog Rock Vario

Recensione libro: Animals – Il Lato Oscuro dei Pink Floyd

Di Stefano Ricetti - 4 Aprile 2021 - 12:09
Recensione libro: Animals – Il Lato Oscuro dei Pink Floyd

Animals – Il lato oscuro dei Pink Floyd

di Giovanni Rossi

Le Tormente 13 – 192 pagine – 15×21 – ISBN 978-88-94859-44-7 –

€16.00

Tsunami Edizioni

L’immagine di una delle copertine più iconiche e più belle della storia della musica campeggia sull’ultima fatica di Giovanni Rossi che, per l’appunto, tratta dei Pink Floyd e del loro Animals. Chi allora, Anno Domini 1977, era in possesso del minimo sindacale in termini di anni sul groppone per poter dire di esserci, ricorderà come su quel disco identificato dal maiale volante fra le due torri falliche della Battersea Power Station, il decimo album di Roger Waters (basso, voce), David Gilmour (chitarra, voce), Richard Wright (tastiere), Nick Mason (batteria), gravassero molte aspettative, sia da parte della casa discografica, che voleva monetizzare, che da parte dei fan. Situazione normale, dal momento che i due precedenti Dark Side Of The Moon e Wish You Were Here avevano fatto sfracelli, per vendite e per eco, a livello mondiale.

In quel periodo non esisteva ancora il concetto di disco fotocopia. I Pink Floyd, come il 95% dei gruppi di un certo livello allora in circolazione, erano usi cambiare, sperimentare, per certi versi anche spiazzare, ma di sicuro non replicare pedissequamente quanto fatto prima.

All’interno del libro griffato Tsunami Edizioni Giovanni Rossi riesce sapientemente a raccontare, per il tramite di una vena romanzesca di prim’ordine (in più passaggi pare per davvero che idealmente lo stesso autore sia  presente, fisicamente, ai vari avvenimenti) ombre e luci di casa Pink Floyd prima, durante e dopo la lavorazione di Animals, disco che fece campionato a sé rispetto al resto della discografia del combo inglese. E scorrendo le 192 pagine del lavoro si capirà anche il perché. Il ’77 fu un anno epocale, Johnny Rotten dei Sex Pistols se ne andava in giro con una maglietta con sopra scritto “I Hate Pink Floyd”, il punk spopolava e le convenzioni venivano abbattute una dopo l’altra. I Floyd incarnavano il nemico da combattere, il vecchio, l’establishment e gli stessi membri, obtorto collo, ne erano consapevoli. A rendere ancor più pesante l’atmosfera, dalle parti dei Britannia Row, i problemi e le paranoie personali che stavano pian piano prendendo il sopravvento su equilibri che, sino a quel momento, sebbene a fatica, parevano inscalfibili. Così non era e infatti Rossi, inanellando dichiarazioni d’epoca, testimonianze varie e qualche spetteguless, con l’aggiunta di un po’ di suo, è riuscito a confezionare un prodotto accattivante, con il profumo di un vero romanzo, che scorre via come un treno. Cosa non così semplice né scontata quanto di mezzo c’è una band complicata come i Pink Floyd.

Non siano ancora davanti al muro, ma Roger ci si sta avvicinando. [Cit. pagina 115]

Due anni dopo sarebbe uscito The Wall e nulla sarebbe stato più lo stesso, né per i Pink Floyd né per i suoi componenti, ma questa è decisamente un’altra storia, sicuramente più attrattiva, da raccontare, e proprio per questo motivo Animals, Il Lato Oscuro dei Pink Floyd, assume ancora più valore, perché emanante quel profumo che conduce al “culto”.

Stefano “Steven Rich” Ricetti