Recensione Libro: I 100 Migliori dischi Hard Rock 1968-1979
I 100 MIGLIORI DISCHI HARD ROCK
1968-1979 – L’epoca d’oro
di Gianni della Cioppa
I Tifoni 9
172 pagine 15×21
ISBN 978-88-96131-88-6
17,00 Euro
Come si chiede nella prefazione l’autore dell’ultimo nato in casa Tsunami Edizioni:
“Ha ancora senso, nel 2016, un libro sui cento migliori album Hard Rock?”
Aggiungo: con l’aggravante di circoscriverli per di più in un ben determinato periodo?
Domanda pertinente e forse fuori tempo massimo esattamente come, a prima vista, I 100 MIGLIORI DISCHI HARD ROCK 1968-1979 L’epoca d’oro.
Sul web, insieme con tonnellate di “fuffa”, non è poi così difficoltoso farsi un’idea del meglio di un certo genere in un momento storico identificato. Dal farsi un’idea ad approfondire quanto basta, però, c’è di mezzo un oceano, o meglio ancora il libro di Gianni Della Cioppa (Qui intervista), oggetto della recensione.
Tuttora protagonista e fra le firme più pesanti all’interno delle colonne delle riviste Classix Metal e Classix, il Nostro s’è preso la briga di ricomprendere una centuria di album formidabili e meno formidabili di un’epoca rockettara che per molti non tornerà mai più. Accanto agli eletti vi sono anche gli esclusi eccellenti, che solitamente in casi editoriali analoghi potenzialmente sanno provocare più fracasso dei classici dei classici analizzati.
L’autore, essendo una vecchia lenza dell’Acciaio scritto, ha ben rappresentato, lungo lo scorrere delle prime pagine, le modalità di fruizione del prodotto, così da evitare mal di pancia a qualche benpensante ma anche tracciare le linee giuda per poter assaporare al meglio i contenuti racchiusi fra le 172 pagine del prodotto Tsunami Edizioni.
Se dalla costola bastarda dell’hard rock ha preso vita quell’autentica manna dal cielo che ha poi preso il nome di heavy metal è perché altri combattenti della guerra dei watt hanno messo le basi per poter poi far deflagrare le chitarre in modalità sanguinolenta, bombardare in doppia cassa e utilizzare il basso a mo’ di clava, al servizio di celestiali urla sovrumane dietro al microfono.
I 100 Migliori Dischi Hard Rock 1968-1979 L’epoca d’oro è prodotto ben confezionato, che sa offrire in ordine cronologico l’evoluzione della specie di un certo modo di trattare il rock pesante. Accanto agli obbligatori mostri sacri del genere – Led Zeppelin, Black Sabbath, Ac/Dc, Aerosmith, Deep Purple, Alice Cooper, Rainbow, Whitesnake, Status Quo, Van Halen, Jimi Hendrix Experience e molti altri – trovano spazio – ed è qui che un grande appassionato nonché conoscitore come Gianni Della Cioppa dà il meglio – anche altre formazioni, alcune delle quali celeberrime all’epoca ma oggi spesso dimenticate, che seppero fornire linfa preziosa a tutto il movimento.
Band quali Moxy, Neon Rose, Bloodrock, Titanic, Buffalo, Head East, Socrates Drank The Conium, Blues Creation, Cactus ma anche le Runaways di Lita Ford e Joan Jett nella loro incarnazione probabilmente migliore di sempre, ossia l’album Queen of Noise, del 1977. L’autore, attraverso le varie schede, tutte corredate di copertine a colori e dei dati tecnici necessari, sa rendere accattivante questo lungo excursus sciorinando aneddoti insieme con sensazioni di prima mano, fornite da uno che in molti casi, anagraficamente, ha avuto il privilegio di poter vivere in tempo reale l’uscita di molti dei capolavori sviscerati nel libro. Proprio in questo, nella pressoché totalità delle situazioni editoriali, risiede la differenza fra chi scrive di Metallo e affini: avere addosso le stimmate, i profumi e le ferite di un’epoca che non c’è più e poterla raccontare per il tramite di un vissuto vero al contrario di chi, invece, si riempie trombonisticamente la bocca per sentito dire, raccogliendo qua e là sul web informazioni algide, molte volte errate, dimenticandosi di dare un’occhiata alla propria carta d’identità…
Stefano “Steven Rich” Ricetti