Vario

Recensione libro: I Racconti della Bestia di Aleister Crowley

Di Stefano Ricetti - 1 Settembre 2025 - 8:41
Recensione libro: I Racconti della Bestia di Aleister Crowley

I Racconti della Bestia

di Aleister Crowley

Un viaggio nella narrativa breve del più famoso Mago della storia moderna

Agenzia Alcatraz

16 Euro

 

Nell’ultima pagina de I Racconti della Bestia, di Aleister Crowley, Un viaggio nella narrativa breve del più famoso Mago della storia moderna, recentissimo parto letterario dell’Agenzia Alcatraz, una sussidiaria di Tsunami Edizioni, c’è scritto a chiare lettere:

Chi era Aleister Crowley? Occultista e fondatore di una nuova religione, ma anche poeta e narratore, ignorato dalla critica per la sua fama, l’indole provocatoria e l’irreperibilità dei testi

Il libro oggetto della recensione, curato da Jacopo Corazza e Gianluca Venditti, con la traduzione operata da Luca Baldoni, raccoglie dodici racconti della Bestia 666, così veniva appellato e amava farsi chiamare Crowley, alcuni dei quali presentati per la prima volta in assoluto in lingua italiana.

Il celebre esoterista britannico rappresenta ancora adesso fonte di grandissima ispirazione per generazioni di band hard rock e heavy metal, così come lo fu in passato: basti pensare a Led Zeppelin, Ozzy Osbourne e i Death SS, autentici cultori dell’uomo più malvagio del mondo, ulteriore definizione della stampa del tempo molto probabilmente non sgradita all’inglese.

Non a caso è proprio il leader dei Death SS Steve Sylvester a vergare tre pagine introduttive del tomo, rafforzando così il valore di quest’opera di recupero archeologico operata da Alcatraz.

Inutile girarci troppo intorno: gli scritti di Crowley non sono per tutti e ulteriore testimonianza la fornisce quest’ulteriore uscita, I Racconti della Bestia, che può tranquillamente essere considerata come una sorta di iniziazione a quanto pubblicato dal controverso autore, per chi non avesse mai letto nulla,  sinora, di suo.

Così come recita la prima legge di Thelema, «Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge», Aleister nei dodici racconti ricompresi nelle 170 pagine del lavoro, presentati in un’apprezzabile e azzeccato effetto anticato a livello di carta, grafiche e disegni a tema, dischiude tutta quanta la sua anarchia letteraria, alternando voli pindarici di varia natura a orrori tangibili, spaziando senza alcuna regola fra registri, linguaggi, ritmi, come giustamente sottolineato nella presentazione del libro.

Personaggio altamente divisivo, osteggiato da certa intellighenzia letteraria dell’epoca, Crowley permane a tutt’oggi indefinibile: tanto stravagante, pazzoide, incomprensibile e sghembo quanto magico e intrigante.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti