Recensione libro: Il Punto G.D. di Gianni Della Cioppa

Di Stefano Ricetti - 25 Giugno 2010 - 17:09
Recensione libro: Il Punto G.D. di Gianni Della Cioppa

GIANNI DELLA CIOPPA

IL PUNTO G.D.

QUI EDIT EDIZIONI

170 PAGINE

16 EURO

 

Il punto G.D. di Gianni Della Cioppa NON è un libro che parla di heavy metal. Questa è la doverosa premessa per chi si appresta a leggerne la recensione. Il Metallo però ne accompagna il racconto, è un fedele, invisibile compagno dell’autore lungo le vicende che contraddistinguono la trama dell’opera. Gianni è un uomo che, come la stragrande maggioranza di Noi metalhead, possiede un organo in più all’interno del proprio corpo: l’anima musicale. Sempre presente, talvolta silente ma continuativamente colonna sonora della Nostra vita, fra sconfitte, delusioni e gioie. Ogni metallaro degno di tale nome racchiude, nell’appendice di cui sopra, una canzone per ogni situazione e possiede dei dischi dei quali ricorda vita, morte e miracoli.

Della Cioppa lascia traboccare questi accadimenti con misura, il libro è per tutti e la cosa viene da lui stesso evidenziata quando cita i Diamond Head: per Noi il pane quotidiano – o quasi – mentre per il resto del mondo un rebus perennemente irrisolto. Il libro è completamente autobiografico e narra il cambiamento dell’esistenza dell’autore che passa da chimico tessile con un ottimo stipendio e quintali di – presunte – certezze a lavoratore generico all’interno della Grande Distribuzione Organizzata, termine criptico che significa Supermercati, al doppio della fatica e alla metà dello stipendio. Tutto grazie alla crisi che attanaglia la Nostra sempre più misera – a livello di contenuti e livello culturale – Italietta, in balia degli effetti di una strisciante peste nera mistificata sotto la sibillina e beneaugurante, a suo tempo, definizione di “globalizzazione”, i cui effetti, nefasti e molto meno enigmatici, si traducono in tormentoni mai come oggi d’attualità: disoccupazione, sotto-occupazione, caporalato, sfruttamento, precarietà.

L’incedere delle vicende è entusiasmante oltre che drammatico, impossibile non immedesimarsi nel susseguirsi degli avvenimenti, pregni di quell’umanità profonda dai risvolti antichi che Della Cioppa possiede in abbondanza, ormai merce sempre più rara nel mondo di oggi. Lo scorrere delle righe e delle palpitazioni concede però ampio spazio alla speranza e al sorriso, nonostante la tensione rimanga perennemente alta, come quando vengono snocciolati gli aneddoti accaduti alle cassiere e agli addetti della Grande Distribuzione all’interno del capitolo “E’ tutto vero, io c’ero (quasi) sempre”, piuttosto che le rivelazioni sui gusti musicali di Moana Pozzi.

Il lessico utilizzato è assolutamente alla portata di qualsiasi lettore, cioè non si perde negli inutili e autocelebrativi voli pindarici letterari che costringono a rileggere più volte alcuni passaggi per cercare di capirne il significato. La presenza di un solo refuso sancisce quanto sia stato capillare il lavoro di correzione e revisione delle bozze. Appunto: ritengo trascurabili e discutibili gli inserti di stralci di varie canzoni alla fine di ogni capitolo, troppo fini a se stessi e non al servizio del racconto, ma di peccato veniale si tratta.

Il punto G.D. è un ulteriore tassello all’interno delle pulsioni dell’Italia letteraria undergorund, quell’Italia che non si rassegna di fronte all’opera di lobotomizzazione delle masse che è in atto dal 1994, ma viceversa la combatte aspramente mettendoci la faccia fino in fondo, senza badare troppo alle conseguenze di siffatto comportamento.

Gianni crede ancora nei valori di una volta e questa Sua educazione gli permette di passare oltre le umiliazioni alle quali viene sottoposto da gente che nella ideale scala dei valori non sarebbe nemmeno degna di lavargli i piedi. Il volume costituisce una lezione di vita, da parte di un uomo idealista che non ha esitato a mettere a nudo tutte le proprie debolezze, dimostrando coraggio autentico, quello con la “C” maiuscola. E questo, nell’Italia di oggi, non è assolutamente poco.

Consigliatissimo.

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

Pubblicato da QuiEdit, il libro, privo di una distribuzione nel senso biblico del termine, va richiesto consultando i seguenti siti:

 

www.andromedarelix.com

 

http://ilpuntogd.blogspot.com/