Hardcore Vario

Recensione libro: No Control – Storie di hardcore punk californiano – 1980-2000

Di Stefano Ricetti - 15 Settembre 2020 - 13:32
Recensione libro:  No Control – Storie di hardcore punk californiano – 1980-2000

No Control – Storie di hardcore punk californiano – 1980-2000

di Federico Guglielmi

Le Tempeste 23

396 pagine – 16×23 – ISBN 978-88-94859-38-6

€ 22.00

Tsunami Edizioni           

 

I libri si possono allestire in diversi modi. Anche quelli di musica. Non esiste una regola incisa nella pietra. Quello che conta è trasmettere un qualcosa al lettore, che resti, che colpisca, che appassioni, che faccia riflettere e poi magari approfondire per il tramite dell’acquisto di qualche Lp. Già, il vecchio, caro, vinile. Quello che nel 1980 spopolava fra le file degli appassionati  di tutto il mondo. Nello stesso anno, l’autore di No Control,  libro oggetto della recensione licenziato da Tsunami Edizioni da inizio luglio 2020, si prendeva una bella cotta per l’hardcore punk californiano. Una di quelle che ti segnano una vita. E infatti, Guglielmi, vecchia triglia del rock nazionale con un curriculum lungo così, ha ben pensato di rendere fruibile in un solo volume il prodotto di questo lungo amore giovanile, sotto forma di testimonianze raccolte in prima persona dal 1980 al 2000.

No Control – Storie di hardcore punk californiano – 1980-2000 proprio per questo è prodotto atipico: non si tratta del solito polpettone enciclopedico – che funziona benissimo, sia chiaro, se ben fatto! – ma di una raccolta di articoli, interviste, testimonianze, recensioni, live report  e ricordi vari piazzati di pancia ma sempre con criterio all’interno di quasi quattrocento pagine. E’ molto probabile che l’autore abbia agito seguendo il proprio istinto, animato da quel sacro fuoco che nel 1981 gli fece recensire, per primo in Europa, il 7” d’esordio dei Bad Religion.

La forza di questo tomo griffato Tsunami Edizioni risiede nel fatto che, essendo molto eterogeneo e per certi versi anomalo, possa piacere sia agli ultras delle sonorità germogliate fra San Francisco e Los Angeles che ai neofiti curiosi di immergersi in quel mondo popolato da dannati che ha saputo fornire all’Olimpo della musica dura band quali Dead Kennedys, Black Flag, i sopraccitati Bad Religion (of course!) sino ad arrivare a incensare coloro i quali sono riusciti a coniugare la rabbia iconoclasta con la magia che permette di raggiungere il successo. Vedasi alla voce Green Day, Offspring, Rancid e NOFX. Da precisare che i gruppi trattati sono molti di più, dentro il libro, che contiene un elenco finale degli stessi per una facile e veloce consultazione in qualsiasi momento.

No Control, seppur ricco di immagini, totalmente in linea con i vecchi flyer che venivano appiccicati ogni dove pieni zeppi di nomi, presenta una vetrina iconografica rigorosamente in bianco e nero che, totalmente immersa nel testo trattato, risulta accattivante, dal sapore fottutamente hardcore punk. Attraverso la lettura del libro le chicche sgorgano copiose, così come le notazioni tecniche fondamentali per inquadrare storicamente una recensione o un rimando ad altre produzioni. Chiaro che in un lavoro di questo genere, per certi versi destrutturato, qualche “buco” possa essere presente, particolare che non sfuggirà di certo ai puristi del genere ma va considerato che mettere su strada quattrocento pagine di materiale di qualità costituisce già di per sé un’impresa notevole.

Federico Guglielmi ha fatto bene a raccogliere tutto quanto aveva pubblicato su diverse piattaforme editoriali in un unico volume

perché le storie, se non vengono raccontate, poi inevitabilmente si perdono

come scrissi da un’altra parte…

E mai come oggi, nell’era del Social spinto e della lobotomizzazione di massa operata dai mass media e dai new media, c’è bisogno di storie, storie vere, di quelle che grondano sudore e credo, come quelle che iniziarono a scrivere i precursori Germs, che fornirono, insieme con altri, la spinta a tutto quanto poi sviluppatosi nella West Coast.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti