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Stay Brutal: Puntata Uno – Lo spietato cacciatore delle pianure

Di Fabio Vellata - 26 Febbraio 2023 - 8:00
Stay Brutal: Puntata Uno – Lo spietato cacciatore delle pianure

“STAY BRUTAL” – Puntata Uno

Dopo un episodio pilota che siamo lieti vi sia piaciuto molto, continuiamo ad addentrarci nei meandri della oscura brutalità guidati da Trevor, nostro traghettatore dell’inferno d’eccezione.

Per la puntata numero uno di Stay Brutal, si cambia completamente argomento…

LO SPIETATO CACCIATORE DELLE PIANURE

Articolo a cura di Trevor Sadist

La leggenda narra di un anziano signore, che un giorno vide il diavolo molto da vicino.
Era a cavallo di una grossa iena, anche il diavolo era molto grande, forte e muscoloso.
Pesava non poco sulla schiena dell’animale, arrivati insieme dall’inferno.
Il diavolo cavalcando il malvagio destriero non aveva certo buone intenzioni.
Gli abitanti delle case, che in un primo momento dubitarono del vecchio contadino, erano terrorizzati, tutti conoscevano il perché della sua visita.
Il diavolo porterà via il corpo e l’anima dei defunti.
Pregheremo i nostri spiriti divini.
Intorno al fuoco acceso, si consumava il sacrificio di una giovane capra. Mentre i bambini, ignari di quello che sarebbe successo a breve, correvano felici, come se questa fosse notte di festa.
Presto l’uragano del male si sarebbe abbattuto sul tranquillo villaggio.
Di lì a breve si scatenò la furia selvaggia.
Il diavolo aveva preso possesso dell’anima degli stregoni zambesi.
Iene e santoni cannibali banchettavano corpi in vita.
La gente cercava una via di fuga, ma non c’era speranza.
I defunti riesumati sei piedi sotto non avevano miglior sorte.
Carne putrida di zombi per l’ultima cena.
Rumori maledetti di ossa spezzate, carne lacerata, lamenti e urla strazianti. Questa era l’ultima sinfonia nelle orecchie dei bambini.

La iena, animale del diavolo.
La natura odora di brutalità, ci sono animali che diventano incubo, negli occhi aperti dei grandi erbivori delle pianure africane.
Una leggenda che fa eco alla vita di tutti i giorni.
La notte è alle porte, con la nascita di una nuova luna, che rischiara la riva del fiume Munge. Immaginario confine dei sanguinari clan.
La battaglia ha inizio oggi, nel giorno giallo ocra, tra inseguimenti e incontrollata eccitazione.
Chi dorme ora non si sveglierà domani, assassino spietato, abile e forte cacciatore.
A kilometri di distanza è l’odore del sangue a darmi la forza, in un’aria viziata si alza l’acre profumo di morte.
Il mio cuore è grande, pulsa nelle orecchie, urla nel cervello riscaldato.
Denti affilati strapperanno brandelli di carne e pelle, mentre le corna in alto recitano la vittoria, trofeo di un’altra battaglia notturna.
La testa china, tra l’interiore dell’animale ancora vivo, attirato da una carcassa in decomposizione, da un feto morto e dimenticato nell’erba alta e assetata.
Il macellaio è sporco di sangue, bava bianca alla bocca, giorni di fatica e tentativi falliti.

La spaventosa sagoma sgraziata viene fuori, tra suoni malvagi e cerimonie di morte.
Si muove furtiva, quasi invisibile, regina del male e dell’inganno.
1000 miglia e gusti l’odore della sua morte, 1000 miglia assapori l’odore della tua vita.
Cammina minacciosa, semina panico e morte, l’indifferente spietato assassino, uccide per vivere e, domani il sole sorgerà ancora.
Cavalca angelo delle tenebre, nella nostra cooperazione di morte.
Mostri alati, carnivori dagli occhi di pietra, noi siamo i divoratori africani.
Un teschio di bufalo e un cucciolo a quattro zampe, senza una madre.
Portami da quel corpo ancora caldo, soddisferò il mio desiderio di sangue.

Dietro di me ridono, banchettano, affondando la loro rabbia.
Nella mia e nella carne di un innocente corpo mai nato.
Il vento soffia, mentre la sua risata canta la vittoria.
Potenti morsi lacerano la mia vita… dolore, tristezza, paura, caduta nelle fauci di una natura brutale.
Gli ultimi respiri di una mamma mancata, il mio ventre è aperto, squarciato, divorato dalla loro isteria.
Sono cieca, agonizzante, ma io sento portare via il mio bambino, nel grembo di una futura madre.
Lui non può sentire, nato morto nell’eco di un pianto, tra i muri di roccia della montagna solitaria.

Stay Brutal, spietato cacciatore delle pianure

Trevor Sadist

 

 

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