Accept: Wolf Hoffmann, ‘la decisione di Peter Baltes di lasciare la band mi ha ucciso’
Intervistato da Alison Booth di Metal Shock Finland, Wolf Hoffmann è tornato sui cambi di line-up che hanno rivoluzionato la band dopo l’uscita di Peter Baltes. Il nuovo album “Too Mean To Die”, in uscita il prossimo 15 gennaio, vedrà infatti la nuova formazione a tre chitarre (con Uwe Lulis e Philip Shouse) e l’ingresso al basso di Martin Motnik.
Sì è folle, abbiamo perso un compagno, ma abbiamo abbracciato due nuovi ragazzi. Due al prezzo di uno (ride, ndr). La vicenda con Peter è stata triste, mi ha ucciso al tempo. Ma adesso sono passato oltre, perché dopo questi 40 anni è stata senz’altro un’uscita triste, ma devo rispettarla. La gente va avanti e lui ha preso la sua decisione di non fare più parte della band. Io cosa dovevo fare? Semplicemente sono andato avanti. Non dirò che Martin abbia seguito le orme di Peter, sarebbe ridicolo dopo aver suonato con lui per 40 anni, ma posso dire che sta facendo del suo meglio e sta facendo un lavoro incredibile per non far sentire la sua mancanza. E grandioso ed ha contribuito un sacco anche nel processo di scrittura, prendendomi completamente alla sprovvista. Ha composto alcune canzoni grandiose del nuovo album e ciò è stata una benedizione. Anche perché sinceramente non volevo che il nuovo album solo solo mio, mio e mio. Non volevo che sembrasse il mio album solista, per cui ho accettato di buon grado input da tutti.