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Centvrion (Luciano Monti)

Di - 27 Gennaio 2002 - 0:27
Centvrion (Luciano Monti)

Intervistati i Centvrion, la giovane promessa del metal made in Italy. Alle porte del loro terzo lavoro scopriamo cosa hanno da dirci i nostri “legionari”.
Parla Luciano, chitarrista della band.Con Arise Of The Empire avete sfornato un ottimo album che affonda le sue radici nell’heavy metal. A parte i Judas Priest qual’e’ stata la band che più ha contribuito al vostro “spirito” musicale e mentale?
Ad essere sincero non c’è una band in particolare che abbia contribuito al nostro spirito metal, ci piace ascoltare veramente di tutto, dagli AC/CD al thrash più estremo degli Slayer, influenze che rendono il nostro stile un po’ un miscuglio di violenza e melodia. Certo, Painkiller è il disco metal per eccellenza e con un cantante con la voce come quella di Germano…

E’ stato difficile approdare ad una casa discografica? Una band emergente in Italia secondo te incontra più difficoltà di una in un altro paese europeo?
Io credo che le difficoltà siano uguali ovunque. Non esiste la ‘botta di culo’, arriva il tipo ti sente e ti mette sotto contratto. Bisogna lavorare ed investire tempo e denaro per raggiungere dei risultati, bisogna soprattutto credere in ciò che si fa e sapere cosa si vuole. La nostra storia è molto simile a quella di tantissime altre band, cambi di line up, di stile, esperienze negative e positive, ma tutto ciò non ci ha mai distolto dal nostro unico fine: suonare come ci piace fare, suonare la nostra musica. Man mano che cresci capisci cosa vuoi ottenere da te e cosa ti chiedono gli altri, il pubblico e riesci a trovare la via. Eravamo prossimi alla firma di un contratto con una etichetta italiana della quale non voglio fare il nome e proprio quel contratto segnò lo split della nostra vecchia band. Ma non ci siamo persi d’animo, ci siamo armati di coraggio e volontà ed abbiamo ricominciato daccapo, nuovo moniker, nuovi arrangiamenti, nuovi pezzi ed abbiamo registrato un nuovo demo. Un po’ di strada l’avevamo già fatta ed abbiamo sfruttato i contatti che avevamo avuto. E siamo qui a parlarne adesso. In fondo tutto questo significa che le nostre scelte non sono state sbagliate. Soprattutto bisogna maturare la consapevolezza di essere un gruppo e non musicisti solisti. Mi capita di sentire demo di band con musicisti dalla tecnica spaventosa, ma io credo che non si debba mai perdere d’occhio il motivo per cui si suona. Esprimersi e non fare esercizi. Noi abbiamo sempre puntato sulla musica.

Facciamo un passo avanti al vostro secondo lavoro, Hyper Martyrium. Ho riscontrato personalmente e tra molti vostri fans una certa delusione per la “svolta” musicale molto più “estrema” ed un certo abbandono delle sonorità di Arise. Cosa rispondete ai fans più conservatori?
Tornando alla domanda di prima torno a ribadire che noi suoniamo come e ciò che ci piace in quel momento. La ‘svolta’ di Hyper Martyrium è dovuta a cambiamenti nella line up, ad un nostro generale periodo differente sotto il profilo psicologico, abbiamo espresso la nostra rabbia. Volevamo farlo, abbiamo tolto il freno a mano e siamo andati a ruota libera. A molti non è piaciuto è vero, ma abbiamo la consapevolezza di aver suonato quello che avevamo dentro e non quello che ci si chiedeva di fare. È strano che comunque si ascolti in Hyper Martyrium tutta questa differenza col precedente ‘Arise…’. In fondo è sufficiente ascoltare brani come ‘Steel Breath’ o ‘Razor Blade’ per rendersi conto che siamo gli stessi Centvrion del primo cd, solo con una veste un po’ più ruvida, diretta e meno melodica.

Parliamo del vostro futuro lavoro. Continuerete la lina musicale intrapresa con Hyper? O tornerete su sonorità più strettamente classic come quelle che hanno caratterizzato il grande Arise?
Il nuovo lavoro naturalmente procede su canoni differenti, sia da Arise of the Empire che da Hyper Martyrium, ma posso garantire a tutti quanti che sarà una sorpresa! Diciamo che assisterete ad un ritorno melodico, ma con l’aggressività che ci contraddistingue, una musica più heavy nel senso tradizionale, ma nella quale troverete tutti gli elementi dello stile Centvrion. Attualmente siamo svincolati da contratti e stiamo dedicando il tempo necessario a noi stessi per preparare un lavoro migliore degli altri. Non voglio dare altre anticipazioni, è presto parlarne adesso. Posso solo assicurarvi che ci sarà da tremare!

I Temi delle vostre canzoni. Sempre molto affascinanti, belli davvero, non c’è che dire. Cosa vi ha spinto verso la gloriosa epopea romana?
Cos’altro se non il fatto di avere una storia florida da cantare e da far conoscere? Sai bene che l’HM si ispira a tematiche fantasy dalla mitologia nord europea ai temi magici medioevali ispirati dal grande Tolkkien. Abbiamo voluto fare qualcosa che sentivamo più nostro ed abbiamo immaginato un ipotetico ritorno futuristico dell’impero romano, ma non il solito concept, trattiamo temi attuali con l’occhio della cultura dell’antica Roma.

Spero che nel prossimo album i temi saranno sulla falsariga dei primi 2 lavori. Cosa mi dici a riguardo?
Indubbiamente. Il tema dominante dei testi del materiale a cui stiamo lavorando è sempre la storia romana, sulla quale si basano le radici di quella europea, ma come sopra non voglio dare anticipazioni. Quando siamo in fase compositiva siamo capaci di stravolgere testi e musica della stessa song per molte volte, fino a trovare l’equilibrio ideale. Ti faccio un esempio stupido: da qualche parte abbiamo anche anticipato il titolo, ma già non siamo più sicuri nemmeno di quello…

C’è qualche speranza di veder comparire nel prossimo album, chessò, magari una bonus track cantata in italiano? O rimarrà sempre un sogno questo per me?
Purtroppo la lingua italiana in un genere come l’heavy metal è poco fluida ed ha sonorità troppo dure, ma soprattutto è un genere che si esporta all’estero ed è giusto dare a tutti la stessa possibilità di comprendere i temi che affrontiamo.

Ora ti saluto, grazie della disponibilità. Hai qualcosa da dire ai lettori di Truemetal.it?
Cos’altro aggiungere? Io direi ai lettori di avere ancora un po’ di pazienza. So che l’attesa inizia ad essere lunga, ma ci sono delle questioni che dobbiamo sistemare prima di procedere a far uscire il lavoro. Ma posso assicurarvi che non resterete delusi!

personalmente un saluto a Luciano Monti, ed un grazie della cortese disponibilità.
Enzo