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Circle Of Silence (Niklas Keim)

Di - 10 Settembre 2013 - 18:10
Circle Of Silence (Niklas Keim)

Salve ragazzi e benvenuti su Truemetal. The Rise Of Resistence è uscito da circa tre mesi, siete soddisfatti dei risultati conseguiti fino a questo momento?

Ciao e grazie per l’intervista. Siamo molto contenti fino a questo momento della reazioni da parte della stampa e dei fan. Abbiamo ottenuto feedback positivi da diversi Paesi, a conferma che l’album non era così male.

Dopo due album indipendenti siete finalmente approdati a una grossa label come la Massacre. Cosa è mutato nel vostro modo di lavorare e di comporre?

Il songwriting non è cambiato molto. Scriviamo ancora i pezzi come facevamo prima di firmare con la Massacre. Certo, ora la questione band è diventata molto più professionale. È straordinario ricevere recensioni e richieste d’intervista da tutto il mondo.

Essendo i vostri primi due album autoprodotti avete intenzione di ristamparli per renderli più facilmente disponibili ai nuovi fan?

Il primo demo è esaurito e non credo ci siano possibilità di ristamparlo. Ne avevamo duecento copie e credo sia un buon risultato per un demo. Le canzoni poi si differenziano parecchio da quelle che scriviamo ora e quindi non si amalgamerebbero bene con lo stile che i Circle Of Silence hanno adesso. Magari registreremo un pezzo o due come regalo per i fan un giorno, ma non è nei nostri piani al momento. Il secondo demo è invece ancora disponibile nel nostro eshop. Da esso abbiamo usato due brani, inclusi nella versione giapponese del nostro album: The Blackest Halo.

A proposito di songwriting, ho apprezzato parecchio le costruzioni dei brani: brutali e pesanti nella ritmica ma senza mai dimenticare della buona dose di melodia nella chitarra solista e nelle linee vocali. Come funziona il processo compositivo per i Circle Of Silence?

All’inizio mettiamo insieme diverse idee e riff. Una buona canzone per i Circle Of Silence deve essere pesante e divertente da suonare. Dopo aver fissato le fondamenta, cominciamo con le melodie e le linee vocali. Una base heavy, con influenze thrash è un ottimo terreno su cui scrivere i testi. Finito il tutto, registriamo a casa, in modo da cominciare le prove vere e proprie. Durante queste sessioni cambiamo le ultime cose, come un ritmo di batteria o un intero riff, se necessario.

 

I testi sembrano essere molto importanti per voi e mi è sembrato di notare una certa profondità in essi. Da cosa traete ispirazione per scriverli e qual è il tema principale – se ce n’è uno – nel vostro ultimo disco?

Be’, l’ispirazione viene praticamente da tutte le parti. Mi piace scrivere di libri e film ma cerco di astrarre, in modo che non sia facile creare una connessione dalla fonte presa, almeno a un primo ascolto. A volte racconto storie che mi frullano in mente o prendo spunto da cose viste sulle news. Nell’ultimo disco The Rise Of Resistance il tema principale è che ciascuno si batte contro qualcosa. Credo che il titolo parli da sé. Il concetto di Resistenza è il fulcro di ogni canzone.

Tra tutti i brani, The Architect of Immortality è il più particolare e, personalmente, anche il mio preferito. Come è nata la canzone? Pensate di muovervi in quella direzione anche in futuro?

Questo brano è stato un esperimento. Non abbiamo mai composto niente del genere in passato, ma non so se seguiremo quel tipo di percorso musicale. Credo che proveremo a ricreare momenti più distesi anche nel prossimo album, ma è presto per parlare del nuovo lavoro. Personalmente, mi piacerebbe ascoltare una versione più evoluta di un pezzo come Architect ma staremo a vedere. Non sei il primo a citare quella come canzone preferita. Forse dovremmo pensare di creare più ballate (ride).

In fase di recensione ho paragonato il vostro stile a quello dei vostri connazionali Brainstorm e Mystic Prophecy, con una buona dose di metal americano in stile Iced Earth, cosa ne pensate di queste band?

Credo che gli Iced Earth siano la più grande power metal band del mondo. Anche i Brainstorm e i Mystic Prophecy sono ottimi gruppi dal vivo. Non c’è niente di sbagliato nel paragonarci a loro.

Ho notato molti richiami a un certo tipo di thrash metal nel vostro sound. Cosa ne pensate della recente rinascita del genere che ora sembra essere tornato alla ribalta?

Sì, è vero, cerchiamo di mischiare power metal con una buona dose di thrash. Posso immaginare che ne aggiungeremo ancora di più per le nuove canzoni. La rinascita del genere è di sicuro una buona cosa anche se non sono un fan di questo sound ultra retro. Il thrash con un approccio moderno è fantastico e ci sono un sacco di band competenti in giro. Ma non solo il thrash sta avendo il suo momento: credo che anche l’heavy metal vecchia scuola stia tornando in voga. Band come Steelwing o Enforcer spaccano di brutto.

So che siete anche parecchio attivi dal punto di vista concertistico e avete condiviso in passato il palco con band del calibro di Grave Digger, Rage, Armored Saint e molti altri. Quanto contano le esibizioni per la band e come sono i Circle Of Silence dal vivo?

I concerti sono molto importanti per raggiungere nuovi fan. Cerchiamo sempre di fare del nostro meglio per dare all’audience uno show all’altezza. Non siamo musicisti che rimangono fermi sul palco. Un concerto dei Circle of Silence è headbanging, energia e divertimento.

Quanto è importante essere presenti sul web per promuovere il proprio lavoro al giorno d’oggi?

Anche il web è fondamentale per una band oggigiorno. Si possono raggiungere molti fan grazie ai social network. Ora non c’è bisogno di spaccarsi la schiena per raggiungere i fan in tutto il mondo. Puoi restare connesso con loro semplicemente postando foto e news, rendendoli partecipi della vita della band. Credo sia bello essere così “vicini” al proprio gruppo preferito.

State già scrivendo nuovo materiale per il prossimo disco? Quali sono i vostri piani per il futuro dei Circle Of Silence?

Tra The Blackest Halo e The Rise Of Resistance non c’è stato un vero break compositivo. Abbiamo proseguito a comporre ma questa volta abbiamo intenzione di fermarci per ricaricare un po’ le batterie. Alla fine dell’anno cominceremo a mettere insieme le idee e vedremo che direzione prenderanno i brani. Al momento siamo ancora focalizzati sull’ultimo album. Abbiamo anche firmato con la Red Rock Management, sperando in questo modo di arrivare a concerti più grandi grazie al supporto di questa agenzia. Forse riusciremo anche a partecipare a qualche festival il prossimo anno.

Okay ragazzi, grazie per il vostro tempo. In bocca al lupo per tutto. Lasciate pure un saluto per i lettori di TrueMetal!

Grazie a tutti voi che mantenete ancora vivo il metal! Sarebbe fico se ci deste una chance: siete tutti benvenuti nella famiglia dei Circle of Silence!