Thrash

Corey Taylor: mi si è spezzato il cuore quando l’etichetta mi impedì di diventare il cantante degli Anthrax

Di Orso Comellini - 21 Agosto 2020 - 11:30
Corey Taylor: mi si è spezzato il cuore quando l’etichetta mi impedì di diventare il cantante degli Anthrax

Intervistato su “Trunk Nation Virtual Invasion”, il frontman di Slipknot e Stone Sour ha raccontato tutto il suo disappunto che provò quando la sua etichetta gli impedì di cantare con gli Anthrax. Corey Taylor ha spiegato che avrebbe potuto prendere il posto di Joey Belladonna per il successore di “The Greater of Two Evils”, registrato con John Bush.

Partì tutto in realtà come un’idea buttata lì dopo un set acustico con Scott Ian e Frank Bello a New York. Non ricordo esattamente il nome del locale, ma era un club verso il quale Scott aveva probabilmente un qualche tipo di interesse, per cui eravamo lì per promuovere il locale. Accettai di buon grado, per cui andammo là, cenammo e poi suonammo il set acustico. Dopo uscimmo un po’ fuori e un po’ a scherzo venne fuori: ‘hey, non sarebbe fico se ti unissi agli Anthrax?’ Ci mettemmo tutti a ridere, ma poi ci fermammo a pensare che forse sarebbe stato interessante. E’ successo quando ci fu l’avvicendamento tra Joey Belladonna e John Bush, quindi era tutto ancora piuttosto incerto. E’ stato prima che entrasse Dan Nelson. Iniziammo a parlarne sempre di più, sempre di più, ed era una cosa in cui mi sentii sempre più coinvolto. Mi mandarono diversa musica, molta della quale poi è finita su “Worship Music”. Gli arrangiamenti erano molto buoni. Però non registrammo nulla, perché il giorno in cui io sarei dovuto volare a Chicago per provare con loro e registrare i primi demo con Scott e Charlie Benante, ricevetti una chiamata da Roadrunner (l’etichetta degli Slipknot, ndr), Mi dissero che non mi avrebbero permesso di farlo. Mi imposero di tornare sui miei passi e di completare l’album degli Slipknot, “All Hope Is Gone”. Che con loro avevo un contratto per un altro album e che non c’era margine di manovra. Non ho idea se quelle persone siano ancora all’interno dell’etichetta, ad essere onesti. Ma in quell’occasione schioccarono la frusta e lo fecero in maniera davvero dura. E’ stata la prima volta che mi sono sentito come intrappolato in un angolo. Non che non volessi completare l’album degli Slpiknot, ma mi piaceva molto l’idea di cantare su un disco degli Anthrax. Mi ricordo bene di aver poi dovuto chiamare i ragazzi degli Anthrax per comunicare loro che non potevo andare da loro. Mi si spezzò davvero il cuore. Per fortuna poi le cose per loro sono andate benissimo lo stesso. In cuor mio sono felice di essere stato sul punto di… E di essere ancora loro buon amico.