Thrash

David Ellefson: ‘passare da leader di una band a gregario nei Metallica, non deve essere stato facile per Jason Newsted’

Di Orso Comellini - 27 Febbraio 2021 - 9:43
David Ellefson: ‘passare da leader di una band a gregario nei Metallica, non deve essere stato facile per Jason Newsted’

In podcast su “Another FN”, David Ellefson è tornato sull’ingresso di Jason Newsted nei Metallica e la controversa esclusione del basso nel mix finale di “…And Justice For All”.

C’è qualcosa su Youtube, un’intervista molto schietta fatta a Jason, in cui ne parla molto apertamente: “Garage Days” è il suo primo album con i Metallica. Dice che su “Justice” ha suonato di tutto… ha fatto combaciare molte parti di chitarra, che l’album è molto aggressivo. Che il setting del basso era lo stesso, identico, di “Garage Days”. Eppure, per qualche ragione, su “Justice” non era udibile. Argomento di cui probabilmente si potrebbe discutere per altri 10 podcast. Guarda, tutti sappiamo che Jason è un musicista grandioso. Lo conoscevo già da quando suonava nei Flotsam And Jetsam. Grande musicista e band leader. Quando si è unito ai Metallica è dovuto tornare gregario da comandante. Conoscendolo, sono sicuro che per lui è stato con buona probabilità difficile da mandare giù. Voglio dire, ti ritrovi nella più grande band Heavy Metal del mondo, sì, ma devi accettare un ruolo ben differente in quel gruppo, grande come è. In buona sostanza sono certo che abbia dovuto affrontare un radicale cambio di mentalità. Dal punto di vista musicale, su “Justice” Lars ha strizzato l’occhio a gruppi come Deep Purple o Rush: i brani sono una sorta di esplorazione di “Cygnus X-1” in chiave Heavy Metal. In campo HM fare qualcosa del genere, mantenendo vivo l’interesse e senza rimanere a corto d’idee è… Beh, probabilmente è la cosa che mi piace di più di quel disco. Un album decisamente progressivo. Dopodiché è come se lo avessero disconnesso dal loro sistema, pubblicando il Black Album. Probabilmente lo stesso si può dire dei Megadeth, passando da “Rust In Peace” a “Countdown To Extinction”. Nel quale esplorammo tempi più lenti, groove diversi. Quel modo di comporre con la classica forma canzone “strofa-ritornello-strofa-ritornello”, invece che usare cinque tempi differenti o strade del genere. In un certo senso è come se Metallica e Megadeth fossero andati a braccetto con quei due dischi. Una sorta di forma mentis compositiva comune.