Death Angel: Mark Osegueda, “La scena Thrash della Bay Area era fantastica perché le band si supportavano a vicenda”

Durante una partecipazione al podcast Metal Shop 101, il cantante dei Death Angel, Mark Osegueda, ha ricordato gli anni in cui è esplosa la scena Thrash Metal della Bay Area, facendo le sue considerazioni su cosa la rendesse così particolare:
“Siamo stati fortunati a far parte della scena Thrash Metal della Bay Area, è davvero una zona fantastica in cui vivere e crescere, soprattutto allora. Oggi è cambiata radicalmente da quella volta, dal punto di vista delle persone che la abitano. Voglio dire, allora era più una città operaia, con molti artisti e quant’altro, gente che veniva dagli anni ’60. Molte persone lavoravano come scaricatori di porto o cose del genere, ed i loro figli, la nostra generazione, gravitavamo tutti nell’ambiente il rock e cose del genere. Così abbiamo formato la nostra piccola scena, e alla fine si è rivelata essere una scena sana, perché tutti hanno iniziato a formare delle band, ma tutti si supportavano a vicenda. C’era una competizione amichevole, che ci ha aiutato tutti a diventare dei buoni musicisti. E anche se suonavamo thrash, ognuno aveva il suo sound unico: nessuno suonava come gli altri.
Se i Metallica erano in città, venivano ai tuoi concerti. Se gli Exodus erano in città, venivano ai tuoi concerti. I Metallica si sono trasferiti qui dalla California del Sud perché, all’epoca, da quelle parti non li capiva nessuno. Ma la Bay Area che aveva una scena operaia si è completamente innamorata di loro.”
Quando poi anche gli Slayer sono arrivati qui a suonare per la prima volta, siamo tutti impazziti, era formidabile.
E continua così ancora oggi. Se qualche band suona in città, andiamo tutti al concerto. Ora poi, c’è tutta una nuova generazione di band più giovani che sta emergendo. Organizzano i loro concerti in piccoli club e bar, e li stanno riempiendo. Ed è stato fantastico. Come ho detto, qui c’è sempre stata una scena molto comunitaria e solidale. Credo che sia stato questa competizione amichevole, che ha generato band meravigliose con un sound unico.”