Deep Purple: Don Airey, ‘il nostro pubblico è più accogliente che mai e sta diventando più giovane’
Mick Burgess di Metal Express Radio ha intervistato il tastierista dei Deep Purple, Don Airey. Tra gli altri argomenti toccati, il conduttore gli ha chiesto come mai abbiano cambiato idea dopo il Long Goodbye Tour, annunciato come il tour finale, e come pensa sia evoluta la band dal suo ingresso a oggi. Ingresso avvenuto ormai quasi 20 anni fa.
E’ piuttosto difficile da spiegare, veramente. A volte, come membro di una band, devi semplicemente fare quello che ti viene chiesto da chi ha il potere decisionale. Dicemmo nel 2018 che avremmo fatto solo alcune date qui e là, prima di smettere. Ovviamente quelle che dovevano essere solo poche date poi divennero una valanga di show. Capisci che dopo tutto ciò diventa difficile dire di no ed eccoci qua, ancora in pista. Il nostro pubblico è più accogliente che mai e sta diventando più giovane.
Ci siamo presi una lunga pausa dopo Rapture Of The Deep ed è stato un po’ come tornare underground. Non avevamo un ufficio stampa e non avevamo un’etichetta, ma ovunque andassimo c’erano un sacco di giovani a vederci. Non riuscivamo a crederci. Facevamo circa 150 date all’anno e questo ci permise di consolidare la band. Tuttavia quando uscì Now, What? non ci aspettavamo molto, invece ebbe un impatto così grosso che dovetti ricredermi su le effettive qualità del gruppo.