Deep Purple: Roger Glover, ‘uno come Ritchie Blackmore non puoi rimpiazzarlo’
In una recente intervista per Planet Rock, Roger Glover ha raccontato le difficoltà e il dispiacere affrontati dopo la decisione di Ritchie Blackmore di lasciare i Deep Purple. Separazione avvenuta nel novembre del 1993, dopo un concerto tenuto in Finlandia.
E’ stata una sorpresa, quando Ritchie ha rassegnato le sue dimissioni dicendoci che non avrebbe più suonato concerti con noi dopo lo show di Helsinki. Eravamo in pieno tour e fu difficile da accettare. In qualche modo eravamo determinati a continuare, nonostante la sua decisione. Joe Satriani fu un sostituto temporaneo e ci fece capire come potevamo continuare a esistere senza Ritchie. In ogni caso ero fermamente convinto che uno come Ritchie Blackmore non puoi rimpiazzarlo. Lui è quello che è e non c’è modo di rimpiazzarlo. Se prendessi qualcuno simile a lui, il paragone sarebbe comunque terribile. Avevamo bisogno di qualcosa di differente. Per quanto mi riguarda, i protagonisti dei Purple sono sempre stati Jon Lord e Ritchie Blackmore, come musicisti. Ed entrambi sono dei virtuosi. Per cui necessitavamo di un virtuoso. Ci sono migliaia di chitarristi che possono suonare, ma pochissimi in grado di distinguersi per una personalità tale da distinguersi dagli altri. Sentivo che Steve Morse aveva queste caratteristiche. La prima volta che ci siamo incontrati mi chiese cosa volessimo che lui facesse. Gli risposi che doveva solo essere se stesso. Che poteva entrare nella band se fosse stato se stesso al 100%. Lui mi chiese quindi se poteva suonare qualsiasi cosa. Gli dissi di sì, qualsiasi cosa. Poi noi avremmo scelto cosa utilizzare.