Deep Purple: Steve Morse, ‘entrato nella band, ho cercato di combinare lo stile di Blackmore e di Satriani
In una nuova intervista per FOX17 Rock & Review, Steve Morse ha raccontato del suo ingresso nei Deep Purple e se fosse stato in qualche modo intimidito dall’eredità di Ritchie Blackmore.
In realtà, tecnicamente ho rimpiazzato Joe Satriani, perché fu lui a portare a termine il tour – avevano alcune date in Giappone o qualcosa del genere. Poi la band mi dette delle cassette in cui Joe suonava il set e altre con Ritchie. Per cui per approcciarmi al mio primo concerto cercai di combinare lo stile di entrambi. Questo è quello che ho fatto, per mettere a loro agio i ragazzi. Li incontrai 24 ore prima del concerto e tutto quello che dovevo fare era essere pronto, salire sul palco e suonare. La prima cosa che facemmo – grazie a Dio – fu semplicemente… Eravamo al Coliseum e i roadies avevano allestito un piccolo set nel camerino con amplificatori, batteria e tutto il resto. Ian Gillan aveva quei tamburi africani e ci mettemmo a jammare. Io avrei suonato qualcosa e John Lord mi sarebbe venuto dietro. Wow, mi seguiva come un pianista Jazz! Poi suonavo il pezzo in maniera differente e lui dietro. Rimasi a bocca aperta per quanto fosse bravo il gruppo e a loro non piace che io dica questo, ma veramente fui sorpreso. Un sacco di musicisti campano solo grazie al proprio nome e così via e si rammolliscono, ma non era il loro caso. Comunque, ho combinato l’approccio di entrambi i chitarristi, ma senza perdere in originalità.