Destruction: si difendono dalle accuse in seguito a quanto accaduto durante le date italiane
Riceviamo e pubblichiamo:
In seguito agli spiacevoli eventi – con conseguenti strascichi di polemiche – legati al tour italiano dei thrasher tedeschi Destruction, la band desidera informare i propri fan italiani su quanto accaduto, difendendosi dalle accuse mosse loro.
Prima di venire in Italia, abbiamo suonato circa cinquanta show in tutta Europa. Nessuno di essi è stato annullato. Ognuno era a conoscenza del fatto che, se il promoter locale non fosse stato in grado di fornire la strumentazione, non avremmo potuto suonare. Questo è accaduto a Foggia. Il promoter locale sapeva da mesi che serviva ulteriore strumentazione per far sì che il concerto avesse luogo. Abbiamo guidato diciannove ore per trovarci innanzi a condizioni che rendevano impossibile il concerto. EAGLE che ha organizzato lo show si è occupata di tutti i contratti e le transazioni di denaro con il promoter locale. Essi possono forse fornire il loro punto di vista su che cosa sia successo.
I gruppi non vanno in tour per annullare i concerti: chiunque la pensi così non può essere serio. Abbiamo fatto un sacco di concerti in condizioni difficili in trentaquattro anni della nostra carriera e ne abbiamo annullati solo una manciata rispetto ai migliaia suonati. Rispettiamo i nostri fan più di ogni altra cosa e loro lo sanno, ma alcuni promoter non rispettano i loro clienti e quindi nascono tristi incomprensioni, menzogne, calunnie e minacce di morte.
Un lato triste degli affari.
Abbiamo anche scoperto con rabbia che uno dei ragazzi della nostra crew ha pubblicato una dichiarazione inadeguata sull’Italia attraverso un social media. Condanniamo quest’azione stupida e abbiamo ammonito questa persona. Ci scusiamo per il suo comportamento inaccettabile. Non possiamo controllare ciò che le persone che lavorano per noi postano sulle loro pagine personali nei social network, ma prenderemo gli adeguati provvedimenti.
Grazie a tutti i nostri fan per i concerti incredibili suonati finora nel tour UNDER ATTACK. Shit happens ma lo spettacolo deve andare avanti – THRASH TILL DEATH”.
Il promoter del tour EAGLE BOOKING dal canto suo dichiara:
“Noi in Eagle Booking consideriamo quanto accaduto un prodotto dei nostri tempi: purtroppo non è un segreto per nessuno che gli spazi per questa musica nel nostro paese sono pochi e spesso con risorse esigue, così anche la risposta del pubblico è poche volte coerente con l’importanza delle band proposte. Se solo dovessimo considerare i biglietti venduti in prevendita, diverse date dovrebbero essere annullate ancora prima della partenza dei tour. Questi ed altri fattori, sbagliando, inducono in Italia a considerare produzioni di medio livello non degne di un impegno professionale. Assieme alla crew dei Destruction abbiamo provato nelle settimane precedenti a trovare un compromesso con i promoters locali. Tuttavia gli accordi non sono stati soddisfatti in pieno con la conseguente cancellazione e problemi inutili”.
La booking agency europea NB TOURING precisa:
“Noi, agenzia di booking di lungo corso dei Destruction in Europa, inviamo sempre in anticipo i rider tecnici e le altre richieste per un concerto, in modo che il promoter locale e i club siano ben preparati. Eagle Booking, uno dei nostri migliori partner in Italia, si è fatta carico come al solito di diffondere tutte queste informazioni al momento di fissare i concerti. Queste non sono richieste insensate, questo è ciò di cui ha davvero bisogno una crew professionale! Vi preghiamo di tenere a mente che durante un tour le band e la loro crew vivono sulla strada in un piccolo nightliner per un paio di settimane. È la loro unica casa in quel momento. Essi dipendono totalmente dalle attenzioni prestate loro dal promoter locale. Quindi, una band professionale come i Destruction sono responsabili nei confronti dei fan al fine di offrire loro sempre il miglior spettacolo possibile e garantire la loro sicurezza. E questo è il motivo per cui i Destruction sono conosciuti con successo da decenni. È sempre facile condannare qualcuno, se non si conosce il quadro completo. Non credete ad ogni menzogna che sentite e costruitevi una vostra opinione. Se non si conoscono tutti i fatti da entrambe le parti, forse a volte è meglio tacere, soprattutto se le notizie provengono da una fonte pubblica. In effetti – senza scendere nei dettagli – semplici accordi presi sulla carta in anticipo non sono stati rispettati. Prima di attribuire la colpa alla band, forse si dovrebbe chiedere prima al promoter perché non abbia potuto garantire quanto promesso per ciò che concerne band, crew e ultimo, ma non meno importante, i fan”.