Dream Theater: Jordan Rudess, ‘Mike Portnoy si comportava da boss’
Secondo quanto dichiarato dal tastierista dei Dream Theater Jordan Rudess a Rock Your Life, la dipartita di Mike Portnoy dalla band avrebbe liberato John Petrucci dalla presenza del batterista e fondatore della band, permettendogli di lavorare liberamente: “John è venuto da noi, dicendo ‘Ragazzi, voglio davvero produrre quest’album. Penso di poter fare un buon lavoro’. Il resto di noi ha pensato, ‘Perché no, lasciamoglielo fare’ e ha fatto sul serio un ottimo lavoro. John Petrucci ha una personalità forte, è affidabile. Ha le idee chiare e sa esattamente cosa vuole, oltre al fatto che è molto competente. Così, ha finito col tirare fuori il meglio da ognuno di noi. Per esempio, io ho sentito che la mia energia veniva valorizzata. Lo ha fatto anche con gli altri, ha lavorato meravigliosamente con il nuovo batterista Mike Mangini, e con il bassista John Myung, che si è dedicato a tutto con spirito rinnovato.
Con la dipartita di Mike Portnoy, John si è sentito come liberato. Il fatto che Mike Portnoy se ne sia andato non ci ha fatti soffrire. Io e Petrucci siamo siamo il cuore compositivo dei Dream Theater, è stato così sin da quando mi sono unito al gruppo. Quindi, anche se Mike è estremamente talentuoso, esistevano certi limiti riguardo a quel che lui poteva fare in sede di produzione. Quindi, quando abbiamo superato la faccenda, ci siamo guardati l’un l’altro dicendo, ‘Possiamo produrre quest’album. Non ci serve qualcuno che ci dica se vada bene o no’, è stata una sfida che ci ha divertiti. La più grande differenza nella fase compositiva di quest’ultimo album è stata di aver scelto noi stessi quale musica fosse migliore senza Mike Portnoy che si comportava da boss dei Dream Theater dicendoci ‘Sì’ o ‘No’. Penso che questa differenza ci abbia fatto impiegare più tempo per riuscire a plasmare la nostra musica, prima di metterci sopra un timbro di convalida“.