Enzo Rizzi su TM: “tra musica e fumetto” (puntata 15)

Di Stefano Ricetti - 14 Dicembre 2011 - 0:10
Enzo Rizzi su TM: “tra musica e fumetto” (puntata 15)

Hell-O Rock’n Rollers! Nella puntata di questo mese cercherò di tracciare una breve storia del connubio tra musica e fumetto. Buona parte dell’articolo che leggerete è stato pubblicato sul magazine “Comic-soon” (edito da NPE) e distribuito in 50.000 copie gratuite in occasione di “Lucca Comics 2011”. A tutti gli appassionati, buona lettura!

1948-2011: tra Musica e Fumetto
di Enzo Rizzi

 

Il mio “primo contatto” con la rock-band che più di ogni altra avrebbe incarnato alla perfezione il connubio  tra  musica e fumetto e cioè  i  “KISS”  avvenne  nell’estate  del  1976 quando,  allora tredicenne, gironzolando con i miei genitori nella “Upim” della mia città (Taranto) mi ritrovai  per caso nella poco fornita “zona dischi” del suddetto  ipermercato. Non è difficile comprendere come, agli occhi di un ragazzino che aveva appena intrapreso il suo viaggio nell’universo del fumetto (con letture che rispondevano al nome di “Sadik”, “Kriminal”, “Satanik” , “Zagor” e “Uomo Ragno” ) la visione della copertina dell’ellepi “Alive I” con quelle quattro  figure minacciose vestite di nero che brandendo  i rispettivi  strumenti come  se fossero  delle armi  spuntavano tra i fumogeni,  con stivaloni   dai tacchi  vertiginosi  che  li proiettavano verso il cielo ed un  face-painting che avrebbe catturato almeno tre generazioni di rock’n rollers , fu come una folgorazione.  

I  Kiss  e  con loro Alice Cooper, i W.AS.P. , King Diamond , i Motley Crue (che con il look sfoggiato nella inner-sleeve di “Too Fast for Love”  avrebbero  fatto nascere in me  il desiderio  di  “disegnare heavy metal” )  sono  solo alcune  delle  band  il  cui  aspetto   si  è  prestato con facilità  ad una   “trasposizione fumettisitca”.  Come  si può  non vedere  nel personaggio della “strega”   Alice Cooper   o  del  “vampiro”  Gene Simmons, il  classico “cattivo dei fumetti”? Il merito di aver realizzato per primi degli albi a fumetti  aventi  delle  pop-star  come  protagonisti  spetta alla ” Eastern Color F.F.” che,  a  partire  dalla primavera del 1948 pubblicò sei albi (“Juke Box Comics”) contenenti bio illustrate di musicisti dell’epoca. Nella metà degli anni ’50 fu la volta  della “Atlas” (poi “Marvel”), che  mise in commercio un numero  unico  intitolato  “World’s Greatest Songs”  al quale fece seguito, verso la fine degli anni ’50, il primo  fumetto interamente  dedicato  ad  un  unico musicista, (ad opera della  “National Comics”, futura “DC Comics”).

Il cantante in questione era  Pat Boone , performer dalla faccia pulita che, si racconta , fu “creato a tavolino” come contro-altare alla figura di Elvis che con il suo conturbante movimento del bacino (Elvis “the pelvis”) turbava non poco gli adolescenti dell’epoca. Per parlare di vendite consistenti  si dovette attendere solo un paio di anni quando si pensò ad una versione a  fumetti avente come  protagonisti  certi  “Beatles”  ai quali  la  “Dell”  dedicò un  albo intitolato “The Beatles’ Life Story”.

 

Sempre alla “Dell”  si deve la pubblicazione di  diversi  albi  dedicati  ai  “Monkees”,  band  “inesistente”  (nessuno dei componenti era un musicista), creata a tavolino sulla scia della band di Liverpool e che fu protagonista di un  serial della Tv americana. In  Italia  intanto, nello stesso periodo,  il merito  di aver  per primo combinato le due arti  è da attribuire al genio di Guido Crepax (autore di “Valentina” ed appassionato di Jazz) il quale realizzò diverse copertine di ellepi (la più famosa delle quali è senz’altro quella dell’album “Nuda” dei progressive-rockers “Garybaldi”). Ma torniamo ai “Beatles” ed ai “Kiss”.   

 


Tra Marzo e Giugno del ’77  la band di  Gene Simmons  apparve  nei  n.12 e n.13  del fumetto “Howard the Duck”, per essere poi protagonisti, un paio di mesi dopo, nell’albo  “A Marvel Comic Super Special”. Prima di andare in stampa i “Kiss” si recarono presso la tipografia che avrebbe stampato il fumetto per depositare delle fialette contenente il loro  sangue da miscelare con il  rosso dell’inchiostro. Negli anni, Paul Stanley e soci sarebbero stati protagonisti di altri fumetti  (non autorizzati) così come  di   miniserie  supervisionate  dallo  stesso  Gene  Simmons e pubblicate dalla “Image”  di Mc Farlane. Lo  stesso  Simmons avrebbe poi fondato la   “Simmons  Comics Group” che,  in collaborazione con la “IDW” avrebbe pubblicato  titoli come “House of Horror”  e “Dominatrix”.

Tornando ai  “Beatles”, la band di Liverpool sarebbe apparsa sul n.4 di “Marvel C.S.S.”  ed in un numero mai pubblicato negli U.S.A.  (il “Marvel Super Special #7”, adattamento del film  “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”) a causa dell’insuccesso commerciale del film. I “Fab Four” sarebbero  poi riapparsi  in numerosissimi altri fumetti  pubblicati tra gli altri anche dalla “Marvel” (ricordiamo ad esempio la comparsata dei quattro al matrimonio tra Reed Richards e Susan Storm in “Marvels”, fumetto dipinto da  Alex Ross).

Passiamo ora ad un’altra mia passione e cioè ad   Alice Cooper. Il performer di Detroit, che, pagando il suo tributo al teatro del Grand Guignol, aveva creato  il cosìdetto “shock rock”  , nel 1979 fu protagonista di  un  numero  speciale  edito  dalla “Marvel” intitolato “Tales from the inside”, titolo che parafrasava il suo undicesimo album  “From the Inside”, viaggio del folle Alice (in preda ai suoi incubi ed alle sue paranoie causate dall’alcolismo) in un manicomio. Alice sarebe tornato al fumetto venti anni dopo con il bellissimo ” The Last Temptation”,  realizzato da  Gaiman e Zulli  e pubblicato dalla “Dark Horse”.
 

 

Quando si parla di fumetti “non autorizzati” legati al connubio musica e fumetto non possiamo non accennare ai tipi della “Revolutionary Press ” che tra il 1989 e il 1992 realizzò una collana chiamata “Rock’n Roll Comics” che vide tra i protagonisti Guns N’ Roses, Metallica, Bon Jovi, Rolling Stones e Motley Crue tra gli altri. I fumetti della “R.C.” sarebbero poi stati ristampati nel 2009 dalla “Blueater Productions”. Poi fu la volta di un’altra collana simile “Rock Fantasy Comics”. In tutto  18 numeri che  videro  raffigurati i  Pink Floyd,  Led ZeppelinJimi Hendrix  ed altri ancora. C’è da dire che il denominatore comune di questi albi ,alcuni dei quali vendettero un numero rilevante di copie (vedi “Guns N’ Roses), fu  la qualità di testi e disegni piuttosto  bassa. Di qualità sicuramente migliore fu il lavoro svolto dalla “Chaos! Comics” che  produsse  fumetti ispirati a vari gruppi heavy metal o alle loro canzoni (allegarndo in alcuni casi il cd) come accadde per Megadeth, Slayer, Metallica, Anthrax ed Insane Clown Posse.  

Sicuramente da non tralasciare è il lavoro svolto da artisti del calibro di Robert Crumb ( autore di una meravigliosa Cover per Janis Joplin),  Frank Frazetta (illustratore per i “Molly Hatchet“) , Richard Corben  (al servizio per “Meat Loaf“), John Byrne  (Cover per Joe Satriani ) così come è  impossibile non accennare  alla stretta relazione con la musica presente nel mitico “Il Corvo“, fumetto nel quale il suo autore James O’Barr riversa tutta la  sua intensa passione per la musica  gotica omaggiandola con il trucco del suo personaggio  principale  e con l’atmosfera che si respira nel racconto.  

Passione che sarà esternata anche dal grande   Neil Gaiman, i cui characters “Death” e “Morfeo”  ricorderanno  nel loro look, rispettivamente Siouxie e Robert Smith. A farci da collante con la prossima rockstar che ha legato il suo nome al mondo dei fumetti è il maestro Gene Colan , uno dei più importanti artisti della “Marvel”  (disegnatore tra gli altri di   “The Tomb of Dracula”)  che realizzò  un fumetto  (mai pubblicato) avente come protagonisti la metal band dei “White Zombie“, capitanata da quel Rob Zombie diventato famoso anche per il suo lavoro come regista horror e come appunto fumettista.
 

 

Tra  le  sue  storie  ricordiamo  “El Superbeasto”,  ” Werewolf Women of the S.S.” , “The Nail” ,  “Bigfoot e “Whatever Happened To Baron Von Shock? “.  La nostra veloce panoramica finisce con il “Wolverine del Metal ” cioè il cantante Glenn Dazin,(The Misfits, Samhain and Danzig) che, a capo  della  “Verotik”,  ha pubblicato diversi  titoli di un certo successo come  “The Jaguar  Gods”, “Grub Girl”, “Death Dealer”ed un libro di testi delle sue canzoni illustrato da Simon Bisley. Bene, a questo punto il nostro viaggio nell’universo Rock’n Comics è terminato ( no boyZ…non ho dimenticato il copertinista degli “Iron Maiden”… ma, tempo al tempo) ed a me non resta che salutarvi con il solito : “Stay Heavy(Bone) !
                   
                                                                                      Enzo Rizzi