Progressive

Evergrey: Tom Englund, ‘Non volevamo impressionare le persone con le immagini bensì con la musica’

Di Nadia Giordano - 12 Gennaio 2019 - 17:30
Evergrey: Tom Englund, ‘Non volevamo impressionare le persone con le immagini bensì con la musica’

In una recente intervista fatta a Loud Tv, il cantante/chitarrista Tom S. Englund ed il batterista Jonas Ekdahl hanno parlato di “The Atlantic”, loro undicesimo album in studio.

Seguono alcuni estratti.

 

Sulla traccia di apertura ‘A Silent Arc’ Tom afferma:

E’ una buona rappresentazione di come l’oceano può essere, tumultuoso, con le sue onde che si infrangono su di te e l’oscurità, l’insicurezza e la paura ti travolgono. Penso che un malvagio e violento riff possa descrivere tutto ciò. La cosa divertente è che oggi abbiamo appena ricevuto dalla nostra etichetta discografica la notizia che la canzone è stata aggiunta come settima o ottava delle playlist più popolari su Spotify il che è ridicolo perché è un brano che dura otto minuti, otto minuti di musica non-catchy che abbiamo mai scritto, ma ciò dimostra che puoi essere fedele a te stesso ed alla gente che scopa, spero.

 

Nei video della canzone aggiunge:

Non volevamo impressionare le persone con le immagini bensì con la musica e non volevamo mettere una ragazza nuda e cinque caldi ragazzi di Gothenburg per convincerti che fosse una grande canzone. Lo faremo nella prossima!

 

Per quanto riguarda il lavoro ed i progetti collaterali che hanno influenzato questo album Tom dichiara:

Io e Jonas facciamo molta musica al di fuori degli Evergrey, il che ridimensiona le nostre influenze. E’ uno sbocco per noi, per scrivere musica in altri frangenti e non solo negli Evergrey. Pertanto ciò che è rimasto in questo album è molto oscuro ed aggressivo.

 

Jonas aggiunge:

Non sto dicendo che abbiamo una sorta di formula per comporre i brani degli Evergrey, quando abbiamo scritto “The Atlantic”, ci siamo sentiti liberi, se la canzone fosse finita a sette minuti e mezzo, quella sarebbe stata la durata del brano.

 

Sulla scelta di registrare un concept album Tom afferma:

Penso che durante la stesura dell’album “Hymns For the Broken”, quando  ho iniziato a scrivere i testi, ho pensato che stessi scrivendo per qualcos’altro. Lla frustrazione, le paure, le tenebre, la speranza per il futuro, tutto ciò che non è stato messo in gioco…ed è qui che entra “The Atlantic”. E’ proprio allora che metti entrambi i piedi nell’acqua ed inizi a scendere dalla nave e ad andartene dicendoti che sei ancora dall’altra parte dell’oceano ma almeno hai iniziato ad intraprendere il viaggio. “The Atlantic” rappresenta ciò che è la virta, mentre le onde che si infrangono, l’oscurità e la profondità sono la solitudine e la grande vastità del mondo, sentirsi piccoli e non sapere cosa c’è dall’altra parte dell’oceano, come ti tratterà e chi diventerai.

 

“The Atlantic” uscirà il prossimo 25 gennaio via AFM Records. Ancora una volta Jacob Hansen si è occupato del mixing e del mastering, come in “The Storm Within” e “Hymn For the Broken”.

 

 

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