Fear Factory: Dino Cazares sull’ultima dicharazione di Burton C. Bell, “Non è vero che ci siamo chiusi in una scatola”
Dino Cazares, chitarrista dei Fear Factory, ha risposto a quanto affermato da Burton C. Bell in merito al fatto che i membri del gruppo si siano come “chiusi in una scatola” per resistere alla pressione di dover pubblicare un certo tipo di musica.
I Fear Factory non si sono “chiusi in una scatola”. Difatti l’abbiamo distrutta e ci siamo evoluti mantenendo il sound originale. La nostra è una scelta guidata dalla passione, non dalla pressione. Vivo, muoio e rigenero fedelmente i Fear Factory sino alla fine. L’innovazione non deriva dal seguire una mappa, ma dal ridisegnarla completamente. Rivoluzionare un nuovo percorso da seguire.
Nello specifico non sono d’accordo con quando detto da Burton. Si tratta semplicemente della prospettiva di due persone diverse di quando facevano parte della band. Uno si sentiva come in una scatola, come se lo facesse perché doveva, non perché voleva, l’altro (io) lo faceva per amore e passione. Per me è davvero importante, è una scelta guidata dalla passione e non dalla pressione. L’idea che i Fear Factory si siano “chiusi in una scatola” non regge molto se si guarda alla nostra evoluzione. Certo, avevamo un sound di base – riff serrati e meccanici, ritmi sincopati e quel caratteristico contrasto vocale pulito/growl – ma all’interno di questa impalcatura, ci siamo costantemente spinti oltre il limite.
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