Fullforce (Michael Andersson)
Quando l’etichetta di supergruppo può essere effettivamente usata? In ambito power/heavy potremmo tranquillamente considerare tali i Fullforce, combo svedese che vede tra le proprie fila membri di HammerFall, Narnia e Cloudscape. Un simpatico Mike Andersson, cantante anche di questi ultimi, ha risposto alle nostre domande con entusiasmo invidiabile, segno che la pacatezza tipica dei popoli nordici ha anche le sue eccezioni.
Ciao Mike, come va?
Ciao Andrea! Qui va tutto alla grande!
Ok, allora non perdiamo tempo e cominciamo subito con l’intervista: di chi è stata l’idea di fondare i Fullforce?
Si è trattato di un progetto partito da Stefan Elmgren (chitarrista, nda) e Magnus Rosén (ex-bassista, nda), entrambi facenti parte della vecchia formazione degli HammerFall, i quali hanno cominciato a parlare tra di loro allo scopo di mettere in piedi una nuova band. Dopo un po’ di tempo mi hanno chiamato per chiedermi di unirmi a loro, quindi possiamo dire che il nucleo principale siamo io, Stefan e Magnus.
Ti va di presentare la band ai nostri lettori in maniera più dettagliata?
Certamente! Io sono Mike Andersson e sono il cantante dei Fullforce, mentre ci sono Stefan Elmgren ed Anders Johansson rispettivamente alla chitarra ed alla batteria, CJ Grimmark, il quale suonava la chitarra in una band chiamata Narnia ed al basso c’è Tommy Larsson che ha sostituito Magnus Rosén quando lasciò nel 2010.
One è il vostro primo lavoro: perché pensi che la gente dovrebbe comprarlo?
Prima di tutto perché ci sono delle canzone veramente forti al suo interno e poi perché credo abbiamo raggiunto dei grandi obiettivi nel comporre e registrare il disco, cosa che vale anche per la produzione. Si tratta di un album tutto sommato classico, ma concepito in maniera moderna grazie al suo sound assolutamente non datato. Trovo che sia un ottimo disco, assolutamente da avere!
Come mai avete deciso di chiamarlo semplicemente One?
Non so bene come spiegare il concetto, ma ci provo: la band è come un’unità composta da più parti che lavorano insieme come un unico essere. Non c’è un leader o una personalità dominante all’interno dei Fullforce, quindi abbiamo deciso di sfruttare questo concetto per poi dare il titolo al nostro disco. Un altro motivo che ci ha convinto della scelta fatta è, banalmente, che questo è il nostro primo album.
E che cosa puoi dirci a proposito dell’artwork?
Il disegno di copertina è stato realizzato da un ragazzo tedesco di nome Reynold in collaborazione con un ragazzo americano di cui però non ricordo il nome (ride, nda)! In ogni caso abbiamo visto l’immagine sul suo sito e ci è piaciuta sin da subito, così l’abbiamo contattato e ci ha concesso di utilizzare il suo lavoro per il nostro disco. Penso sia un disegno perfetto per i contenuti dell’album e rappresenta molto bene quello che ci siamo immaginati, così come l’intero booklet.
Invece di che cosa parlano i testi?
Diciamo che le liriche hanno, come filo conduttore, le relazioni interpersonali tra diversi individui. Non sono un fan di cose tipo “hocus pocus” o degli alieni, quindi scrivo di cose che posso provare, spesso delle mie esperienze. Penso sia un buon modo per aprirsi di fronte al pubblico ed esporre il proprio carattere.
Entrando nello specifico delle canzone, devo dire che tra tutte mi ha colpito maggiormente Oblivion, pezzo caratterizzato da un arrangiamento orientale e sostenuto da un ritornello molto arioso. Chi l’ha scritto e, più in generale, chi si è occupato maggiormente del songwriting di One?
Oblivion l’ho scritta io, quindi ti ringrazio per le belle parole! In ogni caso, il lavoro di scrittura dei brani è avvenuto da parte di tutti noi, anche se in sedi separate. Una volta in studio, però, ognuno ha contribuito a proprio modo alle canzoni degli altri. Per esempio Mythomaniac, l’opener del disco, è stata scritta da Anders, mentre Heart And Soul l’ha scritta Stefan piuttosto che None Of Your Concern che è stata ideata da CJ. Si tratta comunque di un lavoro di squadra che è stato poi rifinito da tutti quanti una volta arrivati al momento della registrazione vera e propria.
Quindi i Fullforce sono da considerare come una vera band o solo come un side project?
Non ci sono dubbi: i Fullforce sono una band a tutti gli effetti e non un semplice progetto estemporaneo. Stiamo lavorando per andare in tour tramite alcune agenzie di booking ed abbiamo già cominciato a scrivere dei pezzi per il prossimo album, quindi direi proprio che ci possiamo considerare una band vera e propria.
Hai parlato adesso della possibilità di organizzare un tour per promuovere One. Immagino si tratti di un’impresa abbastanza complessa visto che Anders ha appena fatto uscire un album con gli HammerFall e Stefan ha sempre il suo mestiere di pilota di aerei di linea…
Stefan volerà un po’ di meno in futuro, mentre per quanto riguarda Anders stiamo cercando di organizzarci in modo da incastrare tutto alla perfezione e far si che il tour dei Fullforce avvenga in un momento di pausa da quello degli HammerFall. Non vediamo particolari problemi in proposito, al momento.
Il vostro stile ricorda in parte quello dei Masterplan. Cosa ne pensi di questa band ed, in particolare, del loro cantante, Jorn Lande?
Sono un’ottima band ed ovviamente Jorn è un grandissimo cantante, nonché una piacevolissima persona, quindi prendo la cosa decisamente come un complimento, eheh!
Ed è esattamente quello che intendevo! Tornando un attimo a parlare dell’album, avete trovato difficoltà nel raggiungere l’interesse delle etichette con la vostra musica? Come siete arrivati a firmare per la SPV?
Noi dei Fullforce siamo parte anche di altri grossi progetti, quindi sapevamo già più o meno come muoverci. La scelta è ricaduta sulla SPV in quanto conosciamo bene e rispettiamo i ragazzi che ci lavorano, ma anche e soprattutto perché sappiamo che hanno a cuore le loro uscite e cercano di promuoverle a dovere nel modo più capillare possibile, ecco.
Ci sono invece news in casa Cloudscape? Il vostro ultimo disco, Global Drama, risale al 2008 e da allora siete quasi spariti.
In effetti stiamo registrando in questo periodo il successore di Global Drama, il quale si chiamerà New Era e rappresenterà il nostro quarto album. Al momento non abbiamo un contratto con alcuna etichetta, ma posso dirti che contiamo di finire i lavori di mixaggio e masterizzazione all’inizio di luglio.
Perfetto, era l’ultima domanda. Grazie mille per il tuo tempo ed a presto!
Grazie a te ed un saluto a tutti i lettori di TrueMetal. Ciao!