Great White: tragedia al concerto
Novantacinque morti e 168 feriti di cui molti in gravi condizioni. E’ il tragico bilancio ormai quasi definitivo dell’incendo divampato la scorsa notte in un locale notturno di West Warwick, cittadina dello Stato americano di Rhode Island, una ventina di chilometri a sud-ovest di Providence. Il rogo, scoppiato alle 23 locali (le 5 del mattino in Italia) all’interno dei locali di “The Station”, un club di musica dal vivo, è stato molto probabilmente causato da uno show pirotecnico che serviva a introdurre l’esibizione dei Great White. Spettacolo non autorizzato in un locale chiuso e sprovvisto delle attrezzature d’emergenza obbligatorie per questo tipo di fuochi artificiali.Al momento dell’incendio, all’interno del club c’erano circa 350 persone. Le fiamme si sono sviluppate molto rapidamente – in “tre minuti” ha raccontato il capo dei vigili del fuoco Charlie Hall – e hanno distrutto l’intero edificio che ospitava il locale. Molti hanno cercato di mettersi in salvo accalcandosi verso l’ingresso del locale e non utilizzando le quattro uscite di emergenza che, secondo i soccorritori, erano tutte funzionanti. Molte persone sarebbero rimaste vittime della calca che si è formata nel panico generale (molti corpi sono stati ritrovati schiacciati sulla soglia), oltre che delle fiamme che si sono sviluppate rapidamente.
Impressionanti le immagini riprese da un giornalista free-lance, Brian Butler, che era allo Station per un servizio sulla sicurezza nei locali notturni dopo che la settimana scorsa 21 persone avevano perso la vita nella calca generata da una rissa in una discoteca di Chicago. Nel video si vedono chiaramente gli effetti pirotecnici sul palcoscenico e, pochi istanti dopo, le fiamme che si levano alle spalle dei Great White.
Uno dei componenti del gruppo, il chitarrista Ty Longley, è tra i dispersi. “Sono sconvolto, è una tragedia – ha detto il cantante leader del gruppo Jack Russell – da 25 anni sono nello spettacolo e non mi era mai capitato nulla di così spaventoso: tutto ha preso fuoco come fosse il 4 di luglio” (la festa dell’indipendenza americana, ndr).
Il locale aveva superato il controllo delle misure di sicurezza meno di due mesi fa e il numero degli spettatori era ai limiti della capacità del locale (stimato intorno ai 300). Secondo alcune fonti, è possibile che la band avesse deciso di utilizzare gli effetti pirotecnici anche se il locale non ne aveva l’autorizzazione e mancava sul palcoscenico un addetto al controllo. Per avere un bilancio definitivo delle vittime bisognerà attendere l’arrivo di alcuni mezzi pesanti che potranno rimuovere le macerie carbonizzate dello Station.