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Hanoi Rocks: Sami Yaffa ricorda la morte di Razzle nell’incidente d’auto con Vince Neil

Di Orso Comellini - 1 Gennaio 2022 - 10:00
Hanoi Rocks: Sami Yaffa ricorda la morte di Razzle nell’incidente d’auto con Vince Neil

In una nuova intervista su Waste Some Time With Jason Green, l’ex-bassista degli Hanoi Rocks, Sami Yaffa, ha ricordato la morte di Nicholas “Razzle” Dingley nell’incidente d’auto con Vince Neil. In particolare, Yaffa ricorda di essere salito anche lui in auto con il cantante dei Mötley Crüe, ma di averlo fatto di pomeriggio e di aver poi declinato l’invito a uscire di nuovo la sera. Questo il suo racconto:

Vince venne a prendere me e Razzle. Soggiornavamo al Franklin Plaza Suites, o qualcosa del genere, tra LaBrea e Franklin. Dato che lui e Razzle erano molto amici, Vince era venuto a prenderlo per portarlo a giro a vedere L.A. e tutto il resto. Razzle mi disse: “Sami, vieni con noi”. Vince arrivò con una piccola macchina sportiva. Non era la macchina dell’incidente, ma un’altra. Era una due posti, quindi non c’era posto per me. Razzle mi disse: “Oh, fanculo, amico, salta sopra le mie cazzo di gambe”. Per cui eravamo noi tre sulla macchina a veleggiare per Los Angeles. Ci mostrò Santa Monica e Hollywood Boulevard. Guidò per tutta L.A. mostrandoci i locali: il Troubadour, il Rainbow, il Roxy, il Whisky. Trascorremmo davvero un bel pomeriggio con Vince. Poi ci disse: “Andiamo a casa mia, mia moglie ci preparerà qualcosa da mangiare per recuperare il pranzo e magari per cena, poi usciamo fuori”. E fu proprio quello che finimmo a fare: uscire, bere qualche birra, fumare un po’ d’erba e divertirci parlando tra di noi. Piano piano iniziò a trasformarsi in un party, anche se non uno di quelli selvaggi. Solo un gruppetto di persone si presentarono. Andy McCoy (il chitarrista degli Hanoi Rocks, ndr) e Tommy Lee arrivarono più tardi, con alcuni loro amici. Alla fine passammo la giornata a bere birra. A un certo punto dissi che volevo semplicemente fare un pisolino. Mi chiesero se volevo andare con loro a prendere un altro po’ di birra, ma rifiutai dicendo che andavo a fare un pisolino. Poi mi svegliai perché Mick Mars iniziò a scuotermi. Chiesi lui dove fossero tutti gli altri. Mi disse che era successo un incidente e ci recammo subito all’ospedale. E lì ho scoperto che il mio fratello se n’era andato. Fu davvero pesante.