Vario

Heavy Metal made in Japan (Saeko)

Di Stefano Ricetti - 6 Luglio 2014 - 11:00
Heavy Metal made in Japan (Saeko)

 

Saeko, prima di tutto, presentati, se possibile, grazie.

Ciao a tutti! Il mio nome completo è Saeko Kitamae, sono una cantante heavy metal di Osaka, in Giappone. Alcuni di voi si potrebbero ricordare di me semplicemente come “Saeko”. Ho pubblicato due cd, in Europa, e sono andata in tour con Doro nel 2004, oltre ad aver calcato il palco del Wacken Open Air nel 2005. Attualmente scrivo canzoni per altri musicisti giapponesi.

Cosa pensi di cantanti come Tarja Turunen, Lita Ford e Doro?

In realtà non mi sento molto influenzata dalle cantanti donna. Mi ha attirato sempre di più la voce maschile, quando ho iniziato, circa vent’anni fa, c’erano in circolazione personaggioni come Michael Kiske, Ronnie Atkins ecc. e ragazze dietro al microfono ce n’erano meno che adesso. Tieni conto, inoltre, che un sacco di HM band in Giappone scrivevano, nei loro volantini, “stiamo cercando un cantante, uomo, non presentarsi donne, grazie”. Sembrerà incredibile ma in certi momenti ho maledetto il fatto che fossi una donna! Ah,ah,ah! Tuttavia, quando ho visto Doro con gli Warlock l’ho trovata sin da subito “cool”! E’ stata prima volta che vedevo un’interprete heavy metal al femminile è lì ho realizzato che potevo essere “cool” anch’io. Doro ha avuto un’influenza molto grande nella mia crescita artistica. Più avanti mi sono interessata anche a Tarja, quando è uscita con i Nightwish: ammetto che mi piace il suo modo di cantare a anche la sua musica.

 

Saeko on stage

 

In passato, il Giappone ha espresso band tipo Loudness e Ezo. Le ricordi? Le conosci?

Quando ho iniziato realmente a suonare, in Giappone, quelle band non esistevano più, quindi non ho avuto modo di allacciare dei contatti con Loro quando erano ancora in giro. Tuttavia ho suonato con una band formata da ex membri dei Loudness, un paio di volte, sempre in Giappone.

Che tipo di seguito c’è per l’HM, al momento, in Giappone?

Mah, gruppi ve ne sono molti, mi vengono in mente nomi come Saber Tiger, Onmyo-za, Galneryus, Sigh, Blindman, Concerto Moon, Double Dealer, Mastermind, Solitude e potrei continuare… Penso però che l’interesse che c’era negli anni Ottanta per le sonorità dure sia diminuito.

C’è qualche altra cantante famosa?

Keiko Terada era famosa. Ora… Kuroneko, la cantante di Onmyo-za.

 

Above Heaven Below Heaven, primo album di Saeko

 

Saeko, dai una tua definizione dei tuoi due album.

Above Heaven Below Heaven – Il mio primo album solista, uscito in tutto il mondo con un’etichetta tedesca, Armageddon Music. In Giappone, avevo già realizzato altre cose, a livello di label indipendenti, però. Il disco ha goduto della collaborazione di Lars Ratz (Metalium, Fyre etc.), Michael Ehre (Metalium, Gamma Ray etc), Herman Frank (Accept, Victory etc.) e Sven Luedcke (Mob Rules). I testi sono tutti miei, a livello musicale, invece, i brani sono nati in sinergia con Lars e Michael. Lo ritengo un lavoro di HM alla tedesca di stampo melodico, ovviamente con influenze giapponesi. Possiedo un ottimo ricordo delle fasi di registrazione.

 

Life, secondo disco di Saeko

 

Life – Il mio secondo album solista. E’ nato dalla collaborazione fra me, ancora Lars Ratz e  Michael Ehre con l’aggiunta di V. Santura (Dark Fortress etc.). Si tratta di un concept, non sto a descriverne la storia altrimenti non finirei più. Dico solo che il primo album era più positivo ed energico mentre LIFE è più negativo. Ecco perché, mentre l’immagine di copertina del primo album era bianca, questa invece è nera. A giudicare dai vari feedback che ho raccolto, essendo il lavoro molto intenso, la gente o lo ama o lo odia.

 

 

Perché hai fatto solo la cover di “My Way” in versione giapponese?

Beh, le etichette discografiche giapponesi ci dicono sempre di aggiungere una bonus track indirizzata solamente per il mercato interno e “My Way” è stata originariamente registrata come bonus track. Ecco perché è stata cantata in lingua madre. Durante le fasi di registrazione dell’album quelli della label hanno ritenuto che fosse venuta così bene così da farla apparire insieme con gli altri vari pezzi ufficiali. Come bonus, abbiamo quindi optato per un altro brano.

Nel 2004 sei stata in tour con DORO, BLAZE e LEAF. Hai qualche aneddoto divertente di quel tour da raccontare?

Anche se non ricordo dove sia accaduto, durante una data il pubblico non sembrava sapere che cantavo prima di Doro. Così, quando sono andata sul palco, al buio, la gente ha iniziato a inneggiare a Doro, a suon di cori: “Doro”, “Doro”, “Doro”. E’ stato imbarazzante… Il mio primo pezzo era una ballad, tra l’altro… so solo che ho fatto di tutto per non deludere le Loro attese! Ah,ah,ah!

 

 

Hai suonato anche al Wacken: cosa ricordi di quella esperienza?

Una cosa mozzafiato, per un’artista. Mi sono goduta ogni momento di quell’esperienza: suppongo che la maggior parte del pubblico non sapeva chi fossimo, infatti, all’inizio, la risposta è stata tiepida. Poi, man mano il Nostro spettacolo procedeva, si alzavano sempre più pugni al cielo e abbiamo chiuso praticamente con tutti quelli che c’erano lì di fronte che inneggiavano a noi! Ci hanno chiesto a più riprese il bis e abbiamo venduto tutti i Cd che ci eravamo portati. L’etichetta è stata costretta a ristampare l’album, erano più stupiti Loro di noi! Meglio di così…

Conosci qualche band heavy metal italiana?

Mi piacciono molto i Vision Divine e i Lacuna Coil. Poi anche Rhapsody of Fire, Labyrinth e Secret Sphere.

 

 

È vero che sei venuta in Italia solo per vederti il Frontiers Rock Festival?

Sì, è vero! Ero in Giappone nel mese di aprile e stavo progettando di rimanerci fino alla metà o alla fine di maggio… mi è stato chiesto di cantare all’interno di un evento heavy metal nel mio Paese all’inizio del mese ma la voglia di essere al Frontiers ha prevalso! Sono venuta in Italia solo per quello, senza altri motivi collaterali: ho cambiato il mio programma e ho preso l’aereo!

Ti è piaciuto il Festival?

Sì, molto. E’ stato la mia prima calata in Italia per assistere a un concerto e ne ho apprezzato davvero l’atmosfera. Ho incontrato un sacco di bella gente, cordiale, mi sono divertita. Grande musica e grandi persone, che volere di più dalla vita? Grazie!

Quale gruppo ti ha impressionato di più?

Tu conosci già la risposta! Eravamo fianco a fianco aggrappati alla ringhiera della zona rialzata del pit a sgolarci e fare headbanging per i Pretty Maids! Ah,ah,ah! Rappresentano una delle mie band preferite, non solo per la musica e la loro performance, ma anche per testi. Sto pensando di pubblicare un libro, in Giappone, su come scrivere testi in inglese. Un giorno mi piacerebbe chiedere ai Pretty Maids se posso usare alcune delle loro canzoni, nel libro. Oltre ai danesi ho apprezzato Night Ranger, Stryper, Tesla, Danger Danger, Eclipse, Hardline … 🙂 Tutte queste band sono in possesso di “qualcosa” di speciale. Al di là della tecnica, riescono a esprimere emozioni verso la gente, sono cose che si sentono… carisma ma anche magia.

Se ci sarà una seconda edizione del Festival nel 2015, sarai ancora presente?

Certo! Io sarò lì a meno che gli alieni inizino una guerra contro la terra o qualcosa del genere.

 

 

E’ vero che sei alla ricerca di una band con cui suonare?

Sì! Soprattutto in Europa. Sono finalmente riuscita ad ottenere un permesso di soggiorno in EU, così posso lavorare qui da Voi. Se qualcuno fosse interessato mi può scrivere: http://saeko.shinpuh.com

Come mai?

Ho avuto problemi con l’etichetta, sono cose che capitano, non è un dramma, canto ancora in Giappone diverse volte all’anno, ma ritengo sia più eccitante lavorare con dei musicisti in un ambiente internazionale.

 

 

Quali le tue prossime mosse?

Se trovo una band mi piacerebbe fare un disco e imbarcarmi in un tour, spero di imbattermi  in qualcosa di interessante: io scrivo sia la musica che i testi e dal vivo ho una certa esperienza. Speriamo!

Ok Saeko, chiudi come vuoi l’intervista, grazie.

Visto che me ne dai lo spazio, ci tengo a menzionare la pubblicazione di un pezzo che io e altri musicisti miei amici abbiamo scritto appositamente per le vittime del terremoto avvenuto in Giappone. Si intitola “Light of Life”, non è un pezzo HM e i proventi derivanti dal download del brano andranno a tutti i  ragazzi che hanno perso i loro genitori durante il sisma. Questo l’indirizzo:  (Info: http://the-light-of-life.com)

Infine, ti ringrazio molto per questa possibilità di intervista, spero di vederti presto fra il pubblico mentre canto per qualcuno! Ah,ah,ah! Male che vada vieni tu in Giappone a vedere un mio show e, anche se non posso pagarti il volo, posso sempre mettere il tuo nome nella lista degli invitati! Ah,ah,ah!

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti