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Intervista Astaroth (Saverio ”Shining” Principini e Max Cipicchia)

Di Stefano Ricetti - 4 Gennaio 2013 - 10:00
Intervista Astaroth (Saverio ”Shining” Principini e Max Cipicchia)

In passato uscì un’intervista fra il sottoscritto e Shining, bassista e forza propulsiva dei romani Astaroth, gruppo HM di punta della Capitale ma anche del Metallo Tricolore. Vita, morte e miracoli del passato afferente la band furono già estrinsecati all’interno della chiacchierata di cui sopra, viceversa l’occasione per un successivo confronto con lo stesso Saverio Principini insieme con l’altro storico membro Max Cipicchia (chitarra) è obbligatorio nel momento in cui i Nostri licenziano sul mercato il nuovissimo The End of Silence, di fatto primo full length della loro carriera, che segue di ben ventisette anni il famoso mini-Lp The Long Loud Silence, fino a oggi unico vagito ufficiale del combo.   

Buona lettura.

Steven Rich

 

ASTAROTH II

 

 

Prima dell’inizio della chiacchierata ritengo significativo riportare pari pari un passaggio relativo all’intervista di sei anni fa.

 

Recentemente vi sono state delle reunion di gruppi storici della NWOIHM come Sabotage, Gunfire e Crying Steel, reunion vere di membri originali, non specchi per le allodole. Situazioni che hanno portato a concerti e scrittura di nuovo materiale. Non avete mai pensato di rimettere insieme gli Astaroth?  

SHINING: Colpo di scena: Jan D’Amore è stato qui a gennaio scorso. Io, lui e Max Cipicchia abbiamo fatto delle prove e rimontato tutto il materiale da una cassetta registrata al Casale, fedelmente come per il disco che mai uscì dopo The Long Loud Silence. Mike Tacci, il fonico che ha registrato il Black Album dei Metallica ci ha fatto i suoni e quindi sono in possesso di un master fantastico registrato nel migliore studio al mondo (Henson Recording). Ora bisogna soltanto procedere con gli over dubs. Nasce però la domanda da un milione di dollari: CHI CANTERA’ ??? Bob lo abbiamo sentito ma dice di aver perso la voce per sempre, quantomeno non possiede più la potenza canora di un tempo, stiamo quindi valutando delle altre possibilità. Il dubbio è: come rimanere fedeli al sound con un cantante differente? Non che Bob fosse Ian Gillan ma aveva un suo timbro particolare e negli Astaroth c’erano sempre ampi spazi per parti strumentali… hai delle idee?

 

Anno 2013. Il cantante degli Astaroth è tale Ace Alexander… quali i passaggi che vi hanno portato al suo coinvolgimento? E’ un singer con già esperienza HM alle spalle?

SHINING : Beh, dopo varie ricerche e tentativi abbiamo deciso di lavorare con Ace, lui è un tipo vero, amante del metal anni ‘80 ma giovane e quindi con una voce fresca, sanguigna. La prima impressione che ho avuto ascoltando una sua registrazione con una band che aveva è stata di sentire una specie di Paul Di’Anno dei primi Maiden che io amavo tanto. In quel periodo Ace stava cercando una situazione per fare esperienza in studio, cantava in un progetto con Nikki Six e aveva appena fatto una mini tournee con un altra band di cui non ricordo il nome ora e quindi avevo avuto modo anche di vedere un video live e mi aveva convinto.

 

 

L’ipotesi dell’eventuale rientro di Bob Cattani vi ha sfiorato? Che fine ha fatto Bob? Siete ancora in contatto con lui?

MAX: quando abbiamo deciso di ultimare il lavoro iniziato 27 anni fa’, abbiamo contattato anche Bob che, purtroppo non se l’è sentita anche per motivi di lavoro e famiglia. Ci ha quindi “benedetti” ed a ceduto il posto ad un nuovo cantante, Ace Alexander.

Le foto che accompagnano la promozione di The End of Silence dove sono state scattate?  

MAX: Ci siamo affidati al nostro fedelissimo e bravissimo Alex Solca, fotografo rock di fama internazionale, da sempre grande amico degli Astaroth. Lui ha scelto la location, Downtown LA ed è stata la scelta giusta. Per di più mentre eravamo per strada a fare foto, ci siamo accorti che la warehouse di fianco a dove stavamo facendo le foto, non era altro che uno studio di produzione video, quindi, il giorno dopo, eravamo ancora lì, ma questa volta per girare il video.

 

 

L’idea di mettere anche i quattro pezzi di The Long Loud Silence in coda ai brani del nuovo disco non l’avete nemmeno presa in considerazione?

SHINING: I diritti di quel disco non appartengono a noi – sono della RAve On Records e non abbiamo avuto più contatti con Jac Hustinx, poi questo è un concept, in un certo senso, non che sia stato scritto come concept ma comunque son tutti brani che sono stati scritti fra il 1985 e l’87, quando avevamo preparato il materiale per il secondo album che mai è uscito… o meglio ora si può dire che sia uscito! E dopo 27 anni in gabbia è incazzatissimo e pronto a mordere!!!

A proposito del mini-Lp del 1985, c’è la speranza di vederlo in futuro stampato su cd?

SHINING: Mah, al momento non è nei progetti; ripeto, non abbiamo i diritti di stampa e il master è in possesso della Rave On, quindi dovremmo contattarli per verificare e in un certo senso è bello anche che rimanga su vinile solo nelle copie originali – qualcuno lo ha voluto digitalizzare e mettere su YouTube, per altro a bassissima qualità, quindi se si vuole ascoltare si può… Pensa, io l’ho dovuto comprare a un negozio dell’usato a Roma perché ne avevo perso la mia unica copia e su E-bay era a 110 Euro!!!

Avete seguito la scena italiana in tutti questi anni di distacco?

MAX: Devo dire che dopo la scioglimento della band, mi sono un po’ staccato dal giro. Però, con l’avvento dei social network (myspace in particolare) ho scoperto che in realtà l‘underground italiano non è mai morto, anzi, gode di ottima salute e questo è stato di stimolo per il nostro progetto.

 

ASTAROTH III

 

Vostri pensieri e parole su…

T.I.R. :  

SHINING: non conosco nulla del loro repertorio ahimè.


MAX: band storica e massiccia. Mi piace il metal cantato in italiano.

 

SCHWARTZ:

SHINING: Beh, ottima band, eravamo amici, li andavo a vedere dal vivo e li ho sempre supportati, alto il livello tecnico e ottima presenza scenica, della musica purtroppo non ricordo nulla, parliamo del 1986…

MAX: grandi!

 

RANSACKERS:

SHINING: Li andai a sentire in cantina e avevo un ottimo demo che avevano registrato. Certo, loro erano grandi amanti degli Iron Maiden e si sentiva forse un pelino troppo la loro influenza, però a me piacevano molto.

 

ROSAE CRUCIS:

SHINING: Mai sentiti.

MAX: FEDE, POTERE, VENDETTA! grandi. Li ho conosciuti personalmente qui a Los Angeles. E’ una band compatta e ben organizzata.

 

MARTIRIA:

SHINING: Mai nemmeno sentiti nominare, forse è un gruppo post ‘87 e cioè post nostra partenza dal vecchio continente.

MAX: mi sembrano sulla falsariga dei primi Astaroth… perlomeno nel look.

 

NOVEMBRE:

SHINING: è una band? Idem come sopra!

MAX: li conosco, hanno carattere musicale da vendere.

 

 

Inevitabilmente ci sarà qualcuno che vedrà il vostro ritorno come un tentativo patetico di richiamare un tempo che non c’è più. Cosa rispondereste a ‘sti rosiconi?

SHINING: continuate pure a rosicare, noi intanto ci continuiamo a divertire…

MAX: se qualcuno rosica e segno che stiamo facendo bene!  🙂

Quali i passaggi per trasformare i dieci pezzi vintage in quelli che compongono la struttura di The End of Silence?

SHINING: Lunghissimo lavoro: prima con Jan e Max abbiamo recuperato le vecchie cassette, alcune cose ce le ha spedite David, il fratello di Jan da Roma, registrazioni fatte in sala prove di bassissima qualità. Da quelle Max ha fatto della pre-produzione per rispolverare tutte le parti di chitarra (che non sono poche), poi l’ha passata a me e ho passato il tutto in Logic per fare la stessa cosa per le parti di basso, un vero studio durato anche tanto, volevamo che ogni nota fosse quella originale, persino le rullate di batteria. Jan ha ricreato gli stessi fills dell’epoca. Nulla era lì a caso e noi al tempo facevamo talmente tante ore di prove che quei brani li avevamo nel Dna, erano stati ottimizzati ed erano granitici se suonati in quella maniera.

Quindi un grande salto nel passato e un vero lavoro di restauro… Poi ci siamo trovati e abbiamo fatto delle prove LIVE in uno studio a Los Angeles, abbiamo ritrovato un po’ il feeling di suonare assieme e quindi finalmente siamo andati agli Henson’s Studio a registrare le basi – e poi ancora mesi e mesi nel mio studio a fare voci e terminare le parti di chitarra e poi di nuovo agli Henson Recording Studios per i MIX con Mike Tacci… il tutto fra un lavoro e un altro e quindi 5 anni dopo ecco The End Of Silence… proprio come un urlo che squarcia il silenzio durato un lustro!

 

ASTAROTH IV

 

 

Com’è nata la copertina del nuovo disco?

MAX: non è stato facile trovare il giusto equilibrio tra passato e presente. L’idea era comunque di “rompere il silenzio”, quindi un’immagine marmorea infranta dal tempo e il nostro teschio con elmo romano impresso sopra ha dato forma al concetto. Abbiamo poi voluto raccontare la nostra storia in 16 pagine di libretto inserito all’interno con foto del passato e del presente. Credo che il risultato sia pienamente soddisfacente.

Al di là delle scelte di vita e quindi solamente sul piano musicale, se foste rimasti a Roma invece cha partire per Los Angeles secondo voi sareste riusciti a pubblicare The End of Silence prima della fine degli anni Ottanta?

MAX: questo non lo sapremo mai…

Com’è oggi la scena e il riscontro da parte dei mitici locali del Sunset nei riguardi dell’HM classico e dell’Hard Rock?

SHINING: c’è sicuramente nuova vita nei clubs ma principalmente io frequento i locali di Silver Lake, dove non c’’e metal ma gruppi pesanti di rock alternativo, gente tipo i Silver Sun Pickups che sinceramente trovo più interessanti di certe bands che han poca ricerca e continuano in cliché metal che non incontrano i miei gusti odierni. A me è sempre piaciuta la ricerca nella musica e il Metal negli anni ‘80 era ricerca e novità e quindi per me è importante che un gruppo di oggi vada a fare lo stesso tipo di lavoro e poi il risultato può essere qualcosa di nuovo e interessante. Il problema della scena a LA è che nel Sunset Strip i gruppi spesso devono pagare per suonare e quindi esiste troppe volte una selezione “finanziaria” più che artistica, per questo preferisco la nuova scena nella East Side.

Di cosa vi occupate a Los Angeles nella vita di tutti i giorni?

SHINING: ho uno studio di registrazione, http://www.facebook.com/speakeasystudiosla e mi occupo di produzione e composizione.

MAX: io mi occupo di grafica, vedi copertina del disco 🙂 e internet: astarothrome.com  Ho una mia società con la quale lavoro da oramai 13 anni qui a LA. Chiaramente, molti dei miei clienti sono musicisti, artisti, studi di registrazione etc… con i quali non guadagno molto… per fortuna ho un cliente grosso (Golden Globe Awards) per il quale faccio la website e la grafica.

The End of Silence è la fine di un cammino iniziato nei primi anni Ottanta o può essere l’inizio di un qualcos’altro?

SHINING: Non si può mai dire… ora però vogliamo goderci questo momento, abbiamo atteso tanto e quindi voglio vivere nel presente e non nel futuro, questo è un momento che così con queste emozioni non potrà mai tornare e quindi lo stiamo vivendo appieno. Nonostante abbia lavorato su questo disco in studio per anni ora che è terminato non mi stanco di sentirlo!

MAX: Certo, l’entusiasmo è alle stelle, la voglia di fare è tanta… vedremo gli sviluppi.

Da qualche parte avete ancora i costumi e le armi da legionari romani che usavate in scena negli anni Ottanta?

MAX: a Tarquinia ho in magazzino i bracieri che usavamo in concerto. Le colonne invece sono finite nello studio fotografico del nostro amico Giorgio Amendola.

Se mai doveste esibirvi dal vivo in futuro li riuserete? Al di là di questo particolare, avete intenzione di fare qualche concerto post-reunion?    

MAX: Questo lo scopriremo quando arriverà l’opportunità di suonare live…

Shining, onestamente non sapevo del tuo coinvolgimento musicale con Vasco Rossi. Hai qualche aneddoto da raccontare riguardo il tuo periodo di lavoro con lui?

SHINING: Mah, potrei scrivere un libro… ho cominciato le collaborazioni con lui nel 1991, certo col tempo ho acquisito un ruolo sempre più artistico e ora scrivo insieme a lui e produco anche alcuni dei brani, ad esempio ho arrangiato e prodotto un vecchio suo brano Mary Luise ed esiste un video su YouTube molto divertente… Credo che una delle chiavi vincenti del mio rapporto con Vasco sia proprio perché lui mi ha conosciuto con i capelli lunghi fino al culo e il giubbotto di pelle, Rossi è un grande amante del metal e quindi non ha paura di lasciarmi spazio in quel senso, vedi Il Manifesto Futurista Della Nuova Umanità, che non è esattamente un brano Pop italiano… Vasco è un artista completo che se generazionalmente fosse nato 10 o 15 anni dopo sarebbe stato un metallaro, te lo assicuro! Poi il suo produttore storico Guido Elmi è anche un Metalhead ed è così che abbiamo coinvolto Slash, George Lynch, Deen Castronovo, Stef Burns, Matt Laug, Glen Sobel nella storia di Vasco.

A volte quando lavoriamo in studio ci troviamo a “scazzare” sulle parti proprio come fanno le bands in studio, io difendo le mie idee e lui le sue… e a lui questo spirito piace, certo poi è chiaro che il boss è lui e il disco è il suo e quindi ha l’ultima parola, ed è giusto che sia così. Poi, però, spesso, esattamente come accade per le dinamiche afferenti le bands, magari il giorno dopo si apre di nuovo il brano e si cambia di nuovo… Devo dire che lavorare con Vasco è una grande soddisfazione, sembra assurdo però per molti versi è lo stesso spirito degli Astaroth!

Max: qual è il segreto che ti ha permesso di mantenere ancora oggi la stessa lunga chioma di quando eri un teen-ager?

MAX: AHAHAH!! questo me lo chiedono anche Saverio e Jan che hanno perso nel tempo le loro folte criniere! Diciamo che il mio DNA etrusco ha fatto la parte del leone!  🙂

 

Qual è e qual è stato il ruolo di Carlo Cattani – il fratello del cantante Bob – all’interno della storia degli Astaroth?

SHINING: Beh, Carlo è stato il nostro primo e unico manager. Diciamo che all’inizio c’era la necessità che ci fosse un membro esterno che si occupasse insieme a noi di organizzare concerti, tours, merchandise e fan club. Carlo aveva e ha un entusiasmo incredibile, direi pari se non superiore al nostro stesso! Quindi da sempre è il “membro” aggiunto della band. In questi giorni ci stiamo sentendo spesso e credo che gli spetti di diritto il ruolo di manager anche oggi nonostante non abbiamo molta attività live in corso ma speriamo presto… Credo che dopo 10 anni di passione per un progetto, anche se Bob non è più parte di esso Carlo è logico che abbia questa voglia e eccitazione, se mai venisse fatto un documentario sulla nostra storia lui ne avrebbe una parte principale. Sai, è l’energia di tutti che ha creato la nostra storia, la musica è un conto ma la storia è fatta della voglia e gli sforzi di tutti quelli che si sono uniti a noi nel cercare di uscire fuori dall’apatia di un periodo particolare della nostra vita con la grinta di creare qualcosa di fantastico e di indelebile. A me piacerebbe un giorno farne un film, tipo i Commitments, ma in versione metallara e romana…

Grazie Astaroth, qui di seguito spazio a disposizione per chiudere come meglio gradite l’intervista…

SHINING: Grazie a te ! E’ un piacere fare di queste chiacchierate e condividere un po’ questo viaggio che abbiamo fatto. Credo che con questo disco abbiamo reso giustizia a un sogno che era stato spezzato troppo presto e per dinamiche esterne alla band, ci riprendiamo una rivincita sul destino e ne riprendiamo in mano le redini, proprio come dice il nostro brano In Spite of Destiny … Questo deve essere anche un regalo e un ringraziamento a tutti quei fans che per i primi 10 anni ci hanno supportato e dopo 20 anni ancora cercato per spronarci a fare questo disco. Insomma lo dedichiamo a noi stessi e a voi questo viaggio e speriamo dalla leggenda di passare finalmente alla STORIA!!!

Stefano “Steven Rich” Ricetti