Heavy

Intervista Gunfire (Maurizio “Maury Lyon” Leone)

Di Stefano Ricetti - 10 Gennaio 2005 - 8:09
Intervista Gunfire (Maurizio “Maury Lyon” Leone)

Allora, dopo la rinascita dei Gunfire a livello discografico, mi è capitata l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con Maury ‘Lyon’ Leone, bassista storico della band marchigiana. Thunder Of War, questo è il titolo della loro ultima fatica, è stato accolto praticamente entusiasticamente da un pò tutto il mondo giornalistico specializzato sia su web che su carta stampata. Personalmente ho sempre amato tantissimo i Gunfire, sin dal loro esordio discografico del 1984 con l’EP omonimo.
La loro pulizia di suono e i frequenti riferimenti con le sonorità NWOBHM più cristalline (Saxon su tutti) mi avevano ammaliato da subito tanto che, in cuor mio, avevo definito i Gunfire ed i Vanexa come le migliori risposte italiane al movimento inglese, le più vicine al suono british steel.Dopo questa breve introduzione, passo al fuoco incrociato delle domande con Lyon.

Ok Lyon, dopo le ottime recensioni ottenute, come vanno le vendite di Thunder Of War? Siete soddisfatti?
Ciao Stefano, guarda, al momento non ne abbiamo al minima idea..io nel frattempo mi sono prenotato una villa in Sardegna e una a Los Angeles…eheheheh! Sinceramente non ci aspettiamo certo di arrivare chissà dove,l’importante è che il cd piaccia. Nel mio lettore in auto continua a girare e non mi stanca mai..buon segno!

Sinceramente vi sareste aspettati un plebiscito di critiche positive come sta accadendo oppure siete rimasti stupefatti anche voi?
Siamo solo alle prime recensioni, mi auguro ne seguiranno molte altre, ma hai ragione, al momento le critiche sono state sempre così positive che siamo davvero piacevolmente sorpresi.Forse in questi periodi di power metal laccato e fatto con lo stampino (e i sequencer!) qualcuno si è accorto che l’HM è fatto anche di altre cose..per fortuna!

A livello internazionale cosa mi puoi dire delle recensioni ricevute? (sempre che ad oggi ne abbiate avute) 
Al momento non ti so dire esattamente, è davvero troppo presto, il cd è appena uscito e ci stiamo dannando l’anima per farlo girare il più possibile…ma sono abbastanza fiducioso sul responso positivo specie in Germania dove il true metal è sempre apprezzato.

Thunder Of War è uscito per la Battle Cry tedesca, come vi trovate con loro?
La Battle Cry è una piccola etichetta nata dalla split della Iron Glory quindi non ci facciamo illusioni…il cammino sarà lungo ma ci siamo abituati a incontrare difficoltà..nessuno ci ha mai regalato niente ma non ci scoraggiamo di certo! Al momento diamo fiducia alla Battle Cry e speriamo di far circolare come si deve il nostro nome e il nuovo cd.

Ho apprezzato veramente molto l’artwork della copertina di Thunder Of War, sarai d’accordo con me nel dire che da sempre, nei vostri confronti i paragoni con una band leggendaria come i Saxon si sono sprecati. Toglimi una curiosità: i riferimenti alla cover di Killing Ground degli stalloni dell’autostrada dello Yorkshire sono casuali o in qualche modo ne avete preso ispirazione?.    
Lo so che sembrerà magari strano ma nessuno di noi aveva mai pensato a questa piccola affinità con quella cover…; va beh, nel Metal non si inventa quasi nulla e a noi questa immagine guerresca e mitologica ci piaceva e quando una cosa ci piace..la facciamo! Del resto la cover rende bene l’idea del concetto e della musica dei Gunfire. Quanto ai paragoni coi Saxon..beh siamo sinceramente onorati, loro sono la storia dell’HM assieme a pochi altri e non siamo certo tra quelli che fanno finta di non avere mai avuto riferimenti musicali.

 

GUNFIRE GOOD

 

Già che siamo in tema di Saxon, racconta per i pochi che ancora non lo sanno, come faceste ad incontrarli negli anni ottanta a Venezia. Fu veramente un peccato che quel contatto non sia poi evoluto in un qualcosa di importante. Fai le tue considerazioni.
Ahahaha… ancora mi viene da ridere a pensarci! Siamo partiti per Padova dove il giorno dopo i Saxon avrebbero suonato (era il 1985!) con la assoluta convinzione che avremmo fatto loro da supporter, ma il tutto senza il benché minimo contatto preventivo..beata innocenza! Abbiamo fatto decine di telefonate per scoprire dove alloggiavano e con uno stratagemma abbiamo trovato il loro hotel. Poi li abbiamo aspettati nella hall e alla fine siamo riusciti a parlare con Biff e soci. Loro sono stati molto gentili, hanno ascoltato il nostro disco e ci hanno addirittura offerto di seguirli con il tour bus verso il palasport dove avrebbero suonato per parlare con il manager locale sulla nostra eventuale esibizione. Inutile dire che già c’era un gruppo spalla previsto (i Dark lord di Masi se non sbaglio) e la nostra delusione è stata alleggerita da Biff che dispiaciuto ha fatto suonare l’intero nostro disco prima del concerto. Una tipica rockstar ci avrebbe mandato a cagare e lui invece è stato un vero signore! Speriamo di poter avverare il nostro sogno di suonare con loro prima o poi e di ringraziarlo per quella comunque indimenticabile giornata.

Ultima sui Saxon: fondamentalmente oltre che colleghi siete grandi fan della band inglese, non avete mai pensato di coverizzare un loro pezzo ed inciderlo come Gunfire?. Io, lo sanno ormai tutti, sono un loro grandissimo tifoso, quali sono secondo te i migliori cinque album dei Saxon della storia?.   
Sai l’idea di fare un pezzo dei Saxon non è da scartare…già abbiamo fatto più volte dal vivo un pezzo dei Judas e uno dei Manowar..ma Saxon ancora no…forse perché tutti se lo aspettano ehehehe! I migliori  cinque album dei Saxon ?? tutti i primi cinque ovviamente!

Tornando ai Gunfire, spiega brevemente come mai dopo il vostro debutto discografico nel 1985 si sia dovuto aspettare fino al 2002 con il demo The Fire Still Burns per rivedervi all’opera. Cosa avete fatto in tutti quegli anni?.
Ah beh la storia è davvero lunga e non vorrei annoiarvi..semplicemente abbiamo continuato a suonare chi più chi meno e a seguire sempre l’evolversi del Metal. Alla fine pezzo dopo pezzo il puzzle Gunfire è stato ricomposto e arricchito dall’ingresso di due musicisti giovani ma maturi come Luca Calò, bravissimo chitarrista ed arrangiatore, e Mark Bianchella, batterista “non triggerato!” veramente mostruoso.

Segui ancora l’evoluzione dell’HM italiano o, come tanti tuoi illustri colleghi che ho intervistato in passato sei rimasto come ascolti personali agli anni ottanta? Mi spiego meglio Lyon, molti di loro non avevano mai sentito niente dei Rhapsody né dei Labyrinth….
Ma davvero qualcuno ti ha detto questo?? Ah si certo..magari sono tra quelli che dicono: “io non ascolto altro perché voglio essere originale e fedele al mio sound ecc..”…Stronzate!! Certo che conosco i gruppi da te citati e molti altri anche. Il fatto che suoniamo Heavy Metal “puro” non significa che siamo mummificati nel 1984! Per esempio io e Drake adoriamo i Rammstein e Luca e Mark i Dream Theater.  Rhapsody e Labyrinth sono gruppi molto molto validi e preparati ma semplicemente il nostro genere è diverso, più diretto e meno tecnico forse ma i Gunfire sono questo: straight fuckin’ metal con la giusta melodia e attitudine.

Sei un personaggio di lungo corso dell’HM italiano, puoi darmi una tua idea di come sia cambiata la scena musicale nel nostro paese dal 1980 ad oggi?. 
Si, molte cose sono cambiate ma l’Italia è sempre il paese dove il metal è considerato specie dai mass media “la musica del diavolo” o “lo sfogo di qualche disadattato” senza contare la cronica mancanza di spazi dignitosi dove suonare live. Guarda i Lacuna Coil, prima tutti li snobbavano e adesso che hanno sfondato persino in America tutti si prostrano al loro cospetto…potevate farlo prima no??!  Noi italiani siamo sempre cosi ed è per questo che abbiamo preferito una seppur piccola etichetta tedesca ad una italiana che magari non ci ha cagato (vero!) perché secondo loro non eravamo “adeguati ai tempi”…a proposito, posso mandarli a fanc..o? Va beh… ormai l’ho fatto!.
Una volta i metallari erano davvero tutti fratelli e ci si conosceva e si faceva amicizia con facilità, adesso si diventa metallari e poi magari si passa alla musica “alternativa” …anzi già che siamo in tema di sfoghi vorrei esprimere la mia più totale avversione verso quei tristi e pallosi gruppi cosiddetti “alternativi” che infestano i palchi e purtroppo anche le TV in questi anni. Se siete depressi per favore non ci rompete i co..oni con la vostra musica del c..o! il Rock è energia, sudore e divertimento e non certo uno sfigato che strimpella due accordi e si lamenta immobile davanti ad un microfono!!  Fine dello sfogo!.

Cosa pensi della recente reunion di un altro gruppo storico come i Crying Steel?
Con Simonini dei Crying Steel sono stato molto in contatto anche di recente per vedere se era possibile realizzare una mia idea di fare un tour con Gunfire, Crying Steel e magari un altro gruppo della vecchia guardia tipo Skanners. Poi per vari impegni non si ancora fatto nulla però sono ancora del parere che una cosa del genere sarebbe molto interessante. Quindi Simon se ci sei rifatti sentire presto!

Già che siamo in tema di band italiane, dimmi quali sono quelle con le quali avete più legato e se vuoi anche quelle con le quali “avete legato meno”.
Sinceramente a parte ovvie piccole rivalità abbastanza normali tra bands ho un bel ricordo di tanti gruppi ma in particolare vorrei menzionare gli indimenticabili Strana Officina: una band di veri rockers purtroppo come sapete perseguitata dalla sfiga. Suonare con loro è stato davvero bello e ricordo sempre con affetto i  fratelli Cappanera. Nella nostra zona abbiamo buoni rapporti con tante band come per esempio Infernal Poetry, Centvrion, Kurnalcool, Scala Mercalli, Batlleram, Sounkillers….sono tutti cari amici e anche se qualcuno fa musica molto diversa dalla nostra..chi se ne frega!

Avete suonato in Germania al Keep It True, qual è a tuo avviso la migliore prestazione dal vivo dei Gunfire della loro carriera?.
Onestamente non quella al Keep It True nonostante ci abbia fruttato poi il contratto con la Iron Glory / Battle Cry  e sia stata pure immortalata in parte in un dvd. Credo che con questa line-up la nostra resa live stia migliorando di concerto in concerto e penso che la migliore sarà..sempre la prossima!

Faccio un salto indietro di vent’anni: nel 1984 suonaste per la prima volta davanti ad un pubblico nutrito al festival HM di Gazoldo (Mn) insieme a Strana Officina, Raf e altri gruppi del periodo.
Cosa ricordi di quella data?

Ricordo che avevo una strizza paurosa e neanche volevo salire sul palco! Eravamo perfetti sconosciuti mentre quasi tutte le altre band erano piuttosto rodate. Poi quando abbiamo iniziato a suonare la paura nostra e i dubbi del pubblico sono spariti e si è creata una incredibile ed indimenticabile simbiosi. Pensa che solo a fine concerto mi sono accorto che avevo suonato con tale violenza da essermi ferito ad un dito e perdevo copiosamente sangue…ricordo i fan sotto al palco e dopo nel backstage che mi gridavano “dai lanciami il sangue sulla maglietta”..pazzesco ma non chiedetemi farlo ancora ahahah!.

Prossimi progetti live già pianificati?
Il problema di programmare delle date live è sempre grosso ma per ogni news vi invito a visitare il nostro sito web www.gunfire.it e magari anche di lasciare messaggi sul guestbook.

Ho finito Lyon, grazie dell’intervista, lascia un messaggio libero ai lettori di Truemetal.
Ragazzi (e ragazze!!), mi raccomando cercate sempre di riscoprire e apprezzare quello che da sempre è la vera essenza  dell’Heavy Metal: passione, sudore e dedizione!!.
Ci vediamo presto e comprate, scaricate, duplicate e ascoltate il nostro cd “Thunder Of War”!
Keep the Fire burning!!

Stefano “Steven Rich” Ricetti