Hard Rock

Intervista Jeff Scott Soto

Di Fabio Vellata - 6 Maggio 2022 - 8:00
Intervista Jeff Scott Soto

Lo avevamo intercettato parecchi anni fa, in occasione di “A Beautiful Mess”. Era il 2009 e da allora di acqua sotto i ponti ne è passata un bel po’.
All’alba dell’ennesima uscita discografica in una carriera densa di collaborazioni, abbiamo incontrato nuovamente il grande Jeff Scott Soto, confermatosi nel frattempo tra gli interpreti più significativi della scena hard rock mondiale.

Un buon modo per presentare al pubblico “Complicated”, al solito, disco ricco di momenti interessanti e ottima musica.

 

 

Intervista a cura di Fabio Vellata

Ciao Jeff, qui è Fabio Vellata di www.Truemetal.it, sono onorato di poterti ospitare, dopo tanti anni, nuovamente sulle nostre pagine. 
Grazie per il tuo tempo!

Anzitutto come stai? Come stai vivendo questo ennesimo periodo storico costellato di incertezze, difficoltà e dai gravi avvenimenti di cui siamo stati testimoni in questi ultimi due mesi? Ti sei fatto qualche idea paticolare in merito?

Sto bene, molto impegnato, cosa di cui non mi lamento mai, ma molto bene. Riguardo a eventi mondiali e storici come quelli che stiamo vivendo ultimamente è sempre difficile commentare senza pregiudizi. È divertente perché a volte può capitare che mi chiedano il mio punto di vista su molti argomenti, ma se rispondo, vengo subito commentato con cose tipo “pensa a cantare” o “a nessuno importa dei tuoi pensieri”. A volte dimentico che per tanti dovrei essere solo un cantante e non un essere umano come tutti gli altri, con pensieri e opinioni!
E allora scelgo di seguire il mio cuore, il buon senso e non ascoltare visioni radicali ed estreme della vita… questo mi permette di vivere sereno e di non perdere fan!

Il tuo nuovo album è in uscita tra poche settimane. Come si pone il nuovo cd all’interno della tua discografia personale? Un nuovo tassello nel segno della continuità o ha per te un qualche significato particolare?

“Complicated” è sicuramente un’estensione di ciò che sono e di tutto ciò che ho fatto, con particolare attenzione mirata al suono ed al feeling che c’era nei Talisman. Questo è l’album solista numero otto per me, esclusi i live e le compilation, il che naturalmente vuole essere una testimonianza per il mondo che ci sono ancora e la mia carriera, fatta di queste pubblicazioni, continua.

Chi ha collaborato nella realizzazione di “Complicated”? Da chi sono arrivati i contributi maggiori e in che forma?

Questo è il secondo cd inciso insieme al mio talentuoso fratello Alessandro Del Vecchio: lo abbiamo creato allo stesso modo in cui abbiamo fatto il primo, “Wide Awake”. Ale scrive e registra tutta la musica, poi mi manda le canzoni per finire con testi e melodie. Abbiamo un legame affine di rispetto e conoscenza e siamo entuiasti del risultato finale.

Che significato ha il titolo “Complicated”?

Mi personifica come artista. Se qualcuno non conosce il mio nome o la mia musica, gli direi che è impossibile usare una o poche parole per definirmi…
Insomma, come artista, sono ‘complicato’!

Hai un modo differente per scrivere e gestire i brani a seconda se si tratti di canzoni per i S.O.T.O., per il tuo progetto solista JSS, o per i W.E.T.?

Pur non componendo io stesso la musica, i miei compagni di band o collaboratori hanno il compito di farlo per me, certo. Quando esce qualcosa di pesante e moderno, va naturalmente per i S.O.T.O. Se è Hard Rock e Melodic, lo seleziono per JSS. Mentre nel caso dei WET è tutto scritto e prodotto “solo” per quella band. Quindi quelle canzoni non vengono mai indirizzate a nessun altro progetto in cui possa essere coinvolto.

Visto che il tuo nome è spesso presente in molti album diversi, come ti comporti nello scegliere i tuoi impegni e collaborazioni? Quali sono le tue priorità al momento della selezione?

Sono abbastanza fortunato in questa fase della mia vita perché la maggior parte di coloro che mi chiedono di far parte di qualsiasi cosa sanno cosa ho da offrire. Raramente ricevo offerte o suggerimenti da settori che sono al di fuori dai miei generi di affiliazione e questo aiuta enormemente in tutto ciò in cui sono coinvolto.

Hai collaborato con mezzo mondo. Ti manca qualcuno nella lista?

Haha, certamente! ci sono molte opzioni e generi che non ho ancora esplorato: ma finché rimango vivo ed in salute c’è ancora tempo per aggiungere altro al mio arsenale!

La tua precedente uscita era un album di duetti, segnalato come “volume 1”. Suppongo sia in previsione un “volume 2” per il futuro…

Macché, era più un’aggiunta “subliminale” al titolo dell’album che altro. In pratica significa che potrebbero esserci un Volume 2, 3 o 15 fintanto che c’è interesse da parte del pubblico. Aveva lo scopo di informare i fan che spetta a loro decidere: se a loro piace questo tipo di album tanto quanto piace a me, allora ne farò altri!

Eyes, Takara e soprattutto Talisman. Pensi che ci potrà mai essere un qualche tipo di futuro per qualcuno di questi tuoi vecchi progetti?

Non credo: gli Eyes sono defunti da oltre 30 anni ormai, non sono mai stato nei Takara come membro della band a tempo pieno e senza Marcel Jacob, trovo poche ragioni per continuare i Talisman con nuovo materiale.

E con i Sons of Apollo?

Sto aspettando di vedere e sentire: se dipendesse da me, avremmo finito l’album numero tre e saremmo già in tour!

Ho visto un tuo toccante post su facebook all’epoca della sua triste scomparsa: conoscevi bene Taylor Hawkins?

Non lo conoscevo bene, ci siamo conosciuti tramite Roger Taylor dei Queen che era molto vicino a Taylor. È sempre stato molto gentile con me come lo era con molti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. È un modo triste di lasciare questo pianeta, era unico nel suo genere in questo settore!

Ti ho potuto ammirare diverse volte sul palco, soprattutto in occasione delle tue partecipazioni al festival Frontiers. Che ricordi hai di quelle serate, in particolare di quella in cui portasti in scena proprio le canzoni dei grandi Talisman?

Una delle cose più belle di questo festival era che conoscevo quasi tutti in cartellone, ed era una grande opportunità per ritrovare vecchi amici e farne di nuovi. Ho ricordi speciali per ogni singola volta che sono stato su quel palco.

A proposito…hai sempre una forma fisica invidiabile. Fai qualche tipo di body building o esercizio ginnico?

Cerco di tenere d’occhio cosa mangio e bevo, devo fare cardio fitness ogni giorno, che sia malato o meno ahah. Dovrei perdere altri 20 kg per sentirmi davvero al meglio, ma a questo punto mi preoccupo e mi rispetto troppo per smettere di rinunciare alla mia immagine!

…e quale è il tuo pranzo ideale?

Amo il sushi e la cucina giapponese, il mio pranzo ideale è una grande barcata di sushi!

So già la risposta probabilmente…se avessi avuto la possibilità di diventare frontman di qualche band leggendaria, chi avresti scelto?

Senza dubbio i Queen!

Domande strane…nella tua lunga carriera, c’è mai stato qualcuno – artista o manager – che ti ha davvero infastidito al punto da volerlo quasi picchiare? Come ne sei uscito?

Per fortuna non ho questo tipo di tratto comportamentale nel mio DNA… ci sentiamo tutti frustrati o arrabbiati nella vita, capita. Ma non odio ne ho mai odiato nessuno, né desidererei mai picchiare o far del male a qualcuno!

Parteciperesti mai ad un reality televisivo?

Certo, adoro guardarli, quindi chiamami se qualcuno vuole che io partecipi! Hahaahah

Sono domande un po’ particolari, lo so, ma credo ti vengano posti tanti quesiti tutti uguali durante la promozione degli album. Magari può divertirti movimentare un po’ quella che alla fine è sempre la solita intervista. Scommetto che ti annoiano parecchio, dopo tanti anni. Sbaglio?

Non proprio. Devi ricordare che non sono un nome familiare o strafamoso come Steve Perry o Ozzy Osbourne, per cui ci sono molte persone in tutto il mondo che non hanno idea di chi io sia. Vedo tutte queste interviste come opportunità per continuare a far progredire la mia carriera e farmi conoscere il più possibile!

Ti auguro davvero ogni bene e spero di rivederti per l’ennesima volta dal vivo (sarebbe la quinta), magari potendo finalmente conoscerti di persona ed avere una foto con te.
Grazie davvero per tutto quello che hai fatto sino a qui. E in bocca al lupo per un futuro altrettanto grande.
Puoi concludere come preferisci!

Il piacere è stato tutto mio!
Sono felice che stiamo lentamente tornando alla normalità dopo un bruttissimo periodo. Nessuno avrebbe mai immaginato che saremmo stati condizionati nella nostra vita per così tanto tempo ed è altrettanto strano tornare alla normalità dopo essere stati abituati a starsene rinchiusi. Speriamo di continuare ad andare avanti sempre meglio e sempre più tranquilli…
Un abbraccio e a presto!

Fabio Vellata

 

Discografia solista:

  • Love Parade – 1994
  • Holding On (EP) – 2002
  • Prism – 2002
  • Lost in the Translation – 2004
  • Believe in Me (EP) – 2006
  • Beautiful Mess – 2009
  • Damage Control – 2012
  • Retribution – 2017
  • Wide Awake (In My Dreamland) – 2020
  • The Duets Collection, Vol. 1 – 2021

Live albums

  • JSS Live at the Gods 2002 – 2003
  • Live at the Queen Convention 2003 – 2004
  • One Night in Madrid – 2009
  • Live at Firefest 2008 – 2010