Hardcore Punk

Intervista Quarantena (Marco ‘Giro’ Giraudo)

Di Roberto Castellucci - 12 Febbraio 2023 - 12:00
Intervista Quarantena (Marco ‘Giro’ Giraudo)

Abbiamo il piacere di condividere una gradevole chiacchierata con Marco Giraudo, noto ai più per essere il cantante dei piemontesi Quarantena, storico gruppo Punk originario di Mondovì (CN). L’ultimo disco dei Quarantena, “Scrivo il Niente”, è appena stato pubblicato; approfittiamo dell’occasione per parlare della band, dei progetti presenti e futuri e, ovviamente, cogliamo la palla al balzo per invitare i Nostri Lettori ad ascoltare un po’ di buona musica…avanti con le domande!

Ciao ragazzi, benvenuti su TrueMetal.it! Iniziamo nel più classico dei modi, dal momento che siete apparsi sul Nostro portale soltanto in occasione di un recente Live Report. Vorrei che ci raccontaste la storia del Vostro gruppo: come, dove, quando e perché sono nati i Quarantena? Un nome inaspettatamente profetico, aggiungo…

Ciao Bob, innanzitutto grazie davvero per l’ospitalità. Chiaro, il nome ‘quarantena’, oggi che siamo reduci da questi anni tremendi di Covid, non è facile come prima da portare. La gente non vuole più sentir parlare di chiusure, restrizioni o appunto quarantene ma per fortuna poi va oltre il nome e dà una chance alla nostra musica. Ovviamente si risale alle origini della band, in tempi non sospetti (era il 2005). Allora provavamo nel garage del nostro primo batterista, Albert, in un paesino di collina vicino a Mondovì, piuttosto lontano da tutto. Il nome lo scegliemmo appunto perché rappresentava una sorta di isolamento forzato. Riuscire a combinare qualcosa partendo da qui è più difficile. Ma questa l’abbiamo sempre vissuta anche come una sfida.

Siamo qui riuniti oggi per celebrare l’uscita del vostro ultimo disco: “Scrivo il Niente”, pubblicato il 13 gennaio 2023. Ci raccontate qualcosa sulla genesi dell’album, sulla scelta del titolo e sulle canzoni che lo compongono? Cosa si devono aspettare i Nostri Lettori, curiosi di iniziare al più presto la prima riproduzione del disco?

Il disco, per noi, è una sorta di nuovo inizio. È stato un lavoro di anni, anni di pandemia e di cambiamenti di formazione (abbiamo accolto Wawi alla chitarra e Romeo alla batteria) ed è frutto dell’impegno di tante persone, compresi gli ormai ex Quarantena Psyduck e Bruno. Le canzoni hanno seguito i cambiamenti all’interno della band, alcune hanno cambiato forma in questo lasso di tempo. Alla fine abbiamo scelto le dieci che ci convincevano al 100% e che pensavamo rappresentassero quello che sono oggi i Quarantena. Il titolo “Scrivo il Niente”, lo stesso di uno dei pezzi, ha un doppio significato: racconta la fatica fisica e psicologica connessa alla “vera” scrittura ma anche l’amara consapevolezza di realizzare qualcosa che potrebbe interessare a pochi…

I testi delle Vostre canzoni, rigorosamente scritti in Italiano, appaiono molto curati da un punto di vista stilistico e, soprattutto, sono arricchiti da parecchi riferimenti letterari. Tanto per fare qualche esempio, nei Vostri dischi citate filosofi come Rousseau, figure mitologiche come Sisifo, personaggi immaginari come Arturo Bandini. Qualcuno di Voi ha fatto il Liceo Classico, per caso? Scherzi a parte, a cosa dobbiamo questa scelta? Cultura ‘alta’ e Punk non sono poi così distanti, a quanto pare…

Nessun Liceo Classico, ma due di noi sono ex allievi dello Scientifico di Mondovì, che all’epoca contava su insegnanti di lettere che erano dei ‘giganti’. Per quanto mi riguarda ho poi dedicato l’Università allo studio della Letteratura e oggi insegno Italiano alle Medie. Mi piace mettere nei testi ciò che amo. Questi riferimenti vogliono dare profondità a messaggi a cui teniamo. E per rispondere alla tua domanda, eh no, secondo noi, cultura ‘alta’ e Punk non sono distanti. O almeno non dal Punk come lo intendiamo noi, che non è solo ‘spacco tutto’ o ‘no future’ ma che vuole invitare a riflessioni che crediamo importanti per questa nostra società sempre più complicata e indaffarata. Penso a quanto serva riscoprire il senso di comunità, al saper andare oltre il proprio ‘io’: tema che trattiamo nella canzone che apre il disco, “Abisso”.

Prima di “Scrivo il Niente” avete dato alle stampe tre dischi: “L’Epoca dei Sogni”, “Tre” e “I Miei Idoli”. Convinciamo i Lettori ad effettuare una bella operazione di recupero: quali sono i punti di forza della Vostra discografia precedente…e gli eventuali, pochi e sparuti punti deboli?

Nel nostro passato, anche piuttosto lontano, abbiamo canzoni che il nostro pubblico continua a ‘pretendere’ oggi, pensiamo per esempio ad ‘Ostalgia’. Forse è l’unico pezzo che abbiamo suonato in ogni live fatto dal 2010 ad oggi. Ovvio, non mancano nemmeno le ingenuità. Al tempo de “L’Epoca dei Sogni”, anno 2007, eravamo poco più che ragazzini alle prime armi: si sentono, diciamo così, delle imprecisioni tecniche, ma ci sono anche tanti pezzi a cui sono affezionato tuttora, come “Quarantena” o “Normalmente Eccezionale”. Se volete fare un bel viaggio nel tempo…

Pur essendo fondamentalmente un vecchio e irrecuperabile metallaro non mi sono mai sognato di snobbare la scena Punk, anzi…di sicuro, però, non mi ritengo un profondissimo conoscitore del genere. Prendete pertanto con le molle le mie parole: mi sembra che il Vostro stile trovi le sue radici nel Punk/Hardcore melodico californiano, quello che infuriava a cavallo tra gli anni ’80 e i ’90 del secolo scorso. Ci ho più o meno azzeccato? Volendo scendere nel dettaglio, quali generi musicali e/o gruppi pensate abbiano maggiormente influenzato la Vostra musica?

Possiamo dire che hai assolutamente centrato il punto. Partiamo da lì, dagli anni d’oro del Punk Rock e dell’Hardcore melodico che ha segnato i più vecchi di noi quando eravamo ragazzini. Pensiamo a band come i mostri sacri Bad Religion o Nofx o le Pornoriviste in Italia. Ma abbiamo cercato di non rimanere fermi lì, aggiungendo altre influenze: l’Alternative Rock italiano (pensiamo ai primi Ministri), l’Hardcore di oggi (Touché Amoré o Turnstile) o il cantautorato.

“Scrivo il Niente” è animato da alcune partecipazioni illustri: Olly Riva degli Shandon, Carlame dei Discomostro, il brillante sassofonista Jazz Simone Garino…ci sono state altre collaborazioni importanti nella Vostra carriera? Chi ospitereste volentieri in un Vostro prossimo disco?

In passato abbiamo avuto parecchi ospiti, fra cui Dani Marceca, oggi negli Yokoano ed ex cantante delle Pornoriviste. Per il futuro, chi lo sa… Magari proveremo a pensare anche ad un featuring con qualche band d’oltre oceano. Ma una cosa è certa: sicuramente coinvolgeremo altri artisti che amiamo e con cui abbiamo instaurato rapporti in questi anni.

Siete originari della bella città di Mondovì, in provincia di Cuneo; spesso l’avete citata nei Vostri primi dischi e, se non ricordo male, ai bei tempi affermavate che Mondovì fosse ‘in lenta agonia’…com’è la situazione dopo quasi 20 anni? La ‘scena’ nella zona del Monregalese si è ravvivata o l’agonia continua?

A questa domanda non è facile rispondere. Con una battuta, che contiene un fondo di amarezza, potremmo dire che c’erano molte più band e che la ‘scena’ era molto più viva ai tempi in cui scrivemmo quella canzone. Lì la critica era soprattutto ad un certo ‘establishment’ che non dava troppo spazio alle voci fuori dal coro. A Mondovì oggi abbiamo giovani artisti interessanti (penso ad un cantautore come Leandro o ai Disinteresse Generale in cui suona il nostro bassista Lorenzo), ma mi sento di dire che a livello di musica alternativa, non abbiamo avuto un vero ricambio generazionale. Magari la colpa è anche nostra, eh…in altre zone della Provincia, invece, la situazione è diversa, penso a realtà come Fossano, Cuneo o Racconigi, dove esistono band di ragazzi ventenni che hanno ancora voglia di fare musica ‘rumorosa’.

A beneficio di tutti i Lettori interessati: è già previsto nei prossimi mesi qualche Vostro concerto in giro per l’Italia?

Certamente. A febbraio saremo a Bergamo, Torino e probabilmente Genova, a marzo faremo tappa in Brianza, in Val Susa e ad Imperia, mentre fra aprile e maggio abbiamo in programma alcuni concerti anche al Centro-Sud. Per restare sempre aggiornati sulle nostre date potete fare riferimento al nostro sito, www.quarantenaband.com.

“Scrivo il Niente” è apparso da poco e immagino che avrete già il vostro bel daffare per promuoverlo adeguatamente. State già pensando al suo successore? Avete in programma qualche novità discografica per i prossimi mesi?

No no, per adesso nessun pensiero a medio-lungo termine. Siamo completamente concentrati sul qui e ora: promuovere il disco (a proposito, grazie mille ancora a te Bob e a tutti voi di TrueMetal.it) e suonare live il più possibile. Beh, una mezza rivelazione possiamo farla. Nei prossimi mesi il disco, ora pubblicato in vinile, dovrebbe uscire anche in versione cassetta…

La nostra piacevole chiacchierata con i Quarantena purtroppo finisce qui. Ringraziamo Marco ‘Giro’ Giraudo e i ragazzi per la loro disponibilità, lasciando un ultimo spazio da dedicare a link, videoclip e tutto l’armamentario utile per conoscere meglio il gruppo. Buon ascolto!

https://www.facebook.com/quarantenaband

https://gasterecords.bandcamp.com/album/scrivo-il-niente

I Quarantena su Spotify

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