Hard Rock

Intervista Treat (Anders Wikström)

Di Fabio Vellata - 8 Aprile 2022 - 8:00
Intervista Treat (Anders Wikström)

È Anders Wikström, chitarrista e fondatore dei Treat, il nostro interlocutore per questa interessante intervista relativa alla nuova fatica del gruppo, il neonato “The Endgame”.
Tralasciando ogni commento sul lavoro eccellente svolto ancora una volta dal quintetto svedese, ecco a voi il riassunto di un gradevole scambio di pareri con il musicista scandinavo.

 

 

Intervista a cura di Fabio Vellata

 

Ciao Anders, sono Fabio Vellata di www.Truemetal.it, è un grande onore poterti porre queste domande: grazie mille per il tuo tempo e disponibilità. Ammetto di avere un debole per voi sin dagli anni ottanta ed il poterti finalmente intervistare è un vero motivo d’orgoglio!
Del resto la vostra carriera è ormai davvero molto lunga. Che sensazione provate quando esce un nuovo cd? Affrontate tutto ancora con un po’ di eccitazione e patemi, oppure siete diventati tanto esperti da non farvi più sconvolgere come agli esordi?

Ciao Fabio, grazie per avermi ospitato!
Sì certo, ancora oggi affrontiamo le cose con molta eccitazione e un po’ di preoccupazione, ma se tutti sentiamo di aver fatto la nostra parte creativa nel miglior modo possibile – e credimi, è quello che siamo sicuri di fare, almeno per il momento – va tutto bene.

Il vostro disco è ancora una volta molto bello. Sicuramente uno degli highlight dell’anno.
Come trovate ancora oggi dopo tanti anni, fonti d’ispirazione così valide?

Molto Bene, sono davvero contento di sentirlo, grazie!
Quando inizio il processo di scrittura, di solito mi ispiro a molte cose che stanno accadendo intorno a me o nel mondo. Questa volta, come potrai capire, non è stato certo difficile trarre ispirazione, anche se avrei preferito che l’album fosse dominato da una luce positiva per far in modo che per i nostri fan fosse più facile da ricordare. Insomma, le canzoni vengono in modo naturale e io cerco di essere attento nel cogliere l’attimo per catturarle…

Ho letto che anche il titolo ha un significato particolare. Vorresti raccontarmelo?

Sì, il titolo ha un qualche significato in se, ma nel nostro caso dovrebbe essere visto e valutato insieme alla copertina. Il senso potrebbe essere che combattiamo e affrontiamo molte cose nella vita. Ma forse nascere è la lotta più dura di tutte? Questa è un po’ la chiave di lettura, partendo dall’illustrazione…

Idea tua?

È sempre un processo di brainstorming tra me e il nostro artista Anders Fästader. Lui si occupa anche di tutti i nostri video: se ci fai caso e li osservi con attenzione, c’è anche un filo conduttore attraverso i nostri nuovi clip che in qualche modo collega i punti con la copertina che vedi!

 

Ormai avete trovato una stabilità ed una continuità solida e definitiva.
Secondo te è giusto citare due epoche distinte e slegate, quando si parla dei Treat?

Certo, si sono 2 ere, ovviamente e un divario di 12 anni tra loro che ha significato molto per noi.
Personalmente sono invecchiato e, si spera, sono diventato più saggio e consapevole di quello che faccio per la nostra band. Per questo penso che The Endgame leghi entrambe le epoche insieme, condensando con saggezza il meglio dei nuovi album finora pubblicati. È un perfetto album Treat!

Concordo pienamente.
Hai mai pensato a una bella ristampa delle vostre prime uscite, attualmente un po’ difficili da trovare?

Abbiamo ripubblicato alcuni dei vecchi album (Scratch and Bite e Dreamhunter) ma è tutto nelle mani della nostra vecchia casa discografica, la Universal, e solo loro potrebbero occuprsene. Sono certo però sia una cosa che potranno risolvere Frontiers e Universal in futuro… quindi incrociamo le dita!

Che rapporto avete con il mercato discografico odierno? Meglio quando negli anni 80 c’erano molte meno band e più qualità, o preferite oggi, con le nuove tecnologie che permettono a tutti di potersi mettere in mostra ed ottenere un po’ di visibilità?

Ci sono pro e contro. Sia all’epoca che adesso, questo è certo. Ora devi commercializzarti molto: ed è paradossalmente più difficile farti notare anche se ci sono diverse piattaforme su cui trasmettere la tua musica. Questo è un fatto che in generale è buono e utile, ma fa sì che sia altrettanto facile essere “annegato” come artista dalla grande quantità di materiale che si reperisce facilmente.
Arrivi quindi ad un punto in cui non puoi fare altro che rivolgerti direttamente ai tuoi fan, come penso abbiamo fatto sempre noi. E ne siamo stati decisamente felici!

Mi pare di capire che anche tu sei d’accordo con chi sostiene che ci sia un po’ troppo affollamento e troppe uscite che si condensano tutte assieme…

Certo che c’è, ma come ai vecchi tempi solo gli album veramente buoni reggeranno la prova del tempo. E sta a te come artista assicurarti di essere degno dell’attenzione dei fan e soprattutto, muovere il culo per fare in modo che questo avvenga!

Siete già tornati sul palco dopo il periodo covid? Che sensazioni avete avuto?

In realtà suoneremo il nostro primo spettacolo in oltre due anni questo fine settimana (2 aprile) in Svezia e sarà sicuramente divertente. Speriamo di suonare molto di più nei prossimi mesi. Sarà un po’ come iniziare tutto di nuovo per capire che effetto fa!

 

Vi siete posti un limite nella vostra carriera? C’è un periodo, un’età o un momento particolare oltre il quale pensate sarà opportuno smettere?

Non proprio, finché possiamo fare del nostro meglio in una situazione dal vivo non smetteremo di certo. Ma siamo pienamente consapevoli che verrà un giorno in cui sarà ora di fermarsi: credo che saremo totalmente d’accordo tra di noi. Ma non è ancora quel giorno!

Visti i risultati, spero che non succeda mai. Vi saluto cordialmente, spero di rivedervi qualche volta anche in Italia.
Via, chiudi l’intervista come preferisci!

Non vediamo l’ora di sentire cosa pensano i nostri fan di The Endgame. Sarà un vero spasso esibirsi in alcuni delle canzoni dal vivo e speriamo di farlo ben presto: piacerebbe tornare presto anche in Italia ovviamente!
Per intanto grazie per essere un nostro fa da così tanto tempo… sei il migliore!
Con affetto,
Anders Wikström

https://www.facebook.com/treatofficial

Discografia Treat:

1985 Scratch and Bite
1986 The Pleasure Principle
1987 Dreamhunter
1989 Organized Crime
1992 Treat
2010 Coup De Grace
2016 Ghost Of Graceland
2018 Tunguska
2022 The Endgame