Heavy

Intervista Trombe di Falloppio (Falloppio)

Di Giuseppe Casafina - 12 Luglio 2020 - 7:00
Intervista Trombe di Falloppio (Falloppio)

Le Trombe di Falloppio, da sempre attivi nel sottobosco del Metal tricolore più demenziale e scanzonato, sono ormai una istituzione di chi da sempre, durante l’ascolto dei Judas Priest, accompagna sempre una TV accesa sulla quale riproduce tutte le scene simbolo di “Vacanze di Natale ’95” e compagnia bella. Potevamo quindi farci scappare l’occasione di intervistare direttamente il portavoce della band Falloppio, allo scopo di raccontarci tutti i dettagli di Beppe la Bambol…ehm, scusate del nuovo album “Padre Abarth”, fresco di pubblicazione via Rockshots Records.

Parola al nostro buontempone borchiato quindi, tra bambole (vero fulcro dell’intervista), qualche aspirapolvere non funzionante e vecchi puzzoni metallari che per fedeltà alla tradizione non si cambiano i calzini dal 1986.

Intervista a cura di Giuseppe “House” Casafina

 

Benvenuto su TrueMetal.it caro Falloppio!

Solo per te, una bella bambola d’acciaio immaginata come benvenuto!

Su True Metal non mi aspettavo di certo una bambola di plastica ah ah ah…. Metallari di tutto il mondo, unitevi!!!! Basta con questo rap, trap, splash, plof, sigh, strunz!

 

…a proposito di bambole carissimo! Ascolta, ma davvero nessuno di voi ricorda il vero motivo per cui il caro Beppe lo chiamate ‘La Bambola’?

Inoltre, vi rendete conto che avete sfidato gli dei del Metallo nel fondere i Judas Priest con Patty Pravo?

Non vi nego che in un primo momento ho pensato all’ipotesi che il buon Beppe alla fine fosse stato proprio il prodotto bizzarro dell’unione in copulo di tali due soggetti, ma poi mi son ricordato che a Rob Halford non piace la patatina!

Il nostro nuovo cd Padre Abarth, uscito in lockdown, inizia proprio con Bebbe la Bambola. Un personaggio inventato che non è nient’altro che un pupo siciliano. Un ometto senza sesso, senza sensazioni, senza emozioni. È solo attratto da pane e panelle, pene cunzato, arancine o arancini. Altro che patata!!! Un alter ego di Rob Halford dedito all’arte culinaria….

 

Siete davvero convinti che il buon Fedez sia davvero il peggio del peggio mai esistito nell’ambito della spazzatura italica che gira oggigiorno? Suvvia, facci altri nomi: sentiti libero, noi al massimo gireremo questa intervista ai diretti intervistati allo scopo di creare ‘risse interessanti’.

Ah visto che ci siamo, l’esorcismo che si sente all’interno del brano è ad opera di Padre Abarth?

Fedetz è il nostro primo singolo. La scelta del metallaro: Slayer ad Assago o Fedez a San Siro? La risposta sembra ovvia. Gnam, gnam, ma se tu avessi un incidente con Fedez e durante la constatazione amichevole ricevessi l’invito gratuito, che faresti? Io vado a vedere Fedez in tribuna Vip e che cazzo….

L’esorcismo è di Padre Abarth. Un ecclesiastico ecumenico che ha seguito nel percorso religioso ogni componente delle Trombe. Peccato che non abbia mai ottenuto risultati accettabili.

 

 

Non credi che ‘Ti Manca L’Aria’ sia un perfetto candidato per ogni sagra di paese che si rispetti? A cui suonano le Trombe sul palchetto, sia chiaro. Ah comunque c’hai ragione forte, l’aspirapolvere Folletto c’ha davvero un aspetto retrò: pensa, anche qui in casa ne abbiamo uno! Sempre parlando di inni, ‘Folletto’ è il nuovo inno per eccellenza per casalinghe appassionate e single consapevoli.

Ti manca l’aria è il classico giochetto della scoreggia a letto e coperte sulla testa della fidanzata per farle cambiare colore e sapore. Il Folletto, ragazzi l’ha usato anche Zio Michele per ripulire il garage. “Al Folletto sii fedele, lo consiglia Zio Michele”.

 

 

Mi duole ammetterlo, ma temo dovrò rivolgerti anche delle domande vagamente seriose.

Le Trombe ormai sono in giro da tanto, tanto tempo. Differenze tra allora e oggi, soprattutto a riguardo delle reazioni del pubblico nei confronti un Heavy Metal demenziale e così ricco di citazioni come il vostro.

Il pubblico ci sta dando grandi soddisfazioni. Abbiamo le nuove generazioni che cantano insieme a noi. Che figata. Tra qualche anno che saremo in giro con le badanti e ci sarà ancora più gente. Il nostro Metal è sempre camuffato in Rock e in comicità per essere alla portata di tutti.

 

Una domanda che feci a suo tempo anche ai Nanowar Of Steel.

Cosa pensi di tutto quel pubblico che critica il Metal demenziale definendolo la rovina del nostro amato genere musicale, da sempre noto per avere un pubblico tra i più seriosi ed elitari in assoluto che pare esser dedito solo al culto di Cthulhu, ai rituali per la resuscitazione dei morti o all’amore per la guerriglia al ritmo degli Slayer o dei Marduk?

A tal punto direi che il ‘…e vi rompiamo il cazzo!’ contenuto nel ritornello di ‘Quattro Assi’ (finissima la citazione musicale a ‘Children of the Grave’ dei Black Sabbath con tanto di fill di batteria iniziale) sia una risposta quasi sufficiente, ma dicci di più.

Chi se ne frega di esser seri. Io ho sempre fatto il pagliaccio e siccome mi piace il Metal, ho creato il personaggio di Falloppio. È interessante parlare di musica Metal, approfondire recensioni e suoni che sono cambiati durante i decenni. L’importante è prendere tutto alla leggera. Vorrai mica dire che se ascolto Black Metal dei Venom sono un satanista? Anche i gruppi più estremi hanno giocato sui testi, sui costumi e sul rapporto con i fan e la stampa. Questo è il bello della musica Metal.

 

 

Facciamo un tuffo nel passato più recente…toglietemi questa curiosità.

Ma il brano ‘La tua Ragazza è un Cesso’, contenuta nel caro “Povero Diabulus“ era dedicata a qualche donna in particolare? Sempre che il rivelarlo non ti possa costare le mazzate di qualcuno, eh? Mi sa che questa intervista si sta rivelando per te un pelino rischiosa…tranquillo, le spese ospedaliere te le pago io, nel caso.

La tua ragazza è un cesso, è riutilizzabile per ognuno di noi. Anche tu, Giuseppe, ti sarai sempre mica fatto strafighe? Eh, confessa che hai limonato con qualche cesso. E tutti gli amici che ti hanno criticato, avranno nel loro repertorio sicuramente il peggio.

 

Sbaglio nell’aver pensato che ‘Faccio Schifo Al Cazzo’ sia un pezzo dedicato al caro metallaro lercio e puzzolente dei bei tempi andati? Il testo è storia di vita vera vissuta oppure è tutta una cosa vissuta per finta? Tranquillo, nel primo caso verrai continuamente schifato dai metallini moderni a tutto ‘core di oggi ( – non che sia un male la cosa – Nda) mentre nel secondo verrai screditato a vita da tutta la redazione.

Aggiunto inoltre che la citazione del Pulcino Pio nel suddetto brano mi ha davvero infastidito come poca altra roba negli ultimi tempi, complimenti sincerissimi.

Si, Faccio schifo al cazzo è la storia del metallaro lercio, ma così lercio che non si toglie mai i Camperos. Stivali che vanno in putrefazione e che bisogna operare d’urgenza. Tutte le nostre canzoni sono inventate, sono sketch comici portati all’esasperazione. E il pulcino pio, sto cazzo di ritornello che non ti esce dalla testa, è l’apice della demenzialità.

 

 

Nonostante il passare degli anni con l’inevitabile conseguenza che state tutti invecchiando, lo zoccolo duro delle Trombe rimane sempre il trittico costituito da te, Strega alla chitarra e Flober (detto anche  ‘l’altro Flavio’ mi disse lui stesso) alla batteria. Descrivici il legame, le passioni vissute all’unisono e soprattutto le tresche che ci sono state tra di voi. No, l’ultima forse è meglio che ce la risparmi.

Siamo amici da tantissimi anni. Ci prendiamo per il culo ogni volta che ci incontriamo. Le Trombe sono proprio nate dalle serate goliardiche degli anni ‘80. Abbiamo costruito un muretto intorno a una macchina parcheggiata, abbiamo cagato sulle maniglie dei furgoni, rubato macchine fotografiche per farci foto dei nostri culi nudi e restituite ai legittimi proprietari, ci siamo vomitati addosso, ubriacati, gettato cani famelici nel cuore della notte nei letti degli amici, ci siamo sfidati a mangiare le schifezze più assurde. Il Metallaro degli anni ’80 non aveva limiti. Adesso invece siamo alla frutta, storia brutta.

 

Domanda quasi seria. Anzi, forse direi proprio che è abbastanza seria. Quanto vi è del vero lato di voi stessi nelle Trombe? Cioè, siete così ironici anche nella vita reale oppure vi comportate seriosamente come tutti per poi scatenare del tutto questo vostro lato ironico una volta che vi riunite assieme per comporre?

Cioè, quanto vi è di Flavio in Falloppio e viceversa? Si tratta di un alter ego o proprio di un semplice soprannome alla versione musicale di te stesso?

Falloppio è il clown. Lo strafottente Metallaro che cammina una spanna sopra gli altri, ma che non conosce il bon ton, dita nel naso, grattata di coglioni in pubblico, prurito al culo e volgarità gratuite. A differenza di quanto si possa pensare. È tutto studiato. Preparato a tavolino. Nella vita reale sono un ragioniere frustrato che subisce le ire del capo…. Ah ah ah!

 

Altra domanda seria, anzi oserei dire serissima. Le Trombe e l’effetto Coronavirus. Tutte le band sono ferme, le attività dal vivo riprenderanno a breve, ma solo estremamente selezionate e con controlli severissimi e norme comportamentali che fino a pochi mesi fa avremmo giudicato assurde, ci saremmo sicuramente messi a ridere. Ma ora qui da ridere non vi è proprio nulla, eppure voi avete tutta una carriera basata sulla risata e sulla sdrammatizzazione: da sempre avete logicamente un approccio scanzonato, ma non per questo meno appassionato, alla musica.

Partendo da tale presupposto come vedete la vostra attività da qui a breve? E soprattutto, quali consiglio potrebbe elargire al prossimo, musicista o meno che sia, il Falloppio sia uomo che personaggio, a fronte di questa difficilissima situazione?

Minkia se è stata tosta. Il nostro cd doveva uscire il 1° aprile, avevamo programmato una breve tournée che è andata a farsi fottere. Questo lockdown è stato devastante anche per la mente. Nessuno di noi è riuscito a scrivere, a comporre nuova musica, a creare qualcosa di artistico. È stato impossibile dissociare il pensiero dal disastro che ci circondava. Io personalmente ho mangiato e bevuto per 2 mesi. C’ho una panza che fa schifo, il doppio mento, le maniglie dell’amore che sono diventate maniglioni e sono diventato un seguace di Food Network. Mi sto preparando per seguire il programma del dottor Nowzaradan. Proporrò alla band di fare un concerto a Houston, così da rimettermi in forma.

 

 

Quali aspettative nutrite nei confronti di “Padre Abarth”, soprattutto considerando che purtroppo non potrete più portarlo dal vivo per causa di forza maggiore?

Noi siamo pronti. Il concerto con 25 canzoni è lì. Stiamo riprogrammando le uscite a settembre. Abbiamo visto che i nostri video appena usciti, Fedetz e Subbuteo, hanno rispettivamente 20 mila e 15 mila visualizzazioni. Le vendite vanno a rilento ma questo è un male comune. Però Spotify e Youtube ci stanno dando delle soddisfazioni.

 

13 – Adesso basta con le domande, altrimenti diventano via via troppo serie e sai, io son da sempre positivo al virus della seriosità e alla sindrome dell’esser logorroico…no anzi, un’ultima domanda te la pongo: hai delle band attuali che segui e che ti senti di consigliare al grande pubblico? Segui per caso il sottobosco della musica tosta piemontese, nazionale o internazionale che sia? VI è anche qualche genere musicale che proprio non sopporti e per qualche motivo?

Con il passare degli anni mi sono appassionato al Blues Elettrico alla Gary Moore. Quindi impazzisco per gli anni 70 di Rory Gallagher o ai più recenti Alvin Lee, Popa Chubby, Jonny Lang, Kenny Wayne Shepherd. Seguo i gruppi Metal dell’area torinese. E continuo ad ascoltare il Metal classico degli anni 80.

 

14 – Passo e chiudo. Grazie per questa tua comparsata a nome di tutta la band su TrueMetal.it.

Ah, e goditi la bambola!

A proposito, si chiama Beppe.

Grazie Giuseppe e grazie alla redazione di TrueMetal. Speriamo di incontrarci dal vivo, ci riconoscete perché sul palco c’è Beppe la bambola… Beppe!!!

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